Allora, cerco di partire con ordine.
Recensisco forse un poco alla carlona, più da spettatrice che da giocante pedina attivamente coinvolta nella storia (fai tu, che nemmeno sapevo di tutte queste macchinazioni sotto il roleplay; le scopro ora leggendo il tutto).
Mi piace il fatto, che la confusione sia presente. O almeno, è ciò che percepisco leggendo costantemente i versiche vanno costantemente a capo, senza continuare un discorso o un'unica frase per troppo- credo che anche solo con questo, tu abbia reso bene l'introspettività del luogo, e di questo caso in particolare.
Ho sentito decisamente più distante la figura di Dem, quanto più presente la desolazione (la chiamo così, mi viene questa parola in mente) del personaggio stesso. Si percepisce il distacco dei due semplicemente dalle prima righe, dove si accenna ad un amore non corrisposto; ma anche lunatico della persona amata.
Poi c'è una strana presa di coscienza, che nasce dalla semplice frase (e parte, da qui), "All'inferno tutti ti odiano, e soffri come un matto." [Cit] Frase che mi è piaciuta particolarmente. Parte infine il delirio, quasi, di Ariete; che comunque sottolinea quel messaggio di confusione e nuova scoperta in cui sono coinvolti i due; lo fa in modo totalmente disinteressato dall'altro, che a dire il vero inquieta un poco.
Infine v'è la presa di coscienza, ed un bacio che deve essere prettamente immaginato; perchè nella storia è quasi solamente accennato.
Si, mi è piaciuta, è originale ed è stata anche una bella idea scrivere su di loro!
Inoltre, lo stile lo trovo perfetto per la situazione; in sè molto semplice, con venature d'impatto, necessarie.
Oh--- ce l'ho fatta a recensire.
Spero di essermi spiegata bene; spero che tu scriva ancora, del nostro fandom :)
Baci, Blacket.
(Recensione modificata il 11/04/2012 - 02:38 pm) |