Recensioni per
Les choix
di indiceindaco
Allora, iniziamo col dire che la qui presente segue questa storia avidamente da quando è stata iniziata, ma purtroppo si era sempre trovata a disagio a lasciare un commento perciò il suo enorme supporto rimaneva silenzioso. Ella ha poi scoperto il fandom inglese e pian piano si è allontanata da quello italiano, abbandonando nel mentre anche questa fic. Adesso che però sono capitata qui per caso o deciso di rileggere il tutto ricordando come avessi amato la tua storia così tanto tempo fa; cercherò perciò di “recensire” ogni capitolo nel dettaglio, sperando di non causare fastidio o sembrare troppo ossessiva, lol. |
Ciao! Ho adocchiato questa fanfiction dalla trama stupenderrima e ho detto... Perché no? D'altra parte, se c'é una cosa che AMO alla follia sono le Drarry. Già, perché io sono una slasher di quelle estremiste proprio u.u |
(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) |
Ti ho scoperto per caso e mi sono tuffata subito nel tuo modo di scrivere..mi ha colpito davvero molto! |
Recensione: les choix La tua storia mi è piaciuta davvero molto anche dal punto di vista dell’impostazione grafica: semplice, lineare, pulita; ti sei “armato” di una più che lecita scrittura Times New Roman per conferire quel giusto ordine stilistico-grafico alle pagine dei tuoi capitoli. Le dimensioni dei caratteri sono assolutamente perfette: né troppo grandi, né troppo piccoli (è davvero fastidioso leggere storie in cui si è costretti a ingrandire o rimpicciolire la pagina di lettura). Inoltre, hai mantenuto lo stesso identico stile per tutti i capitoli pubblicati, cosa che rende assolutamente piacevole a livello visivo la lettura di un testo scritto. Assolutamente giusta e condivisibile la scelta di scrivere il titolo di ogni capitolo: trovo, infatti, che sia sinonimo di ordine mentale e di precisione da parte dell’autore. Dal punto di vista della sintassi, non ho trovato grandi errori, se non qualche piccolo refuso che senz’altro si può spiegare come errore di battitura. Per dovere di recensore, te li segnalo comunque. che dirsi voglia (note, primo capitolo): in realtà la forma corretta è che dir si voglia. sisi (note, primo capitolo): la doppia affermazione scritta in questo modo è erronea. Infatti, per distinguere il sì affermativo dal si pronome riflessivo è necessario inserire l’accento grave sulla vocale. Trattandosi nel tuo caso di una affermazione “doppia”, avresti semplicemente dovuto scrivere sì sì. Ho provato a cercare sul vocabolario se fosse accettabile una grafia del tipo sisì, ma a quanto pare non esiste. Inzio (secondo capitolo): errore di battitura per inizio. lo aveva chiamata(secondo capitolo): lo aveva chiamato. Un attenta (terzo capitolo): sicuramente si tratta di un errore di battitura, occhio comunque al corretto uso degli apostrofi quando hai un articolo indeterminativo! In questo caso, essendo la parola attenta al femminile, andava inserito l’apostrofo. E la firma, autentica, posta in calce, attestava che non si trattasse di uno scherzo, per quanto ci avesse sperato (terzo capitolo): in generale, quando il verbo della principale indica “certezza” (come nel caso di attestava) nella relativa subordinata si usa l’indicativo. La frasee andrebbe perciò corretta in questo modo: E la firma, autentica, posta in calce, attestava che non si trattava di uno scherzo, per quanto ci avesse sperato. tener (terzo capitolo): tenere. infondo all’aula (terzo capitolo): scritto in questo modo, infondo è la prima persona singolare del presenti indicativo del verbo infondere. Nel tuo caso, avresti dovuto scrivere in fondo. Ah, è qual è? (quinto capitolo): sicuramente volevi dire ah, e qual è? fin quando di lei non sarebbe rimasta ché un'ombra (quinto capitolo): Il che va accentato solo nel caso in cui si funga da congiunzione (perché). In tutti gli altri casi – qui è usato come congiunzione con valore eccettuativo – si scrive senza accento. un’edificio (quinto capitolo): edificio è maschile, per cui l’apostrofo non va usato. Complessivamente, a parte queste piccole incertezze che, ripeto, sono per lo più dovute a errori di battitura, trovo che la tua storia sia scritta molto bene (so che è stata betata, per cui ciò spiega in parte come mai ci siano davvero pochissimi errori). Qualche incertezza in più mi sembra invece di aver colto nell’uso della punteggiatura. Ti segnalo gli errori più evidenti: -Potter, sei sveglio? (primo capitolo) Nei dialoghi non va mai utilizzato il trattino breve, che serve in realtà soltanto a creare parole composte o ad andare a capo. Il segno grafico corretto è il così detto trattino medio spaziato – o, semplicemente, lineetta – che corrisponde a “–”. La dicitura spaziato sottintende ovviamente che fra il trattino e la parola immediatamente seguente sia inserito uno spazio bianco. Corretta, invece, la scelta di non inserire la lineetta in chiusura della battuta poiché in effetti non è retta esternamente. Nel caso in cui lo fosse stata (-Oh, mia madre raccontava di quelle favole…meravigliose!