Recensioni per
Golden Swan
di Feel Good Inc

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
07/12/12, ore 18:43
Cap. 1:

Oh. Mio. Dio.
È assolutamente geniale.
Davvero.
Credo sia una delle migliori storie dal pairing azzardato che abbia mai letto. Cioè, mi ha convinto. Mentre leggevo rivedevo la scena e mi dicevo che sì, poteva avere senso, anzi, ne avrebbe avuto un sacco e sarebbe stata una genialata se vera.
Di solito non leggo storie che mescolano le carte delle coppie, perché non amo l'OOC. In effetti, le evito proprio. Ma questa è un qualcosa di assurdo! È scritta dannatamente bene, intanto mi ha fatto apprezzare Emma come mai prima d'ora l'avevo apprezzata e poi nonostante la storia sia scritta dal punto di vista di Gold, che è molto difficile da rendere, è perfettamente credibile.
Ottimo lavoro, davvero!
(Recensione modificata il 07/12/2012 - 06:45 pm)

Recensore Master
25/05/12, ore 14:23
Cap. 1:

Quel dedicata a Ray08 nell'introduzione mi ha colpito. Quando ho aperto la storia e ho letto A Susy, perché sì, beh, stavo morendo. 
Vorrei cercare di lasciarti una recensione sensata, almeno per una volta. Ma il fatto è che mi hai portato via tutte le parole, perché questa storia è un'emozione continua. Mi scuso fin da ora se troverai errori grammaticali, costruzioni del tutto illogiche di frasi. Scrivo quello che mi passa per la testa, cercando di comunicarti quanto tu mi abbia colpito. 
L'inizio. Si parte in medias res e il lettore è catapultato immediatamente nella situazione. Sono riuscita a vedere il tutto dagli occhi di Gold: bellissimo il fatto che lui abbia vinto insieme ad Emma, e Regina abbia perso.
Sei riuscita a catturare in modo perfetto il gioco di sguardi dei due, che secondo me sta alla base del Golden Swan - nelle puntate si scambiano occhiate del tipo you me my bed now.  
E' incredibile come, con una manciata di parole, riesci ad evocare delle immagini. Dici solamente Un altro bambino innocente riferendoti ad Henry, ed ecco che io rivedo Bae. Scrivi non è debole quanto lui e davanti ai miei occhi si forma l'immagine di Tremotino piegato davanti le guardie, al contrario di una Emma determinata che corre dietro quell'uomo nella prima puntata. Sono opposti, allo stesso tempo molto simili, e complementari. La tua storia sottolinea continuamente questo rapporto di vicinanza/lontananza. Incredibile. 
Un'altra cosa che mi ha colpito è l'IC di Emma nei dialoghi - tanto per citarne uno «Mio figlio è a un passo dalla morte, lo so bene. Non penso che tu abbia il diritto di ricordarmelo, Regina Mills. Sappi che non avrei esitazioni ad affondarti questa cosa nelle budella. Lasciaci soli. Voglio parlare con lui.» Sinceramente è una cosa che trovo difficilissima scrivere dialoghi appropriati, ma tu sei riuscita a far sembrare la storia un missing moment della puntata, tanto che ho immaginato lo scambio di battute con la voce di Jennifer Morrison. Sua maestà è costretta ad obbedire per una volta. E sì, ho praticamente visto Gold sorridere davanti a queste battute, intimamente soddisfatto, rispettoso verso la sua Emma, affascinato.

