Recensioni per
What it really means to be a country
di Gwen Chan

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
28/05/12, ore 12:55
Cap. 1:

davvero molto realistica. 
Mentre leggi ti senti in sintonia con il personaggio.
Povera Belgio pensare che a scuola si accenna e basta (almeno cosi è stato per me).
un testo che parla di un avvenimento drammatico che però si legge in modo fluido e senza troppi fronzoli fa capire la gravità dell'accaduto.
Brava come sempre ^^

Recensore Veterano
11/05/12, ore 18:04
Cap. 1:

Grammatica: 14,5/15

Molto buona, non ci sono errori. Solo il titolo mi suona sbagliato -credo che la versione corretta sarebbe “What it really means to be a country” o”What being a country really means”.

Lessico e stile: 13,5/15

Il lessico è preciso e ricercato, non banale. Lo stile è molto frammentario -il che non è necessariamente un difetto, ma secondo me alcune frasi potevano essere unite. In particolare ho notato questo “effetto spezzato” nelle tre frasi “Sei più forte dei comuni mortali. Però l'indifferenza è un lusso che non ti puoi permettere. Nemmeno nel corpo”. Credo che unirle con delle virgole avrebbe reso il testo più scorrevole, ma è, naturalmente, solo gusto personale.

Aderenza al tema: 12/15

Il tema del dolore e quello del silenzio sono molto ben trattati, ma quello della tortura sembra passare un po' in secondo piano, perde la sua centralità.

Uso del prompt secondario: 10/10

Inserito molto bene.

Caratterizzazione e/o IC: 15/15

Credo che tu abbia caratterizzato Belgio in maniera superba, con pochi tratti precisi e chiari, cosa assolutamente non facile nel limite di parole che era imposto.

Originalità: 9/10

Ho già letto storie sul dolore delle Nazioni a causa della guerra, ma questa è molto particolare, quasi poetica.

Giudizio personale: 9,5/10

Ho trovato questa storia particolare e molto bella. Tratti un tema doloroso e il lettore percepisce quasi fisicamente il contrasto tra le grida, gli spari e il silenzio. Ottimo lavoro.

 Per un totale di 83,5/90 punti_

Recensore Veterano
10/05/12, ore 23:43
Cap. 1:

Nella sua brevità, questa storia mi ha colpito molto.
Tanto per cominciare per l'idea di fondo, che trovo decisamente azzeccata. Visto che Himaruya ci illustra le crisi economiche o di altro genere delle nazioni come raffreddori o influenze, è perfettamente normale che una cosa assai peggiore come un'invasione così violenta diventi puro dolore fisico.
Poi mi piace il modo in cui hai descritto il concetto. E' poetico nella sua semplicità e ti colpisce subito. E' bello anche il modo in cui lo hai impostato visivamente; andare a capo spesso, le frasi brevi. Sembra come se tu scandissi i passi dei soldati con il tuo testo.
Infine, ma non meno importante, la scelta del personaggio. Belgio mi piace molto, è un peccato che ci siano poche storie su di lei!

Quindi, per concludere, davvero un ottimo lavoro. Complimenti!