Recensioni per
Quando il fiore muore
di Himechan

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
23/08/14, ore 14:55
Cap. 1:

Sono lieta che questa tua Drabble ti abbia conferito la vittoria, poiché è molto bella e sentita e l'analogia con la rosa fa sprigionare una cascata di emozioni e sentimenti radiosi, ma al contempo torbidi da rendere il tutto più viscerale e sentito.
Complimenti e un caloroso abbraccio, rosa sgualcita.

Recensore Master
22/04/12, ore 20:57
Cap. 1:

Una drabble molto vibrante, oltre che strettamente contemporanea. Hai avuto ispirazione da uno dei fatti più tristi degli ultimi tempi per l'arte italiana. Un evento inspiegabile e doloroso. Eppure trovo molta dolcezza nelle parole che hai usato, un senso di sospensione e attesa, una struggente malinconia che però non cancella il buono dei momenti trascorsi insieme. L'immagine della rosa sgualcita è veramente calzante, racconta bene i sentimenti di chi parla.
Hai davvero meritato in pieno il primo posto, perché non è da tutti riuscire ad usare tanta poesia per parlare di una morte inattesa.
Ti faccio ancora tanti complimenti.
Alla prossima!

Recensore Veterano
22/04/12, ore 15:00
Cap. 1:

indubbiamente è moltissima la malicnonia che traspare dalla tue parole. la voce dell'uomo che si ostina ad aggrapparsi al lontano ricordo di un amore perduto è una riflessione intima e personalissima.
in questo caso, da quanto ho potuto capire, hai fatto riferimento alla morte dolorosa ed inaspettata di Dalla. e l'amore che traspare dalle parole del compagno è innegabile, la commozione negli occhi e una volontà di riunione con l'amato che trascende le mere distinzioni terrene.
insomma, penso che con questa drabble tu abbia saputo rendere grande giustizia ad una persona stupenda e ad un amore spesso criticato.
l'immagine della rosa pronta ad accompagnare l'ultimo viaggio terreno ha dato proprio il colpo finale, rendendomi veramente felice di aver potuto leggerequesto tuo lavoro.
un primo posto assolutamente meritato!
Complimenti! :)

un bacio
Sophrosouneh.

ps: perdonami se vado fuori tema, ma, entrando nella tua pagina di efp, ho letto la frase che hai scritto nel riquadro di presentazione: sappi che ti sto stimando tantissimo!

Recensore Master
21/04/12, ore 20:14
Cap. 1:

Quando il fiore muore – Hime 
Originalità 20/20 
Utilizzo del pacchetto 20/20 
Grammatica 10/10 (sottrarrò ad ogni errore 0.20 punti) 
Stile 10/10 
Apprezzamento personale 20/20 
Totale: 80/80 

Io non credo di trovare le parole adatte per riuscire a rendere le mie impressioni su questo scritto, ma spero davvero di riuscire, infine, a farlo. 
Mi ha travolta come un fiume in piena ed altrettanto, sconvolgendomi, mi ha emozionata. 
E’ una drabble profonda, intensa, toccante ed estremamente delicata. Più di tutto direi che forse è proprio questo, la delicatezza del tutto, che mi ha fatta innamorare di questo scritto e che ritengo, ancora e sempre, che meriti il primo posto in classifica nonostante ci tenga sempre a precisare che tutti gli scritti sono stati splendidi. Lo merita appieno e sono certa che nessun partecipante, leggendo le parole e soprattutto comprendendo il contenuto attuale e sentito, potrà mai negare ciò. 
Sembrerò ripetitiva, me ne rendo conto, ma sei davvero riuscita a farmi emozionare enormemente: la tristezza, il dolore, eppure quella compostezza, quella riservatezza dolcissima che hai attribuito al compagno di Lucio, mi hanno colpita ed ammetto, al di là dell’accaduto in sé che mi aveva già addolorato, mi hanno profondamente intristito. 
Ho amato la semplicità delle frasi eppure proprio per questo il messaggio diretto e forte che ne emerge. Ho adorato il modo in cui ha ripreso la società che cieca si rifiuta spesso di capire e che, ottusa, non accetta ancora oggi l’amore tra due uomini. 
Ho amato tutto, tutto di questo splendido scritto. 
Passando poi al lato “tecnico” non avrei, ad essere sincera, moltissimo da dire. 
Come puoi ben vedere ho attribuito ad ogni parametro un punteggio pieno e per questo capirai da sola che, centrando in pieno ogni richiesta, non potevi fare di meglio. 
Il pacchetto da te scelto è stato ripreso alla perfezione: hai riportato nella storia l’uomo dell’immagine, gli hai attribuito l’accessorio “rosa” che poi, più di tutto, doveva essere –come effettivamente è nel tuo scritto- il protagonista della drabble. Inoltre sei anche riuscita a costruire una storia attorno al “personaggio” statico della foto e ne hai caratterizzato a fondo sentimenti e pensieri che, anche se limitati a quel solo momento, danno ad intendere molto del protagonista stesso. 
Parlando di storia mi collego allora all’originalità che, ovviamente, non potevo che premiare. La storia è ben costruita, originale sotto tutti i punti di vista: stile, costruzione del testo, lessico e soprattutto rapporto immagine-stupore. Ebbene sì, vi avevo chiesto di riprendere l’immagine cercando di stupirmi, di non limitarvi a raccontare ciò che, l’immagine stessa, dava ad intendere; tu sei riuscita insomma a stupirmi pienamente, a collegarti a qualcosa che, sebbene reale e accaduto, non risulta affatto banale o scontato. 
Senza contare che lo stile è in perfetto accordo col tutto e, le frasi brevi come poesia, conferiscono maggior forza all’originalità e maggior bellezza al testo stesso. 
Frasi come: 
“Ora chiudo le palpebre. 
La notte mi acceca. 
Vorrei non sentire. 
Il silenzio è assordante.” 
sono per me pura poesia; sono magiche, intense e rendono perfettamente l’idea della confusione, della solitudine e del dolore che il protagonista patisce. Allo stesso tempo però caratterizzano la sua riservatezza, umiltà e compostezza. 
La scelta dell’ossimoro è un’idea geniale e trovo che sia anche una scelta stilistica molto valida ed efficace. Però, devo ammettere che una frase mi è parsa un pochetto dissonante con il tutto: “Ma noi eravamo troppo di più.” Credo avrebbe reso meglio con “Ma noi eravamo molto di più.” Più banale, certo, ma trovo che “ad orecchio” suoni molto meglio e non gracchi con la raffinatezza dello scritto. Beh, in fin dei conti era l’unica incertezza che ho riscontrato perché il tutto, come già detto e ridetto, mi è parso perfetto. 
Perfetto come lo è la grammatica di cui non ho trovato ombra di distrazioni, errori di forma o punteggiatura. 
Che dire di più di quanto già detto, allora? 
Nulla, concluderei qui con i miei complimenti più sentiti per uno scritto tanto bello e riuscito, per la tua sensibilità nell’aver reso questo avvenimento protagonista della drabble ed anche con la frase che, più di tutte, mi ha folgorata: 
“Quella nostra rosa ti accarezza nel tuo ultimo viaggio terreno. E’ la mia carezza, perché il fiore senza luce muore.” 

Ria-chan