Recensioni per
Bebe Linda
di OttoNoveTre

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
28/09/20, ore 17:51
Cap. 1:

Bella e originale questa one-shot. Non sono proprio un fanatico di Hunger Games, ma la trovo una saga valida.
I personaggi da te creati sono degli ottimi Capitolini. 
Haymitch è IC a mio avviso.
Certo Bebe non immagina che Haymitch sarà il vincitore. Però gli ha dato un ottimo consiglio che lui ricorderà per tutta la vita.
Sempre un grande presentatore Caesar. Bisogna ammettere che Linda aveva fantasia, indispensabile per un mestiere come il suo.
Ottima e originale l'idea della nave da crociera.
Assaggerò, questa sponge-cake al matcha se mi capita. O magari potrei provare a cucinarmela.
Ottima conclusione.
Complimenti e auuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu da Farkas il lupo!

Recensore Master
08/01/13, ore 10:39
Cap. 1:

Bonjour!
Quando mi hai indicato questa fanfiction non mi sono ricordata che in realtà l'avevo già letta: non ricordavo il titolo, ma già dai primi righi mi è rivenuta in mente. E' quella che lessi a ridosso di quella di quella di Haymitch, a cui è collegata per la questione del "confine". Allora avevo fatto una specie di recensione cumulativa, molto affascinata da entrambe le storie, quindi sono contenta che mi hai indirizzata qui così da rileggerla e farne un commento più specifico. Non che abbia molto da dire: forse te l'ho già scritto, ma anch'io, come te, non sono una grande fan della saga complessiva, però ecco concordo che la Collins ha avuto delle intuizioni interessanti che possono essere sfruttate da chi legge per dare una propria versione, rivedere l'originale, scavare più a fondo dove l'autrice non ha scavato, vuoi per voglia o per altro.
La tua decisione di concentrarti sull'altra parte dei giochi, su coloro che stanno dietro l'obiettivo, gli strateghi, gli ingegneri, i manovratori di questa spettacolarizzazione della morte, in un certo senso gli Dei, se così si può dire, che tutto decidono nell'Arena, che possono condannare e salvare, dare la grazia o ritirarla; ecco questa tua decisione mi ha colpita al tempo in cui lessi per la prima volta questa storia e mi sento di farti i complimenti. Hai colto, senza essere retorica, l'orrore di questi giochi mischiandolo alla leggera frivolezza che fa parte degli ambienti di Capitol City. Non so dove l'ho letto ma più l'orrore si fa abitudine più bisogna essere spaventati, infatti quel che mi ha inquietato molto quando ho visto il film (e poi letto il libro) è l'allegro senso abituale con cui vengono mandati a morire ogni anno ventitré esseri umani, leggendo questa storia ho rivissuto quella sensazione con Caesar e con Linda (Bebe), che parlano di morte, torture, incidenti, catastrofi, dormire con le galline come si parla di figurine. Quel che ho apprezzato è che tu queste cose le fai vedere, mostrandole al lettore senza veli, ma non è che ti metti a raccontarle o a perderti in spiegazioni. Sta tutto lì: lasci che sia chi legge a farsi la sua idea, a sentire l'orrore che sta dietro le battute vivaci dell'intervista. E' un tipo di scrittura quasi cinematografica, mi viene da dire: mi piace molto.
Senza perdermi in inutili sproloqui ti faccio i complimenti per questa fic, che arricchisce un fandom, a mio parere, a volte un po' monotematico, piatto. Questa storia si distingue, ti ringrazio per averla scritta :)
un saluto
Primavere ^^ 

Recensore Junior
10/12/12, ore 23:28
Cap. 1:

Parto subito dalla fine perché il dialogo tra lei e Hay è semplicemente: "oh <3". Quando l'ho letto la prima volta, ho pensato: "Allora è così che è andata!". Hay è così..dolce mentre parla con Bebe. Sei riuscita a far trasparire il timore quasi reverenziale che prova per lei e il coraggio di farle lo stesso la domanda a cui tutti i tributi stavano pensando in quel momento.
"Ma, Dodici, questo non significa che con il confine tu non ci possa giocare". Ho riletto tante volte questo pezzo che ora non ricordo più se c'è una frase simile anche in uno dei libri. Se è tutta farina del tuo sacco, davvero tantissimi complimenti!
E' bello che tu ci abbia raccontato questa scena, perché è un altro aspetto della storia che avrei voluto sapere, ma che la Collins ha tenuto per sé.
Spesso, recensendo storie di questo fandom, mi trovo a scrivere: per fortuna che la Collins l'ha omesso, così è stato scritto meglio qui. Mi sa che sto iniziando a sembrare falsa, ma per quanto non mi è piaciuto il suo modo di scrivere, tanto invece mi piace il tuo. Cioè, Bebe Linda è proprio figa! La Collins non sarebbe riuscita a caratterizzarla così. Poteva pensarci forse, ma sulla carta non credo che avrebbe reso altrettanto.
Tu, addirittura, in una sola storia hai: creato un nuovo personaggio; fatto intravedere qualcosa del suo passato; fatto capire abbastanza del suo carattere. Infine, nell'epilogo hai chiarito una parte del passato di Haymitch, che nei libri, secondo me, sarebbe dovuta essere trattata un po' più approfonditamente.
Quindi non mi resta altro che ribadirti tanti complimenti: bravissima!!

