Hai catturato una parte fondamentale del carattere di Draco con una sola frase:
Ed è così che voglio apparire.

Complimenti vivissimi per la tua bravura (anche se sicuramente non avri bisogno delle mie parole per saperlo)

Già questo primo, brevissimo, atto è commovente.
Non ricordavo che tu scrivessi così bene, forse perché ho letto solo una storia tua, tanto tempo fa. Troppo tempo fa, a dire il vero, ma quella storia non l’ho mai dimenticata, tanto mi aveva colpito e profondamente commossa, così come questa ha tutte le premesse per fare altrettanto.
Solo che, in aggiunta, direi che il tuo stile è ancora migliorato, così quell’aula che si sta svuotando nel pomposo chiacchiericcio di comprimari che si credono eroi, l’ho proprio vista, teatro di una commedia che si volge in farsa, per una conclusione da tragedia.
E’ stato facile capire che era Draco a parlare, un Draco che ha perso ogni sciocca velleità del ragazzo che era, l’ha persa quella notte sulla torre, quando ha abbassato la bacchetta, quando ha imparato a vivere. Un Draco che indossa, nel giorno della sentenza, lo stesso abito con il quale aveva accompagnato l’ultimo viaggio di suo padre, in completa solitudine.
Questo mi ha commosso: quello stesso abito, per lo stesso viaggio, di una diversa persona, ugualmente degna di grande rispetto da parte di Draco.
E anche da parte dell’autrice di questa storia, ne sono certa già fin d’ora.
Dimenticavo: bellissime quelle maschere!
Ida

Cominciamo bene.
Mi piace da morire la citazione, sai?
Calza a pennello!

Poi devo dire che adoro la tua genialità riguardo alla descrizione dell'abbigliamento di Harry (su quel che suscita, su come non inganna Draco) e di Draco.
La purezza e l'innocenza falsamente ostentate da una parte e dall'altra lo sfarzo a ributo di un profondo dolore. Due modi di fingere, eppure, per assurdo, una menzogna contiene più verità dell'altra.
Quel che mi colpisce di questo Draco fin dalle prime righe (io poi che ho letto tutto resto della medesima idea capitolo dopo capitolo) è che è un Draco che si sostituisce in veste ufficiale a Lucius, e insieme resta Draco, individuo a sè.
Per il resto ogni parola è calibrata in modo dannatamente incisivo per ricreare il palcoscenico della farsa.
Mi lasci sempre colma d'invidia per il tuo talento. Sei una grande.

Ny

molto interessante. La brevità non permette di esprimere un giudizio più articolato, ma come idea non sembra male. Si vedrà nei prossimi capitoli.

bella,con molte metafore. io adoro draco e mi è piaciuta questa rappresentazione sincera, pensierosa e riflessiva che ne fai. Sono d' accordo sul fatto che un funerale sembra più una commedia che una tragedia. " Gonfio del meno ipocrita tra i sentimenti umani...." infatti, ed è proprio questo che draco prova. però non ho capito: questo è un prologo o la fine?