Recensioni per
L'Ancella e gli occhi della colpa
di phoenix_esmeralda

Questa storia ha ottenuto 14 recensioni.
Positive : 14
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
17/06/13, ore 04:47

Credo che le immagini all'inizio siano sempre un tocco di classe :) Questa mi ha proprio colpito, davvero!! Mi piace il modo in cui hai introdotto la storia, e la presentazione dei personaggi è particolare ( in modo positivo ;) )!!! E' davvero fluido da leggere, complimenti! Sono ansioso di sapere come continua :) Posso chiederti da quanto ci lavori?? Hai già tutta la trama in mente o la sviluppi mano a mano?? Sai, sono un nuovo autore quindi sto cercando consigli in giro :) Sto scrivendo un fantasy/avventura, se vuoi dacci un'occhiata, si chiama Greg Mender e il Sortilegio di Banibarm. Spero sia il primo di una lunga serie!! Continua a scrivere che ti voglio seguire!!! Ciao, DanCar :)

Recensore Veterano
21/01/13, ore 16:18

Recensione giudizio per il contest "There must be someway out of here" di WhatHasHappened

Grammatica 9/10
La grammatica è nel complesso abbastanza buona, ma ho notato parecchi errori di virgole (virgole tra soggetto e verbo e complementi di vocazione non separati da virgole, per la maggior parte) e, all’inizio, l’uso del passato remoto per descrivere una cosa accaduta il giorno stesso: forse ci sarebbe stato meglio il passato prossimo.
Volevo segnalarti anche che dev’esserti sfuggita qualche virgoletta mentre “regolarizzavi” i dialoghi.
 
Stile e lessico 8.5/10
Non me la sento di darti di più essenzialmente per due motivi: il primo è che il tuo stile, nonostante sia molto leggero e scorrevole, presenta talvolta periodi eccessivamente brevi; il secondo motivo è il fatto che nella storia sono presenti espressioni, se non scorrette, quantomeno inusuali o eccessivamente ampollose e fuori dal contesto, come:
[…] quanto la sua serenità interiore fosse fondamentale alla loro → per la loro;
[…] il mio carattere non si sovrappone spontaneamente a quello della mia dignitosa genitrice → sarò sincera, questa frase mi ha proprio fatto storcere il naso;
il nostro viaggio si estenderà → onestamente non so se sia scorretto, ma ho voluto segnalarlo perché, almeno personalmente, avrei cercato una soluzione migliore;
i suoni che percepisco nell’aria sono identificabili con un guaito → forse qui dovresti cercare un modo più semplice per dirlo, così suona quasi ridicolo;
lui, che ha ascoltato quelle stesse parole sulle labbra di sua madre → ci starebbe meglio “dalle”.
Questi sono soltanto degli esempi, probabilmente c’è qualcosa che mi è sfuggito (come delle frasi che mi ero appuntata e che non riesco a ritrovare, sono un disastro).
Tuttavia, ho apprezzato molto il modo in cui hai impostato i dialoghi - a parte il fastidioso sintagma che usa Ailanda quando è sorpresa (“mi stai dicendo che” e variazioni): so che è corretto, ma alla lunga può stancare e far pensare che lo stesso personaggio sia un po’ monotono; le immagini che descrivi sono immediate, perfino toccanti, a volte, anche se ti è capitato di cadere nell’esagerazione.
 
Caratterizzazione dei personaggi 9.5/10
Ho trovato il personaggio di Ailanda molto ben caratterizzato e credibile: l’evoluzione dei suoi sentimenti per Shandar è molto naturale e coinvolgente, come anche la sua crescita a livello personale. Purtroppo, anche se solo in parte, non posso dire la stessa cosa di Shandar: capisco che debba essere un personaggio enigmatico, ma il suo comportamento durante il primo incontro con Ailanda è assurdo e in parte rimane inspiegato anche con il progredire della storia, anche alla luce del “dovevo rendermi odioso ai tuoi occhi così ti sarebbe stato più facile uccidermi”: quello che succede, almeno a mio avviso, più che essere qualcosa che induce all’odio, è degradante e metterebbe la persona offesa in una posizione di debolezza - non so spiegartelo, ma per me una cosa come l’essere costretta a spogliarsi davanti a un perfetto sconosciuto provoca più vergogna e disgusto per se stessi che istinti omicidi nei confronti dell’offensore.
Inoltre, non sono proprio riuscita a comprendere il nesso tra il perdono e la necessità di sposarsi - o meglio, forse l’ho capito, ma in ogni caso ho trovato la svolta un po’ affrettata e non ho ben capito la scelta di ingannare Shandar. Per concludere, c’è un particolare che ho apprezzato davvero molto: il modo in cui descrivi gli abitanti di Piccola Terra Fiorita - il conflitto tra l’odio per Shandar e la naturale mitezza della folla mi è sembrato molto realistico.
 
Originalità e trama 9/10
Nonostante non ci sia nulla di davvero particolare o eclatante e abbia riscontrato delle incongruenze nel corso della lettura, mi sento di dire che la tua storia è ben strutturata e che riesce, soprattutto nella seconda parte, a mantenere alto l’interesse del lettore; non è mai noiosa o pesante, anche se ho trovato il finale un po’ affrettato.
 
Giudizio personale 9/10
La tua storia mi è piaciuta ed è riuscita a interessarmi molto: nonostante non fosse proprio cortissima (e l’abbia stampata in calibri 9 per risparmiare carta ^^), l’ho letta tutta di un fiato. Ho trovato molto dolce il personaggio di Ailanda e Shandar … beh, in certi punti mi ha fatto spezzare il cuore. Non ti do il massimo perché, a mio avviso, avresti dovuto avere più cura di certi particolari: per esempio, da quel che mi è sembrato di capire, si tratta di un contesto fantasy-medievale (correggimi se sbaglio), dove tutta via si parla di “mutande”. So che si scrivono fan fiction per svago - e che la questione delle mutande nel medioevo è un po’ controversa, ma penso che un po’ più di accuratezza nel trattare questi particolari sarebbe stata un valore aggiunto a questa storia, già di per sé meritevole.
 
Attinenza al tema 4.5/5
Ancora, non ti do il massimo perché, nonostante l’introspezione abbastanza ben curata, mi aspettavo storie in cui il protagonista - almeno inizialmente - cercasse per conto suo una via di uscita, senza esserci spinto “a forza”, come in questo caso, da altri: Shandar si sente colpevole dell’avvelenamento delle acque del fiume, non capisce neanche quale sia realmente il pericolo da fuggire; nel corso di tutta la storia sembra quasi dipendente da altre figure (la madre, Viola e Ailanda) e tutti i suoi sforzi - in qualsiasi senso - sono in realtà dettati da altri.
 
49.5/55

Recensore Junior
23/08/12, ore 12:39

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Innanzitutto consiglio questa storia perché mi ha colpita nel profondo e mi ha fatto riflettere sui sentimenti che l'uomo riesce a provare; inoltre è scritta in un modo che mi ha fatta letteralmente sciogliere. Beh, la seconda motivazione è perché è sicuramente una storia bellissima!