Ciao,
purchè la storia mi sembri "un calco", di Water for Elephant, non mi sono lasciata intaccare dai pregiudizi e ho letto due o tre capitoli. Diciamo, che la trama, anche perchè hai preso ispirazione da un altro libro, è buona... però, diciamo che fai errori grammaticali assurdi, e anche abbastanza gravi dal punto di vista verbale e dall'altra per quanto riguarda la sintassi scrivi cose che o non hanno molto senso, oppure sono sintatticamente scorrete, ovvero, il solito schema della frase (soggetto-verbo-complemento ecc.) è stravolto, o non sta in piedi, insomma. Ti faccio degli esempi:
Errori verbali:
Il più grave e che salta subito all'occhio è:
::.:Pensavo che la vita era facile, per uno come me: ricco, giovane, bello e di buona famiglia; avevo programmato la mia vita in ogni minimo dettaglio.
Pesavo che la vita era facile ?! Non si può sentire, non starebbe meglio, (e sarebbe tra l'altro la forma corretta e da usare) Pensavo che la vita fosse facile?
Ti ristrutturo la frase:
Pensavo che la vita fosse facle per uno come me: ricco, giovane, bello e di buona famiglia; avevo programmato la mia vita in ogni minimo dettaglio. (Ora è corretta, prima non lo era)
Errori sintattici:
Ecco due esempi che mi sono saltati subito all'occhio:
1.Il sangue mi si gelò nelle vene, avevo i piedi in due blocchi di cemento che non mi permettevano di muovermi.
1. Il sangue mi si gelò nelle vene. I i miei piedi, erano come blocchi di cemento, che rendevano impossibile un qualsiasi movimento.
2.Oggi 12 Maggio 1930,(il verbo dove l'hai lasciato poverino? ) ultimo esame di università alla facoltà di veterinaria, (qualche congiunzione? altrimenti la frase non sta in piedi, puoi fare così nel linguaggio parlato ma non nello scritto) dopo ciò (un verbo?) libero da tutto, (la punteggiatura grida aiuto) dai libri e dallo stress e (un punto?)per concludere sarei uscito con la ragazza più bella della scuola...Ma come per magia tutto scomparì, come appena sveglio da un sogno stupendo e ti guardi attorno (altri errori verbali) e osservi ciò che non avevi mai visto prima: il Dolore
2. Oggi, 12 Maggio 1930 farò l'ultimo esame di università alla facoltà di vetrinaria,e dopo ciò sarò libero da tutto: dai libri e dallo stress. Per concludere, sarei uscito con la ragazza più bella della scuola... ma come per magia tutto scomparve. Mi sembrava d'essermi svegliato da un sogno, uno di quelli meravigliosi. M'ero guardato attorno e mi ero reso conto di osservare ciò che prima non avevo mai visto, e non avevo mai osservato con occhi altrettanto sensibili: il dolore.
Ook, non voglio fare la pignola, anche perchè sbagliando s'impara. So che probabilmente mi starai mandando al diavolo e tutto il resto, anche se spero che tu non te la sia presa troppo. Voglio che tu sappia che non ho assolutamente giudicato, non mi permetterei mai, ho solo osservato e constatato, poi dando il mio parere. Spero che li prenderai come consigli per poterti migliorare sempre di più. Infondo, tutti sbagliamo no? Anche io, come te, come tutti, siamo umani infondo, no?
Beh, con questo ti saluto. Continuerò a seguire la storia :)
Degie
(Recensione modificata il 30/05/2012 - 12:21 pm)
(Recensione modificata il 30/05/2012 - 12:23 pm) |
