Ciao Marta (di nuovo)!
Sai che questa one-shot è probabilmente quella che mi è piaciuta di più tra tutte le tue storie su Ouat che ho letto? E ormai le ho lette pressochè tutte XD.
Restando seria, ho adorato che tu abbia scelto come protagonisti tre personaggi tra i più interessanti ma anche tra i più ingnorati di Ouat: il buon Archie, la dolce Kathryn e una delle mie preferite, Ruby. Nonostante siano personaggi di cui, rispetto ad altri (Snow, Regina, Rumple, Emma) sappiamo di meno, tu li hai resi decisamente tridimensionali e profondi pur rimanendo strettamente IC: Kathryn, in particolare, mi sembra proprio perfetta, nella sua inevitabile delusione e rabbia, ma soprattutto nel suo buonsenso che poi la porterà a perdonare David e Mary.
Stesso discorso per Ruby, il suo dialogo con Archie potrebbe benissimo essere un missing moment di "Red Handed", c'è l'essenza di Ruby, la ragazza che ha voluto tentare il brivido dell'avventura per poi capire che non fa per lei.
Su Archie neanche mi esprimo perchè è davvero delizioso nella sua insicurezza malinconica mascherata dietro una maschera di professionalità.
Veramente bella!
A presto,
ALanna.

Leggi la risposta dell'autore

Eccomi qui a recensire, forse con un po' di ritardo. 
Show me how i am è davvero carina. Sono molto felice che tu abbia inserito il caso di Katryne perché così facendo hai potuto calare Archie nel suo mondo, fatto di buoni consigli e psicologia. E' stata un'ottima trovata! 
La caratterizzazione di Archie è davvero buona. Ho sorriso impercettibilmente leggendo la sua preoccupazione sullo stato disordinato della casa e sul fatto che non avesse niente in frigo. Mi è piaciuto che cerchi di giustificarsi interiormente con il fatto che solo Marco viene a trovarlo, perché i pazienti lo raggiungono in studio, e quindi si capisce che comunque è una persona sola. Mi è sembrata una cosa molto da Archie. Bellissimo anche il riferimento al crollo, ad Henry e ai suoi rapporti con il sindaco. Davvero complimenti. 
Ruby che lo abbraccia di slancio, Ruby che ha pianto per la prima volta, Ruby che si apre e gli parla dei frequentatori del Granny's Diner, ma soprattutto della nonna. Stupendo.
Il Red Cricket c'è, è lì, implicito e forte. Brava! 
Grazie mille per la dedica, mi hai fatto arrossire. E anche la pubblicità *oh, stop it* 
A presto. <3 

Bene, eccomi.
Mi hai chiesto di essere sincera al 100% e io lo sarò al 200%.
E quindi - proprio perché voglio essere sincera - comincerò con lo scrivere la mia primissima reazione, che è stata ommioddiommioddiommioddio.
Da dove comincio? Hai costruito questa storia alla perfezione. Hai dato un vero e proprio senso all'avvicinamento di Archie e Ruby; la parte su Kathryn non è affatto ininfluente, è anzi assolutamente emblematica. Così come Kathryn cerca la sua strada (è una cosa così... così canon che sia andata a parlarne con Archie, bravissima! *-*), la stessa cosa sta succedendo a Ruby, e Archie dopotutto sa bene di cosa lei gli parli - hai fatto benissimo a parlare anche della sua scelta: il fatto che lui le racconta di Henry, di Regina e della miniera è perfetto, e mostra chiaramente perché questi due personaggi, apparentemente tanto lontani, sono in realtà tanto simili.
Crescere.
E' una cosa che succede a tutti e due. Jiminy/Archie si è staccato dalla propria vita, dalle proprie paure, e ha deciso di seguire la voce della coscienza, nel paese delle favole come a Storybrooke; Red/Ruby si è ritrovata a fare i conti con il mondo, un mondo ben più duro di quanto avesse mai potuto immaginare, e ha dovuto accettarlo, anche lei nel paese delle favole come a Storybrooke. Tutto questo dà significato al Red Cricket.
Tutto questo, nella tua storia, c'è.
Sei stata davvero, davvero, bravissima. Nella scelta delle scene (Archie che si preoccupa per la scomparsa di una paziente, Ruby che per la prima volta piange, il momento in cui lui le sfiora la guancia e lei gli si aggrappa come a un sostegno) e nella scelta delle parole (‹‹Marco mi riempie di complimenti quando gli preparo il pranzo›› disse ad un certo punto Ruby con un tono dolcissimo ‹‹Leroy quando beve un bicchierino in più del normale mi fa sempre fare tante risate. August mi racconta un sacco di storie interessanti sui suoi viaggi, sulle persone che ha conosciuto. Queste cose mi mancano, ma non quanto mi manca mia nonna -> mi sono seriamente commossa in questo punto). Bravissima, punto, è inutile girarci intorno.
E spero ardentemente che tu scriva ancora su di loro.
Giuro che sono sincera come non mai.
Continua così.
Fabi

PS. Grazie infinite per la dedica. Significa moltissimo, per me, sapere di averti dato tanto ♥