Recensioni per
Dall'altra parte della Barricata
di berserker eagle

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
15/04/12, ore 18:00

Eccomi qua. Con immenso ritardo, sì, ma come si dice... meglio tardi che mai.
Ci tenevo particolarmente a lasciare un ulteriore commento, oltre al giudizio canonico, proprio alla tua storia. Perché forse è stata quella che più mi ha colpita. Perché, non so, hai colto un qualche cosa che mi covava dentro da tempo, riguardo a questo videogioco.
Un qualche cosa.
Un qualche cosa riguardo la personalità di Ezio, riguardo i suoi pensieri, la sua interiorità, i suoi plausibili conflitti. 
Hai colto un punto, e poi lo hai magistralmente esposto al lettore. Hai demolito la figura intaccabile del Nobile Assassino, del giusto, del perseguitore della libertà degli uomini. Hai scaravoltato le prospettive, ci hai mostrato l'epicità della lotta tra templari e assassini da un altro punto di vista.
Parlando terra terra, è curioso e soprattutto molto originale (è stato il motivo per cui ho voluto premiarti in originalità) il fatto che tu abbia scelto di parlarci proprio di una guardia, una comunissima (secondo l'angolazione che ci offre la storyline del videogioco) guardia, una delle tante icone che, ad esempio, io uso con estrema nonchalance per allenare i miei assassini. Una figura che non si è mai fatti tanti problemi ad eliminare. Tu hai dato un volto e una storia a questa faccia anonima,  hai dato un nuovo colore allo scenario della storia madre. 
La storia di Rodolfo è toccante. La figura di Marta mi piace molto, "s'intona" bene con le figure femminili che solitamente popolano AC. Ha una sua personalità, è forte e delicata allo stesso tempo. L'affetto che Rodolfo prova per lei, esasperato nella lettera, è così profondo e semplice da risultare doloroso. La tragicità della storia è reale e palpabile, e nemmeno così tanto teatrale. E' credibile. Com'è credibile la scena finale, il piccolo attimo di riflessione che Ezio si concede, quella malinconia e quel momentaneo abbattimento delle sue certezze che sa di amaro. 
E' come se si rendesse conto di aver sempre corso ciecamente verso una direzione sbagliata, semplicemente perché guidato dagli originari sentimenti di vendetta. E' come se ora si rendesse conto che la vendetta è solo una scusa, una giustificazione, perché ora si è abbassato alla pari degli assassini di suo padre e dei suoi fratelli. Perché ora non è più tanto sicuro del motivo che lo spinge a combattere, a uccidere. Oppure lo sa, uccide perché è quello il suo compito. Ma allora il suo è il ruolo di un semplice sicario.
E' come se Ezio si fosse bruscamente affacciato su un mondo che prima non aveva mai preso in considerazione. Ed è ovvio che ne rimanga turbato.
Ultima cosa da dire, che poi ti ho già fatto notare, le descrizioni. Quelle bellissime descrizioni che plasmano il paesaggio, lo distengono agli occhi del lettore, rendono vivo lo scenario e i particolari.
Che altro posso dire, se non complimenti, complimenti per aver scritto questa bellissima storia di questo bellissimo fandom.
E grazie ancora per aver partecipato!

Silvar