Due sole persone l’hanno guardato così, nessuna delle quali appartiene a questa vita. Occhi che attraversano, scavano, cercano il più profondo recesso di un’anima, domandandosi se mai ci sia o se quel poco che ne è rimasto sia ancora tale. Occhi che scrutano, che vogliono sapere. Occhi che vogliono, soprattutto, credereE qui, sei riuscita ad inserire così tanti sentimenti - amore paterno, speranza, rimpianto, dolore, fiducia. Sto tremando, sul serio, e non è colpa della febbre che ancora mi tiene compagnia. 
Tutta la storia è stupenda, davvero, non lo dico tanto per dire. Ma qui, dannazione qui in queste frasi, c'è un amore così intenso che vibra, ed è uscito dalle tue parole raggiungendo la mia testa, le mie ossa, il mio cuore. 
Il signor Gold continua a sorridere; ha l’impressione che se smettesse crollerebbe in mille frammenti. Lei li raccoglierebbe, forse. Ma non sarebbe meno doloroso che calpestarli senza pietà.
È passato il tempo in cui ha permesso a qualcuno di stargli accanto e farsi male. È questo che pensa, ma intanto la guarda, la guarda e si chiede se sia consapevole di quanto è speciale, se sappia di essere invincibile e pura e bellissima – che può aver vissuto nella morsa fredda di qualunque dolore, ma niente è riuscito a intaccare la magia che l’avvolge da dentro, sottopelle. Si chiede se abbia letto qualcuno dei libri che a lui hanno fatto compagnia in tutti questi anni bui, se sappia che la donna più bella di questo mondo nacque da un uovo di cigno, che erano cigni le creature alle quali fu concesso il dono di trainare il carro della dea dell’amore. Si chiede se davvero raccoglierebbe i pezzi del suo essere, e infine – egoista – si chiede se dopotutto, lei che ha sofferto così tanto, che ha sanguinato e gridato per tutta una vita, costretta in un mondo sbagliato, se dopotutto non sia anche e semplicemente la sua salvatrice. [...] e ha cominciato a riscrivere una storia, con dita di tessitrice, sottili, inconsapevoli. (come Rumpel intrecciava l'oro lei riscrive storie; Dio quanto ho amato questo pezzo) 
Ma Emma Swan è anche molto giovane – così giovane. Ha disperatamente bisogno di mani che la guidino e parole che la incoraggino. E si tende verso di lui, gli è vicinissima, respira del suo respiro, e mai, mai abbassa lo sguardo mentre ancora una volta cerca di capire, di credergli, di credersi ora che nel suo mondo sbagliato la magia improvvisamente esiste.
Restano così per qualche istante di troppo – non dovrebbe avere il desiderio di toccarla, non dovrebbe continuare a chiedersi se raccoglierebbe i pezzi – e l’aria del negozio dei pegni, per la prima volta da molto tempo, da sempre, vibra.
Ok, forse dovrei seriamente smettere di citarti dei pezzi, ma te l'ho detto all'inizio: ho perso le parole. C'è così tanto Gold e così tanta Emma, così tanto loro in queste righe, che mi sembra di essere entrata dentro i loro pensieri. Tu mia cara non li hai solo capiti, ma li hai osservati in ogni più piccola sfumatura, e li hai riportati qui a noi, mettendo su carta tutto quello che hanno dentro, usando uno stile a tratti poetico. 
Ciliegina sulla torta il continuo riferimento al cigno e alla sua simbologia. 
Il signor Gold lo guarda domandandosi se lei l’abbia notato.
Non osa toccarlo.

Qui sono definitivamente morta - non vedo l'ora di sapere meglio la storia del ninnolo.
Ecco ora mi rendo conto di non aver espresso totalmente quello che volevo dirti. Di non poterci riuscire.
E sul serio, ho amato tutte le storie che hai scritte su questo fandom, ma questa un po' di più, esono letteralmente onorata della dedica.
Quindi grazie mille. Milioni, o forse miliardi. Ti abbraccio più forte che posso perché sei una scrittrice favolosa, e non avrei mai pensato di meritarmi una cosa del genere da una come te - ricordo che quest'estate mi hai fatto una compagnia incredibile con le tue storie, qualcosa che non puoi neanche immaginare, e io non credevo che saresti arrivata a dedicarmene una. 
Grazie ancora.

Ah, maggio è, a mio parere, il mese più bello per sposarsi - sto preparando una proposta a cui non potrai dir di no, spero.  
Ci risentiamo presto C:
 

Recensore Veterano
25/05/12, ore 13:17
Cap. 1:

Allora qua la cosa è grave. Di solito quando leggo una tua storia arrivata a metà sono così completamente catturata. Qui invece al secondo rigo mi sono innamorata. E non c'è altra spiegazione se non che hai un modo di scrivere magico. E questa magia ho notato che si accentua soprattutto quando parli di Gold. Diamine, tu ne sei innamorata persa! E come OUAT ci ha insegnato l'amore è la magia più potente. E Gold lo sa bene, per questo ha rifiutato tante volte l'amore, perché teme questa magia che è molto molto più forte della sua. L'amore rende deboli vulnerabili e insicuri. E al tuo Gold non piace essere insicuro. Per questo gioisce nel vedere assieme l'oro e il nero, perché ora ha la certezza che la salvatrice ci crede, anche se il prezzo da pagare per aprirle gli occhi è stato alto. Ed ora si trova a dover anche fare i conti con l'unica persona che lo guarda a testa alta, che non l'ha mai temuta che è in grado di fargli ABBASSARE gli occhi. L'unica in grado di vedere al di là della sua maschera. Bravissima dearie!