Questa storia è semplicemente stupenda.
Era un po' che l'avevo letta, ma tra una cosa e l'altra non avevo ancora trovato il tempo di recensirla. Ma dovevo lasciarti un commento, perché mi ha rapito il cuore.
E' l'avverazione dei miei sogni. Non ho mai letto una broromance più riuscita di così. E oserei dire che non ho mai letto di un Loki così IC.
Adoro scrivere e leggere di Loki e Thor da bambini, soprattutto perché il film ha gettato dei buoni spunti, ed è un piacere approfondirli.
Ma veniamo alla tua storia. Sbaglio o Loki ha dei sogni... premonitori? Sembra quasi che dentro di sé inizi a sospettare di essere diverso, sembra quasi che inconsciamente senta la distanza con Thor.
In ogni caso, al di là della natura del sogno (anzi dell'incubo) le scene successive sono a dir poco splendide, e soprattutto intrinseche di un'immensa dolcezza. Una dolcezza non sdolcinata.
Amo il modo in cui hai caratterizzato, modellato il personaggio di Loki. Questo accostato a un bello stile, danno un effetto cinematografico da brivido. Sembra proprio di vedere delle scene tagliate del film! Soprattutto questo pezzo mi ha fatta sciogliere sulla tastiera:
“Thor!” chiamò a voce bassa.
Il fratello si girò dall'altro lato del letto, dandogli le spalle. Loki alzò un sopracciglio.
“Thor!” ripetè, questa volta con più forza.
Thor russò leggermente, pronunciando qualche parola incomprensibile.
Spazientito, Loki si avvicinò ancora di più. Si sedette sul bordo del materasso, poggiando una mano sul braccio del ragazzino. “Dai, su, svegliati,” lo implorò, scuotendolo con forza.
Loki che chiama Thor, sottovoce, discreto, cercando di non far rumore. Loki con il timore di essere scoperto, quando girovaga per i corridoi. A proposito, toccante anche questa constatazione:
Ma la verità era che nessuno aveva molto rispetto per Loki.
Non se ne chiedeva il motivo, semplicemente... era sempre stato così.
La pura verità delle cose. Nessuno ha mai avuto molto rispetto per Loki. Poi io, facendo riferimento solo al film, non ho le idee molto chiare su come lo trattino nel fumetto, ma mi sembra di aver capito che nemmeno lì sia mai stato molto amato. No no, ma ora, rileggendo qua e là pezzi della tua fic, potrei citarti l'intera storia! Loki è assolutamente lui, in ogni sua parola, in ogni suo gesto. Ecco, la tua storia è scritta in modo che... si colgono anche i più piccoli particolari, e assumono valore. Poi io mi sto focalizzando solo su Loki, perché lo trovo sempre più interessante di Thor, ma è ovvio che anche Thor è perfetto. Loro due sono perfetti.
A dire il vero, ogni momento della tua storia è perfetto. La trama sarà pur semplice e classica, ma diamine, è raccontata in modo così pulsante di sentimento che basta da sé a renderla in tutta la sua originalità.
Thor e Loki hanno un disarmante bisogno l'uno dell'altro. Per come la vedo io, forse un po' più Loki che Thor. Sarà sempre stata la fine del film a lasciarmi questa convinzione (voglio dire, suo fratello è morto e lui cosa fa? pensa a Jane, che la conoscerà da tre giorni e che soprattutto è viva e vegeta. Senza contare gli altri che banchettano come niente fosse. E nemmeno Frigga e Odino mi sembravano molto dispiaciuti...).
In ogni caso hai colto il punto, come il fatto che Loki non sia mai rispettato, forse per la sua natura ingannevole (ma povero, anche da bimbo?), forse perché gli altri sentono a pelle che è diverso. Difatti Loki è diverso.
Altra perla della sua caratterizzazione:
“Non voglio rimanere solo,” le parole si spensero in un singhiozzo.
Certo, se mettiamo questa frase in un contesto Avengers (ad esempio) può sembrare fuori luogo, ma nella sua infanzia ci sta a pennello. In pochissime parole riassumi tutta la complicata caratterizzazione di questo personaggio. Le sue paure, il suo bisogno di affetto, e soprattutto il critico rapporto che ha con Thor, sospeso tra invidia e ammirazione, tra repulsione e bisogno di essere protetto.
Bellissimo il modo in cui Loki dice al fratello di volergli bene, senza vergognarsi di dimostrare il suo affetto. O forse se ne vergogna, ma non vuole comunque tenerlo all'oscuro dei suoi sentimenti. Non voglio rimanere solo. Pare quasi... una manifestazione involontaria della sua interiorità. Ecco, nella parte finale Loki, messo a suo agio dal fratello, mette a nudo la sua interiorità. Un altro particolare bellissimo, e soprattutto perfettamente credibile, è la richiesta di Loki di poter dormire assieme a Thor. Perfetto, perfetto. E' un qualcosa di perfetto e squisito da far dire a questo personaggio, perché Loki è innanzitutto debole. Mi piace anche il fatto che parli sempre a bassa voce, quasi timoroso delle sue stesse parole.
L'abbraccio finale è di una dolcezza reale e cruda. Cruda in senso positivo, nel senso che non c'è niente di sublime, chi legge focalizza bene l'avvicinarsi dei loro corpi, la semplice stretta tra due bambini, tra due fratelli, quasi si percepiscono i loro respiri che si fondono, il corpo caldo di Thor e quello freddo di Loki... E' ogni più piccolo gesto che descrivi che diventa reale. E' qui che sta il nodo di tutto.
Ogni cosa è maledettamente reale, non si fa fatica ad immaginarla. E' già plasmata.
E Thor e Loki, ah. Thor e Loki sono loro. Semplicemente loro.
Bella bella bella. Ho amato alla follia questa tua storia, la rileggerei all'infinito.
Grazie per aver scritto questa meraviglia.
Silvar |