- disse l'altro) il trattino medio in chiusura sarebbe dovuto essere spaziato anche rispetto alla parola precedente (– Oh, mia madre raccontava di quelle favole…meravigliose! –disse l'altro). Ma per l'amor del cielo…stiamo parlando di Harry! (primo capitolo) I puntini di sospensione si usano sempre in numero di tre (non uno di più, non uno di meno) e tra essi e la parola che segue deve essere frapposto uno spazio bianco. Es: Ma per l'amor del cielo… stiamo parlando di Harry! Ho notato che hai commesso l’errore di non inserire lo spazio praticamente sempre, per cui credo proprio che tu ignorassi completamente questa regola. Non è poi così grave, visto che comunque è facile da imparare, ma ti consiglio comunque di correggere le frasi in cui hai fatto un uso errato dei puntini di sospensione. Due ragazzi, erano seduti vicino ad un'ampia finestra (capitolo terzo) Di norma, è bene non separare mai il soggetto dal relativo predicato. So che c’è gente tipo Alessandro Manzoni che ha trasgredito spesso questa regola, ma EFP è un sito di scrittura amatoriale, e né tu, né io, né nessun altro dovremmo concederci certe licenze. Tra l’altro in questo caso specifico la virgola non fa altro che spezzare il ritmo della frase, rendendola priva di fluidità. tiranneggiato fra il Comandante che non faceva altro che fargli ripetere all'infinito l'incantesimo di disarmo per plasmare la loro postura- solo per il gusto di farli soffrire, a parer di Harry-, e Malfoy che impietoso non lo lasciava respirare. Per gli incisi si usano i trattini medi spaziati (gli stessi dei dialoghi, per intenderci). La punteggiatura andrebbe corretta così: tiranneggiato fra il Comandante che non faceva altro che fargli ripetere all'infinito l'incantesimo di disarmo per plasmare la loro postura – solo per il gusto di farli soffrire, a parer di Harry –, e Malfoy che impietoso non lo lasciava respirare. La virgola dopo il trattino di chiusura, inoltre, è superflua poiché è seguita da una e (congiunzione che di norma non prevede l’uso di virgole precedenti) ed è preceduta da un segno d’interpunzione (il trattino, appunto) che di fatto ha già di per sé la funzione di chiudere un inciso. Oh già Oh è un’interiezione, e tutte le interiezioni devono essere seguite da una virgola. Ancora aggrappato all'onirico Harry non s'era reso conto del colore della lettera sul tavolino di fianco al letto occasionale. (quarto capitolo) È necessario inserire una virgola che si frapponga tra onirico e Harry. Ancora aggrappato all'onirico è, infatti, una proposizione accidentale, e secondo la norma questo tipo di costrutto va sempre seguito da una virgola. Tra l’altro, senza questo debole segno di interpunzione, la frase assume tutt’altro significato: scritto così com’è, l’aggettivo onirico sembra riferirsi a Harry piuttosto che al (sottinteso) mondo. Pansy sei più spietata della Skeeter, sai? (quarto capitolo) Pansy è un complemento di vocazione, per cui deve essere seguito da una virgola. In realtà ho notato che generalmente non hai commesso questo errore, per cui suppongo si tratti semplicemente di un refuso. Va da sé che, nel caso in cui il vocativo non sia all’inizio della frase, la virgola deve anche precederlo: E comunque Malfoy, dovresti rassegnarti al fatto che dovremocomunicare (quarto capitolo). Malfoy è un complemento di vocazione, e in questo caso va sia seguito che preceduto da una virgola. .Chiamami Harry, Jay.- disse lui, riportando la mano in tasca. (quarto capitolo) A introduzione della battuta hai erroneamente inserito un punto fermo Alzò il bicchiere,ancora pieno (quinto capitolo) Questo è sicuramente un errore di battitura: non hai inserito lo spazio tra la virgola e la parola seguente. Bene, finalmente ho finito di torturarti. Concludo la mia recensione consigliandoti di sostituire i trattini brevi nei dialoghi con quelli medi o con altri segni grafici come le virgolette alte o i caporali. Per il resto, direi che hai una buona penna e che il tuo stile, pulito e lineare, è senz’altro molto efficace. Complimenti a te e – in parte credo che li meriti anche lei – alla tua beta! Spero che la recensione sia stata esaustiva, così come prevede lo spirito del gruppo EFP editing (in caso di incertezze o dubbi, comunque, non esitare a contattarmi). In bocca al lupo con questa e con le altre tue storie! ^_^ 9dolina0 Recensore di EFP editing |
"Charlie era tornato già a metà agosto in Romania, ciarlando circa la riproduzione di un Norvegese, lasciando in tutti il dubbio che non si trattasse di una collega norvegese, piuttosto." |
fantastico, come sempre. |
Great idea. |
Eccomi qui a dirti che ne penso. Dunque è scritta molto bene, le frasi sono scorrevoli e ricche di particolari. Forse ci sono troppi pensieri e descrizioni a discapito dei dialoghi, ma magari è perchè devi introdurre bene la situazione. |