Mamma Grecia.
Saffo.
Mamma Egitto.
Saffo.
... Saffo.
*Nons'ècapitocheadoraSaffo,no?*
Bene, dopo la mia solita fanntastica figura di inizio recensione, glisso (?) e passo alla storia.
Innanzitutto, Neme-chwan, penso che la tua idea di scrivere una raccolta riguardo queste due belle signore sia fantastica: ammetto di non essere un'esperta né di una né dell'altra cultura (*parlaquellacheamalaculturaromanaCOFF*), e forse è una mia ingenuità, quella di sentire le loro culture, ancora adesso dopo tutte le storie meravigliose che hai scritto a riguardo, come un po' distanti, avvolte nel mistero e nella polvere, ecco. E per questo adoro leggere le tue storie: piano piano mi avvicino un po' di più a loro. C:
Mi piace molto l'immagine di Grecia appoggiata al parapetto della nave, come a tendere con la mente verso ciò che l'aspetta. E poi basta solo una parola, "stupì", per capire che Madre Egitto incarna davvero lo splendore della Terra Nera, e che questa meraviglia viene irradiata tutto attorno. Mi ricorda tanto, a livello emotivo, un viaggio a Venezia: è come essere catapultati in un mondo nuovo, e sentire i sensi acuiti e pronti a cogliere qualsiasi novità di quella terra.
E poi, come sai rendere l'immagine di Madre Egitto in una frase, non lo sa far nessuno. Cioè. E' bellezza allo stato di scritto. *Thumbs up.*
Insomma, complimenti ancora una volta, Neme-chwan! C:
Un abbraccio <3,
Jo |