Wow. È  tutto ciò che riesco a dire ,davvero.
Innanzitutto , complimenti per l'originalità, dato che non avevo mai letto qualcosa sull'aldilà di Bellatrix.
Poi complimenti perchè riesci a catturare l'attenzione del lettore e ad emozionarlo (non sai che ansia che ho avuto nella lettura!).
 Hai reso alla perfezione le emozioni e i pensieri di Bellatrix ( e non è facile!) e , inoltre, è bellissima la citazione che hai inserito all'inizio .
Mi è piaciuta tantissimo la tua drabble, bravissima!

Mi hai lasciato senza fiato , davvero . Immaginare Bellatrix in quel modo , che arranca per cercare la sua bacchetta e che guarda i resti di voldemort e si uccide.. Fantastico, davvero fantasticoz. Il vero modo per appassionarsi a un fandom è leggerne le storie migliori ed è per questo che ti ringrazio perché leggendo ciò che scrivi, riesci a portarmi a hogwarts , nei luoghi del libro e a farmi rivivere quei libri che grazie al fandom di hp non sono finiti. Complimenti per tutto :) Baci Alex_J

no beh, è semplicemente stupenda! è molto particolare, mi ha messo ansia nel leggerla! veramente grande!

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Che ansia ho provato per tutta la lettura! Complimenti vivi, perché ho visto Bellatrix cercare la bacchetta, mi è sembrato di sentirla affondare le dita nel terreno, e ho provato un senso di repulsione nell'immaginare quel che resta di Lord Voldemort. Lei che cerca di salvarlo, ancora una volta, sempre fedele, finché non capisce. La presa di coscienza della propria morte è uno dei miei temi preferiti. L'omaggio ad Eliot è una chicca.
Complimenti Sbarbi
la tua Sev :-)

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Uhm, interessante. Non avevo mai letto nulla su un ipotetico incontro post-mortem tra Bellatrix e quel che rimane del Lord. E' stato...strano, ma anche sentito, e quell'ultima frase è davvero un tocco d'arte. Ho aperto per il titolo... Eliot, sì. Un titolo molto molto bello. Si adatta così tanto a Bella, che non si arrende nemmeno oltre il velo, che non capisce e cerca la bacchetta, prova ad uscirne...e poi Lo vede, e raschia il terreno (mi pare di vederla con grumi di terriccio sotto le unghie), un senso di timore crescente... Solo alla fine si rende conto che non c'è più nulla da fare, dunque si arrende, perché il mondo è un posto desolato e Lui non c'è più. Un pazzo scuote un geranio appassito...come cercare di riportare in vita un morto, qualcosa d'inutile...è così desolante, sì, c'è tanta desolazione qui.
Che belle righe...
Ero

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