La foglia d’oro – Alaire94
Originalità 19/20
Utilizzo del pacchetto 20/20
Grammatica 10/10 (sottrarrò ad ogni errore 0.20 punti)
Stile 9.5/10
Apprezzamento personale 19/20
Totale: 77.6/80 (+0.10)
Una mini-storiella basata interamente sulla natura; una mini storia che mi è piaciuta davvero molto e che, a discapito forse di un punticino per l’originalità, mi è parsa davvero molto adatta all’immagine ed anche, a modo suo, molto particolare.
Come ho detto, l’originalità non ha meritato, a mio avviso, un punteggio pieno, ma mi rendo conto che più di tutto, ciò è dovuto alla difficoltà del soggetto che, per quanta fantasia si possa avere, è pur sempre una foglia e inserirla in un contesto del tutto originale non era molto facile.
Considerando questo trovo che il tuo lavoro sia stato molto preciso e ben strutturato e sinceramente credo che per quanto riguardi l’originalità, se non il possibile, tu abbia fatto comunque tutto il necessario per accaparrarti un ottimo punteggio in questo campo.
La scelta di mantenere il soggetto originario, trasformandolo nel protagonista assoluto dello scritto, è stata un’idea che, per me, da un lato ti ha assicurato un’ottima riuscita ma, dall’altro, ti ha impedito proprio di conquistare quel punticino in più che, forse, se avessi puntato ad una storia sul fantastico, avresti potuto raggiungere senza fatica.
Tralasciando questa discussione che concluderei con un sicuro: “ottimo lavoro”, passerei invece ai restanti parametri concentrandoci, ora, sull’attinenza alla traccia del contest.
Come puoi ben vedere dal punteggio, hai soddisfatto pienamente questa richiesta, quella cioè di riprendere fedelmente l’immagine scelta senza limitarsi ad una banale descrizione, cosa che, tu, non hai per nulla fatto. Sei riuscita infatti a riprendere l’immagine in maniera perfetta e molto dettagliata ed attorno ad essa, in più, hai costruito una piccola narrazione lasciando immaginare antefatti e conclusioni che potrebbero essere quelli dell’immagine stessa.
Anche per la grammatica non ho nulla da rimproverarti: siete state tutte molto brave sotto questo aspetto, non siete cadute in errori banali di distrazione o di battitura né tantomeno in orrori verbali, di punteggiatura o ortografici.
Lo stile, inoltre, è molto buono. Curato e studiato, per nulla ripetitivo o banale e, nella sua semplicità, adatto alla storia e al ritmo che ad essa conferisce. Il lessico soprattutto, più forse dello stile in sé, è particolareggiato e molto ricercato; cosa che ti confesso di aver apprezzato davvero molto.
Frasi come questa poi, “Poi l'estate era scappata in un soffio di gelo che aveva spazzato via il piccolo stelo.”, mi hanno colpita particolarmente per la loro raffinatezza e per la scelta delle parole che vi sono state inserite e per questo mi complimento con te.
In ultimo il giudizio personale che, se non massimo, ha sfiorato di poco la vetta e quindi il punteggio pieno. La storia in sé mi è stata davvero graditissima, adoro il rapporto con la natura e, umanizzare in qualche modo una foglia, renderla cioè ricca di sentimento, di forza, è stato ciò che più mi ha colpita positivamente. Trovo che la tua foglia sia un protagonista eccellente, nel suo attaccarsi strenuamente alla vita, al suo albero; nel suo sentirsi sola e sperduta quando le sue sorelle muoiono lentamente finendo con il cadere ed essere trasportate dal vento. Anche e soprattutto la sua lotta finale, il suo arrendersi per diventare parte del tutto, mi ha particolarmente emozionata e proprio quello, quel diventare un tutt’uno con la natura di cui anch’essa è parte, e nonostante questo emergere ancora come punto dorato immerso nel paesaggio, ho trovato essere il culmine della storia e la sua perfetta, nonché triste, conclusione. Triste non tanto per la morte della foglia in sé, per la tenue speranza che, nel momento in cui lo stelo si spezza e viene portata via dal vento muore nel lettore e nella foglia stessa, quanto più per quel suo brillare sul terreno anche dopo la sua arresa, quell’emergere nella natura che l’accoglie come sua figlia e l’accompagna, esaltandola, durante la sua morte.
Uno scritto davvero bello, mi ripeto; molto piacevole e meritevole.
Ria-chan |