Recensione premio per l'"Ollivander's Wand Shop Contest"
Credo di avere i muscoli facciali paralizzati in un sorrisone in questo momento. Mi piacciono i bambini e adoro Hermione: una storia che ha entrambe le cose deve per forza farmi sciogliere. Soprattutto, descrivere un momento così normale - e un gioco così Babbano, come le bolle di sapone - non può non far pensare: "Eh, non sa cosa la aspetta..." - e quando la bolla non scoppia arriva puntuale l'ammiccamento al suo futuro, con quel "per magia" che a seconda dell'angolazione da cui lo si guarda potrebbe indicare che è stata una magia davvero o che lo è soltanto sembrata.
Ti dirò, non sono del tutto certa di aver capito il finale: in che senso ritieni che Hermione sia fragile? Lo è solo in quella fase della sua vita, perché è piccola e a giudicare dal capitombolo deve ancora acquisire pieno controllo sulle sue gambette, figuriamoci sui poteri, o lo è come personaggio, più o meno sempre? Spero che tu intenda la prima delle due opzioni, perché se invece è la seconda ti devo proprio dire che questa è una bella storia, ma non sono d'accordo con te. Hermione ha parecchi tratti che potrebbero renderla "fragile" - è insicura, perde la testa quand'è sotto stress, vuole che tutto sia assolutamente perfetto - ma è in tutto e per tutto una donna forte, anche se dalla se stessa bambina magari non si vede. |