Recensore Master
31/07/12, ore 13:59
Cap. 1:

Te e i finali ad effetto andate proprio a nozze. Credo che il finale di questa fan fiction mi risuonerà in testa per un bel po'.
Mi viene da dire - e vedo che altri lettori condividono - che questa storia ha una marcia in più rispetto alla narrazione degli Hunger Games. Mi piace come scrive la Collins, ma a volte è eccessivamente semplice. C'è qualcosa di più nel tuo stile, e mi piace un sacco.
Complimenti, un'altra storia stupenda!
Eleu

Recensore Junior
21/07/12, ore 11:02
Cap. 1:

Premetto che le mie recensioni non hanno un senso logico, scrivo quello che mi passa per la testa per il momento quindi non troverai una recensione che va passo passo con la storia, tutt'altro, quindi già mi scuso per la confusione che creerò.
"Stay alive", questa frase mi è sempre piaciuta detta da Haymitch, soprattutto nel film che fa più scena sentirla detta con una voce da uomo che con una di una ragazza che cerca di imitarne una più bassa. Mi piace il fatto che tu abbia fatto dire ad uno stratega, la "nostra" Babe, questa frase che diventerà il motto del tributo, suona come qualcosa di affascinante o almeno a me è risultato così quando ho letto il libro.
E' stato tutto perfetto, mi sono immedesimata in Linda, che l'hai resa una perfetta donna di Capitol City come se quello che facesse fosse la cosa giusta da fare, una cosa tranquilla decidere di mandare 28 ragazzini ad ammazzarsi, insomma una cosa naturale proprio come lo era per gli abitanti della capitale.
"Mai dire Hunger Games" geniale, la cosa più geniale che abbia mai letto e si so che esiste il "mai dire gf" e altra roba ma chi mai l'avrebbe affibbiata ad un gioco come questo? Fantastico anche se son curiosa di leggere almeno uno "spezzone" di questo "Mai dire..."

E' stato scritto tutto benissimo ma ci sono due cose che non ho capito o meglio una che non ho capito e una che non sono molto sicura che sia esatta:
1. Il presidente non l'avevi chiamato Ice? Chiedo perché alla fine lo chiami Snow
2. Haymitch si iniziò ad ubriacare dopo gli Hunger Games, quando lui partecipò era solo un ragazzino quindi mi ha fatto un po' effetto leggerlo con un bicchiere di alcolico in mano.

Complimenti ancora!

Recensore Master
26/04/12, ore 19:10
Cap. 1:

Non ho letto i libri, della trama conosco solo quello che tu e Veronica mi avete raccontato. Non so se li leggerò, viste le premesse la voglia è veramente poca, so solo che se il libro fosse stato scritto così e avesse avuto Bebe Linda tra i personaggi, l'avrei letto sicuramente.
La prima cosa che mi ha stupito è la differenza (probabilmente il nome del personaggio e il suo significato servono proprio ad amplificare questa differenza, vero?) tra la Linda giovane, che appare timida e un po' titubante quando entra nell'uffico di Plauto, e la Linda adulta, Stratega Supremo, che è così... cinica? (Non so neanche se sia il termine corretto). Mi ha fatto venire i brividi, te lo assicuro. Il modo in cui gioca davanti al pubblico, si finge affranta e triste per Plauto e poi un secondo dopo passa a fare battute scherzose come se nulla fosse, come se non ci fossero in gioco delle vite umane, le immagini del cranio spappolato di Plauto che intanto scorrono a ripetizione sullo schermo, è...
Mi si è accapponata la pelle.
Ed è così che dovrebbe essere, in un libro che vuole trattare simili temi.
Ovviamente nella storia non mancano i momenti in cui non si può fare a meno di sorridere, come il riferimento al "Mai dire Hunger Games". Però è sempre un sorriso amaro, grottesco. Tutto in questa storia è grottesco, in senso positivo ovviamente. Perché, ripeto, è così che dovrebbe essere.
Bravissima.
(Recensione modificata il 26/04/2012 - 07:16 pm)

Recensore Master
25/04/12, ore 09:35
Cap. 1:

