*Berserker fa un inchino*
arrivato!Forse un po' in ritardo, ma pur sempre arrivato.xD
E dato che non sono qui solo per vantarmi del fatto di essere in ritardo(che tanto degno di lode non è) mi trovo piacevolmente costretto a recensire questa storia!
Allora allora, che dire?
Bella? no, troppo semplice, dovrei cercare un.....(Guarda che sei in onda ndBuonsenso)(oh-oh ndBerserker)*Berserker nasconde il blocchetto degli appunti*
Ehm...dicevamo?
Ok, direi che dopo sei righe di assoluto nonsense posso iniziare a recensire questa Storia.
Direi, che oltre all'eccelsa grammatica, il vero e proprio punto di forza di questa storia è la caratterizzazione di Sandra ed i significati che la storia assume.
(vuoi dire che il resto è brutto? ndBuonsenso)(No!Solo che Sandra ti viene particolarmente bene!Dovrei fare più storie cosi.....ndBerserker)(noooooooooo!ndSandra disperata)
Ok, tagliamo corto e prendiamo ad analizzare la suddetta caratterizzazione ed gli altrettanto suddetti significati.
Il personaggio di Sandra è particolarmente intrigante in questa storia, anche perché racchiude in se un qualcosa che tutti abbiano dentro: Quante volte non abbiamo pensato ad un mondo migliore, siamo volati con la fantasia in posto dove tutto andava bene?Molte volte e sinceramente penso che almeno una volta tutti lo abbiano fatto, specie quando ci sentivamo con le spalle al muro.
Inoltre qui si nota molto bene come Sandra sia "divisa".
i suoi doveri da Capopalestra che la racchiudono in una vita prestabilita senza Lance, chiusa e sempre uguale, dalla quale vorrebbe fuggire.....ma non può, non tanto per qualche impedimento fisico, ma per tutti gli "impegni sociali" di una società che non riesce ad accettare con serenità la diversità, stessa società nella quale Sandra si vuole integrare nonostante tutto.
Dall'altra parte c'è gettare tutto all'aria, decidere di lottare contro le tradizioni di Ebanopoli, accettare l'odio dei compaesani, per rincorrere un'incognita, una vita che potrebbe essere peggio, ma anche molto meglio.
Sandra non se la sente, non solo per lei, ma anche per il Campione, che non vuole paghi per le sue scelte, per questo motivo rimane cosi, immobile, non riuscendo a scegliere.
Quale è la scelta giusta tra una vita uguale che forse non ti piace, ma che nemmeno odi, e un strada che è un grande punto interrogativo?
La scelta dipende dalla persona, non si può dare una risposta universale.
Eppure nonostante questo la Domadraghi non può fare a meno di sognare, nonostante sappia di non poterlo fare, sappia che quello che vuole è troppo rischioso e che comporterebbe buttare via tutto quello per il quale ha lottato non può fare a meno di sognare quel futuro che vorrebbe inseguire.
"La speranza è l'ultima a morire"
Sandra non può fare a meno di sperare, anche solo nell'inconscio.
Non so perché ma in questa storia Sandra mi ha ricordato la speranza, non quella felice e bella che ti fa sorridere e credere in un futuro migliore...ma una speranza vana, già destinata a morire appena incontra la durezza della realtà, che ti tormenta con visioni di un futuro felice che sai già di non avere la forza di afferrare.
Una speranza già morta, ma pur sempre speranza.....
Interpretazione strana,vero?
Per il resto la storia è comunque di alto livello, lo stile mi piace: a volte descrivere un sogno diventa complicato, ma tu sei riuscita a renderlo molto bene, inoltre il lettore(almeno a me è capitato)Capisce che è un sogno eppure non ci vuole credere,continuando a sperare fino alla fine che quello non sia un sogno, nonostante sappia già la verità.
Ottimo, veramente ottimo lavoro Amy.xD (Recensione modificata il 06/05/2012 - 04:01 pm) |