Recensioni per
Ho fatto un giuramento.
di Morwen_Eledhwen

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
18/11/14, ore 19:11

Ciao, per quanto sia passato molto tempo dalla pubblicazione di questa fic, non posso fare a meno di recensire :)
comincio dicendo che Maedhros mi sta estremamente a cuore, anzi è il mio preferito dei figli di Feanor (anche se a pari merito con Maglor, proprio non riesco a decidere tra i due xD), e vederlo ben reso è molto importante per me, cosa che qui ti riesce molto bene, secondo me.
è quasi angosciosa la litania ossessiva che Maedhros sente, "sei un assassino", lui è perfettamente consapevole di ciò che è, sa quali orrori commette, ma è vincolato da un giuramento al quale non può sottrarsi (a proposito, complimenti anche per il titolo, io a intitolare faccio schifo assai). Se devo dire la verità qui Maedhros è un po' più, diciamo, sentimentale di come lo vedo io, in realtà lo visualizzo più duro e distaccato, ma è un'opinione puramente soggettiva, i personaggi di Tolkien hanno migliaia di interpretazioni!
invece, il tormento che lui prova per quello che ha fatto ai bambini di Dior è esattamente come lo vedo io ... un incubo ricorrente, un cancro dell'anima, qualcosa che lo tormenta da dentro.
l'apparizione della fanciulla ha un che di onirico, sembra più una visione scaturita dalla mente del nostro Maitimo più che una persona reale. in ogni caso è perfettamente funzionale alla storia: penso che comunque lui provi il desiderio in qualche modo di essere compreso e di avere una compagna, anche se si autoimpone, per così dire, una sorta di solitudine, poiché percepisce che non potrà mai vivere l'amore nella situazione in cui si trova.
spero tu sia riuscita a capire quello che intendo dirti con la mia recensione e a non perderti nel mio tortuoso eloquio, in ogni caso ti faccio i miei più sentiti complimenti! Feanoriel

Recensore Master
18/08/14, ore 13:37

Ciao!
Cercando una delle rare, rarissime storie sul Silmarillion e la prima era, mi sono imbattuta nuovamente in un tuo racconto.
Innanzitutto, mi complimento con te per la scelta del momento che hai deciso di trattare: hai scelto una situazione delicatissima, per di più dal punto di vista di Nelyafinwe, decisione, a mio avviso, assolutamente non facile.
Onestamente, io immagino Maedhros diversamente da come lo hai dipinto tu, un po' meno... sentimentale, per così dire... Ma quando si parla di Tolkien le interpretazioni sono varie e molteplici, trovo sia bello che ognuno veda i personaggi in maniera diversa, nel rispetto, sempre, del canone e dell'opera del Professore.
Sebbene io in genere non ami i personaggi originali, ho davvero apprezzato l'inserimento della figura femminile: un personaggio con un che di onirico, non è ben chiaro se sia reale o se sia una proiezione della mente di Maedhros che gli rimprovera i suoi crimini, il suo essere un assassino... Forse se tu l'avessi descritta un po' più scarmigliata le avresti conferito un po' più di veridicità, la descrizione che ne hai fatto ha davvero qualcosa di surreale, direi quasi di artificioso... Ma dopotutto, noi vediamo questa donna dagli occhi di Maedhros, ed è così che lui la percepisce.
Ho trovato molto toccante il desiderio di Maedhros di averla vicina, di sentirsi capito, amato... Si colgono tutta la profonda sofferenza e il tormento che il giuramento provoca nei figli di Feanor, in più è sottinteso un desiderio di vicinanza, direi quasi di carnalità, che ho trovato assolutamente azzeccato e che, troppo spesso, si tende a trascurare quando si parla di Eldar.
Complimenti anche per questa storia, ho poche speranze ma... Beh, spero davvero di rileggere qualcosa di tuo in materia, siamo così in pochi a scrivere sul Silmarillion, la prima era è meravigliosa! In più tu hai un bello stile, pulito e scorrevole, leggerti è un piacere!

Melianar

Recensore Veterano
04/10/13, ore 22:03

Oh, Nelyo, melamin!
Penso che una delle caratteristiche più interessanti dei due figli maggiori di Fëanor - perché da Celegorm in poi i buoni sentimenti da distribuire erano finiti, temo - è il tormento che esiste tra il loro giuramento e la lealtà al proprio padre e quello che desiderano davvero. Probabilmente si vede più in Maglor che in Maedhros, ma anche in lui, da Losgar in poi, Tolkien lo fa intuire tra le righe, e il momento in cui si mette a cercare i bambini nel bosco ne è la dimostrazione.
Mi è piaciuto molto lo stratagemma attraverso cui hai rappresentato la sua coscienza e i rimorsi che lo tormentano, anche se sono sempre del partito che il secondo e il terzo fratricidio sono stati colpa di Thingol quanto di Fëanor - prima Dior poi Elwing erano consapevoli del giuramento, eppure hanno deciso di sfidarlo apertamente: questo a casa mia si chiama cercar rogne -, e traspare perfettamente il conflitto interiore di Maedhros tra la sua coscienza che non lo fa dormire la notte e la Tenebra Eterna che lo aspetta se infrangerà il giuramento fatto.
In sostanza, mi è piaciuta molto, complimenti davvero!

