Recensioni per
Hush. Whisper low.
di Yoko Hogawa
L'ho letta tre volte stamattina, per assorbire bene tutti i particolari, le atmosfere ed i dialoghi. Quindi mettiti comoda perché la recensione sarà lunga, anche se probabilmente inadeguata alla bellezza che hai scritto. |
Fantastica, davvero. Non so cosa dire. