Recensioni per
Like Walking Into A Dream
di Aine Walsh

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
28/04/12, ore 19:58
Cap. 1:

Giuro che, semmai mi verrà in mente una fiction dolce e leggera come questa, sarai la prima persona che mi verrà in mente, segnerò il tuo soave nome a destra del foglio Word con un carattere sufficientemente elegante (perché tu vali, e lo dico io, altro che la svampita della Garnier, così mi sento figa) e formulerò una frase del tipo "Alla mia Meatball Fighter: tanto, troppo, mai abbastanza presente in ogni mia singola parola".  E non sto esagerando come al mio solito, non mi sto atteggiando a ipocrita e non sto affatto creando una pila di bugie, anche perché non ho la minima idea di come raccontarne una decente.
La verità è che non so da dove cominciare. Sono immboile come un pezzo di marmo (anzi, di porfido rosso), con le vertebre cervicali bloccate verso i 45°, gli occhi rossi per la lacrimazione scarsa e i capelli che sembrano un nido di avvoltoio.  Solo le dita danno un segno di vita su questa maledetta tastiera che fa fatica ad inserire le virgole per l'usura. Ma sai qual è la cosa strana? Che ho la tachicardia.
Ma non quelle stronzate che fanno vedere nei film con Kate Hudson, no. Proprio la tachicardia. 
No, tranquilla, non morirò (e anche se lo facessi, passa da qui, ti lascio tutti i miei cd per principio di amore): è solo quella meravigliosa, eterea sensazione che qualcuno ti abbia pensato al punto da metterti lì accanto a sé, in una frase, un ricordo, un appunto.
Quindi... non ti stupire se metterò qualche considerazione a ca***, ora.

Tu mi fai ridere sempre e comunque. Adoro le tue battute, le tue osservazioni e i tuoi capelli ricci.

Le panchine di Londra sono ghiacciate, specie dopo i nubifragi. Te lo dice quella scema che non si era portata l'ombrello davanti a Buckingham Palace, è stata beccata da un acquazzone e non ha trovato alcun palazzo/balcone/metropolitana nel raggio di 5 km, bagnandosi persino le mutande; immagina la scena di me seduta su una lastra di ghiaccio altresì detta panchina con i capelli alla Samara di The Ring. Sì, porca miseria, odio le panchine londinesi.

Sìììììì, siamoooooooo stalkeeeeeeeeewwww! Oh Bellamy, portaci all' I-Day, piuttosto.

Sì, rimpicciolisco gli occhi, parlo con una voce da chitarra elettrica scordata e ho i capelli più corti di quelli del mio miglior amico. Ma è per questo che mi ami, no? LOL

Tranquillissima io? Di questo ne riparleremo tra qualche anno, quando noi due, davanti a uno studio di registrazione, fisseremo Bellamy e Howard con aria da tarsi. (ti consiglio di cercare l'immagine di un tarsio per farti due risate. <3)

Folletto del Devon con tanto di marmocchietto ad alto tasso di crescita. Oh, che visione! Se poi si aggiunge la prole di Iddiolstenholme, il godimento è garantito. <3

Caspio, io e te faremo questa fine: camminando come delle zombie per un quartiere britannico, sorseggiando tè e cantando Plug In Baby. Che meraviglia.



Ti prego, dimmi che tutto questo diventerà realtà, ok?
Sto piangendo di gioia, per la miseria, ed è tutto merito della tua storia.

Tua, ora e sempre,
Lulù


 

Nuovo recensore
28/04/12, ore 19:06
Cap. 1:

carina questa FF è stata leggera.
Comunque, se vuoi, puoi darmi il tuo contatto twitteriano?(?)