In effetti non mi aspettavo una cosa del genere. Cioè, me l'aspettavo da te, nel senso che lungi da me pretendere che tu scriva cose smielate -non è un'offesa, la mia, solo una costatazione :)
Però sei andata dritta al punto e con una shot hai saputo descrivere più intimamente di quanto abbia fatto la Collins l'orrore degli HG. Cioè, so che è un pensiero stupido, ma quando ho letto che Plauto si era sparato ho rimurginato 'ovvio che l'ha fatto'. Ed è ovvio che Linda Lay, una specie di incrocio tra Mara Maionchi, Oprah e Goering (*sogghigna*, anche se fino a un minuto fa manco sapevo chi fosse Goering) abbia abbandonato i giochi. Ancora sono indecisa: lo ha fatto perché quel 'troppo' la riguardava personalmente, nel senso che era una questione di coscienza, oppure perché aveva paura che prima o poi i distretti si ribellassero e se la prendessero anche e soprattutto con lei -non ci sarebbe da stupirsi, che diavolo di donna!. L'hai appena inventata e già mi sta antipatica.
Come al solito Haymitch è un grande, già a quell'età era un mezzo alcolizzato. Lool.
Che cosa grottesca quella del soprannome, fa venire i brividi, e comunque è la leggerezza con cui parlano di tutti quegli assassinii a essere davvero spaventosa.
Ah, volevo dirti che ho presto Battle Royale e non vedo l'ora di leggerlo! Non sogghignare, al massimo nelle scene traculente salto le pagine *ammicca*.
Anche se le tue storie non trattano il genere che preferisco, hanno quel 'di più' che non annoia mai. E' una bella cosa, permettermi di allargare i miei orizzonti anche nel mondo delle ff.
Spero di leggere qualcos'altro di tuo in questo fandom, ma non scatenarti troppo coi cervelli spappolati! :D :D ._.
Ciao!

Ah, aspetta, leggendo la recensione di D. mi ero dimenticata di dirti una cosa: geniale la trovata di Mai dire Hunger Games! E secondo te chi sarebbero i presentatori? ;D
(Recensione modificata il 25/04/2012 - 09:38 am)

Recensore Master
24/04/12, ore 10:59
Cap. 1:

Adesso che finalmente è pubblicata, te lo rivelo: mi sono innamorata di questa storia dalla prima lettura, anche se ho fatto il mio dovere e mi sono messa a farti le pulci.
Perché questo per me doveva essere “Hunger Games”.
I particolari splatter riservati all’arena, logico (ma senza negarsi il dettaglio della materia cerebrale che schizza, che almeno un assaggino ci vuole). Ma la violenza di questi giochi, la cattiveria, il loro essere un gioco terribile e folle, ecco, qui c’è e nei libri no. Nei libri te lo dicono perché sì, qui tu lo mostri, non lo racconti.
Lo mostri in Plauto, che non regge e si spara. Lo mostri in Bebe Linda e nella sua follia lucidissima e tagliente. Lo mostri nel tono leggero dell’intervista e nel dialogo finale, splendido, tra Linda e Haymitch.
Non ti dico che sembra un pezzo del libro, perché non lo sembra. Questo è un pezzo del libro come avrebbe dovuto essere.
Arrivederci alla nave!

P.S. i nomi della gente, i gioielli bizantini e in generale l’abbigliamento di Linda, la sponge cake al matcha, il treno, la nave, “Mai dire Hunger Games”… che bellezza!

Recensore Veterano
24/04/12, ore 10:03
Cap. 1:

wow! davvero wow! è una fan fic molto diversa da quella che fin'ora ho letto su hunger games e anche molto molto originale. infatti trovo molto interessante l'idea di dare un volto agli organizzatori dei giochi, attraverso poi gli hunger games di Haymitch. in particolare ho trovare due-tre particolari veramente simpatici e/o interessanti!
il primo 'Mai dire hunger games' XD bellissimo!! poi mi è piaciuto tantissimo il termine greco che hai usato, 'hybris', che in generale significa tracotanza, arroganza, che di certo fanno parte del mondo degli hunger games e d quello degli strateghi che giocano quasi a fare dio mentre decidono della sorte dei tributi.
ultimo, ma non ultimo, ho apprezzato tantissimo che tu abbia ambientato la fan fic ai tempi di Haymitch, ma che non ti sia limitata a citarlo come semplice comparsa. infatti trovo la fine della shot quasi un colpo di genio, con la frase 'non significa che con il confine tu non ci possa giocare'; un chiaro riferimento al mondo in cui H. riesce a fuggire dall'arena e seguire il consiglio finale 'mentre ci pensi [..] resta vivo'.
ti giuto mi è piaciuta un sacco come fan fic, per niente scontata, originale, scritta bene e soprattutto ben pensata, dal momento che tutti gli elementi, vecchi e nuovi, si incastrano perfettamente fra di loro! complimenti! :)