Recensore Junior
03/04/13, ore 19:50

Salve!
Non so davvero cosa scrivere in questa recensione. Anche se questa storia è stata mandata un po' di tempo fa, penso di doverti dire ugualmente quello che penso. 
Assolutamente meravigliosa, ecco. Fantastica! Da fare venire la pelle d'oca. 
Maedhros è sempre stato un personaggio che adoro e che mi ha fatto riflettere tantissimo... Tolkien si dilunga poco su di lui (per quanto mi riguarda si potrebbero riempire libri interi con Nelyafinwë) e penso che siano proprio i momenti che il Professore ha lasciato all'immaginazione su cui cade l'interesse dei lettori.
Questa one-shot esprime davvero tutto quello che ho pensato leggendo il Silmarillion... la scelta di un nuovo personaggio che facesse "aprire gli occhi" al primogenito di Fëanor è semplicemente... wow. Grandiosa. 
Maedhros è esattamente come l'ho immaginato. Il tuo stile è bellissimo, scorrevole e chiaro ma anche ricercato. Insomma, non so cos'altro aggiungere. Penso che non esistano parole nelle lingue di tutto il mondo (e del mondo di Arda) per descrivere quanto questa storia mi sia piaciuta... davvero, sei bravissima! 

Spero che questa recensione sia costruttiva (dico "spero" perché mi capita spesso di degenerare nello squallore e di mettermi a fangirlare oltre i limiti della decenza quando si parla di Nelyafinwë). 
Ancora tanti, tantissimi complimenti!

Bacioni,
Anairë

Recensore Master
04/07/12, ore 12:38

Oh, Maedhros! L'unico tra i figli di Feanor ad avere un briciolo di buon senso, nonchè unico che mi sta simpatico. Bella questa scena, il rimorso che non lo fa dormire e la voce della strana elfa (o della sua stessa coscienza) che continua a ripetergli che è un assassino come suo padre, quasi una sorta di macabra filastrocca. Bella, complimenti, mi è davvero piaciuta!

Nuovo recensore
04/06/12, ore 00:07

Nuovamente complimenti Madame, scrivi davvero bene ed il tuo stile, piano ma coinvolgente, ti impedisce di cadere nel prolisso (situazione abbastanza comune quando ci si avvicina agli scritti del Professore), molto brava. Il titolo è incisivo ed estremamente adatto alla storia (io con i titoli sono totalmente negata ergo ammiro profondamente chi ha la dote di saper' intitolare) e la grammatica mi sembra a posto. Mi permetto di dare un solo, piccolo consiglio: cerca di essere un poco meno didascalica nel descrivere i sentimenti dei personaggi, sfidare un poco il lettore ad intuire cosa il personaggio effettivamente senta lo aiuta a sentirsi più coinvolto nel racconto . Hai introdotto molto bene il personaggio della ragazza e tutte le sue parole e reazioni risultano estremamente da "sindar del Doriath". XD Inoltre ho trovato bella la tua caratterizzazione di Maedhros, devo ammettere che io lo immagino diverso (spero tu non me ne abbia) da come mi sebra tu faccia, ma trovo la tua interpretazione molto coerente con l' originale e parimenti affascinante e tragica. Devo ammettere che l' accostamento del desiderio alla vergogna è intrigante e molto umano (o dovrei dire elfico?) anche se, ad una prima lettura, mi ha fatto sorgere alcune perplessità dato che il desiderio sorge in maniera abbastanza improvvisa e quasi non giustificata, in quanto emerge pochissimo durante il contatto fra i due (solo quando lui la vede pr la prima volta, mi pare, nella conversazione non ne ho colto traccia). Tuttavia rileggendo il racconto mi è sembrato di cogliere il perchè di tale attrazione. Maedhros è solo, una solitudine che sente di meritare, anche se tenta in ogni modo di trovare un riscatto che gli permetta di romperla, quindi non è tanto la ragazza particolare, quella che ha davanti in quel momento, che lo attrae quanto l' idea di avere una ragazza che lo ami e tenti di capirlo e giustificarlo. Almeno questo mi è sembrato di intuire (perfetto, ho delirato di nuovo). Complmenti, mi è piaciuta spero di rivederti presto con il tuo prossimo racconto (sempre che la tastiera del mio computer non si autodistrugga prima XD).