Questa poesia mi rappresenta per alcuni punti, soprattutto con il rinnovamento della Primavera dopo un periodo buio e malinconico.
Direi una cavolata se non dicessi che la Primavera ha fatto poco e che mi sento chiusa come prima.
Ma queste sono superficialità nella recensione e - se fossi davvero brava a farla - avrei dovuto lasciare questo commento interpretativo soggettivo (molto profondo!) alla fine.
Ogni poesia ha un significato diverso per le parole, i versi, le strofe, e tanta compagnia bella che lascio ad ammuffire qua.
L'eccesso. Questa è la parola chiave, a mio parere. E già ci ho tirato fuori un tema. Ma eccesso di cosa?
I sentimenti vengono privati perché - nonostante siano subordinati ad una causa ben più grande - non hanno un appiglio positivo per uscire fuori. La schiavitù è qualcosa di cui non riesci a liberarti e che ti opprime finché, sempre più velocemente, la via di fuga va lontano, lasciandoti oppressa dalle paure e dai problemi.
L'infinito (oh, che parola poetica). Se Leopardi avesse letto l'interruzione dell'Infinito, sarebbe morto per infarto e tutti i suoi malanni fisici sarebbero passati in secondo piano! Bella questa, davvero. Eppure, ho sempre pensato all'infinito come se fosse correlato a qualche oggetto che causa un ricordo e che si rispecchia nella concezione dell'indeterminato, tipo di notte, quando non si riconosce nulla.
Ergo dire che - a mio parere - questo strappo alla regola ci va benissimo, anche perché esprime tutto il rammarico possibile. Hai fatto un uso degli enjambements fantastico (non sono sostituibili da nulla: io li amo) che crea un rapporto profondo tra le parole chiave della poesia.
Poi, la Primavera è una rinascita. Il fiore che sboccia e la primula che rappresenta anche un nuovo fisico, una nuova mentalità, un nuovo essere. Ma io non credo che sia assolutamente positiva, infatti, mi lascia con l'amaro triste in bocca l'ultimo verso e il penultimo: nessuno ha visto quello che provavi e nemmeno tu all'inizio. Non l'hai mai saputo, ma poi, è uscito fuori con un boom.
Togli il boom, per favore (XD) , sono sempre la solita.
Dico che questa poesia mi ha rappresentato un momento della mia vita (abbastanza ambiguo) che si protrae ancora ora. Purtroppo, la Primavera non risolve mai nulla, se non farmi venire l'allergia.
Tu, come sempre, sei bravissima:)
Un bacione,
Lily |