Mags è già di suo un personaggio straordinario - per quanto poco emerga di lei dai libri - ma tu l'hai reso meravigliosamente.
Hai trattato l'intera sua vita con una dolcezza immensa, e i momenti di cui hai scelto di parlare sono... perfetti.

Se la Mags bambina e la Mags adolescente mi hanno fatto stringere il cuore per la pena, la Mags mentore mi ha uccisa. Letteralmente. Non si parla mai di come i mentori vivano la morte dei loro tributi, e tu... tu l'hai fatto in maniera straziante, terribile. Ad aggravare il tutto c'è la comparsa di Haymitch (HAYMITCH!) che è perfetto per mostrare a Mags l'esistenza di qualcuno ancora "fatto di carne".
"“Non ti dirò che mi dispiace. I miei sono ancora vivi, anche se non credo che durerà, sono... deboli.” Il ragazzo bevve un sorso di liquido trasparente dalla bottiglia che teneva in mano, poi tornò a guardarla. “Però sai, fa schifo che non possa dirti che mi dispiace.”"
Tutto ciò è così Haymitch che boh, ti amo.

Anche il rapporto che hai descritto con Finnick è meraviglioso: hai dato un senso del tutto nuovo a quel bacio che Mags gli dà prima di morire, e in generale a tutto l'affetto che i due dimostrano tra loro. Finnick è davvero l'orgoglio di Mags, ed è proprio da lui riconoscerle il merito per la sua sopravvivenza.

Il finale è straziante, ma che te lo dico a fare? Ed è perfetto, perfetto. L'immagine stessa della dignità, della libertà, del non essere una pedina ma un VERO essere umano capace di amare e sacrificarsi. Perfetto.

Come ti ho già detto, questa ff è un capolavoro, e io ne sono il padrino fiero e soddisfatto. Adoro come scrivi, adoro cosa scrivi. Adoro te, in definitiva.

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"Lei era fatta di ricordi, carne, sentimenti, piccole vesciche sulle mani a forza di intrecciare la canapa."


Come far scoppiare in lacrime ad inizio storia: sai farlo. Come non far smettere mai: sai fare anche questo.
In realtà il pezzo con Finnick sul treno è molto dolce, e a rigor di logica non si dovrebbe piangere.
Ma non è solo dolce: è malinconico e pieno di fantasmi (Sconvolto, in preda agli incubi giorno e notte, ma era tornato.), e anche crudele, perché si sa come andrà a finire.
Sei un mostro ç_ç
Ho trovato splendida l'empatia che si crea tra Haymitch e Mags, tra lacrime e liquore. Toccante, non so come altro definirla.
E poi la morte di Mags.
Tra l'altro, l'unica morte rispettabile perché, come dici tu, ha vinto.
Inanzi tutto mi hai tolto ancora il respiro con "Forse, se tutto andava bene, sarebbe riuscito a invecchiare con Annie". Non è andato tutto bene, ommioddio. T__T
Mi sembrava quasi di vedere Mags camminare nella nebbia, dopo. Ma forse vedere non è il termine giusto.
Questa storia è tutto tatto ed odori, anche i colori, che sarebbero da vedere, si possono toccare.

"la nebbia era gelida, ma lei sarebbe morta ancora calda come un tramonto arancione. Come le braccia di Finnick sul treno."

E io piango ancora di più.
Meravigliosa, come al solito ç_ç

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Ma bella questa Mags piccolina! Senza dubbio questo titolo è perfetto. Mi hai ricordato che anche un personaggio che noi conosciamo con un corpo fragile ed anziano, non così bramoso di sopravvivere, un tempo era fiorente e aveva lottato per proteggersi con le unghie e con i denti. Ma soprattutto mi fa pensare che questa bambina, incredula - una Prim di tanto tempo prima - lotterà e vincerà, tornerà nel Distretto 11 solo per essere rispedita nell'Arena dopo tutta una vita. Una vita in cui forse era riuscita a costruire qualcosa, forse no, ma in cui si era svegliata dagli incubi con il sollievo di essere ormai al sicuro... ma Capitol City avrà in serbo un'amara sorpresa per i suoi ultimi giorni.
E Haymitch! In poche righe hai tracciato un ritratto di un giovane ma già problematico Haymitch, così perfetto che mi tremano le ginocchia. Mags che lo sente simile a lei... non posso farcela a descrivere cosa provo... grazie!!
E Finnick. Mags è così felice per la vittoria del suo protetto, non immagina cosa dovrà passare d'ora in poi... Finnick per lei sarà sempre giovane, bello, vivo - anche grazie a lei - e caldo. Come il colore del tramonto.
Ti amo, a proposito.

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"Le pedine sono fatte di plastica o metallo, a volte legno. Lei era fatta di ricordi, carne, sentimenti, piccole vesciche sulle mani a forza di intrecciare la canapa. In qualche modo, doveva importare. Sarebbe scesa nei giochi, Mags, portandosi la sua salsedine, e magari un ricordo dei tramonti arancioni."

Questa è in assoluto la mia frase preferita. è perfetta. Racchiude l'essenza degli Hunger Games e il coraggio e la forza di una donna, di una bambina, che partecipa rifiutandosi di essere piegata, di sottostare a delle regole inumane.

Il momento in cui fa da Mentore mi ha fatto piangere, quello su Finnick sorridere e la fine l'ho semplicemente amata.
Adoro Mags e, paradossalmente, mi piace anche la sua morte, perchè è una sfida, una sua decisione.

Ottimo lavoro come sempre tesoro <3

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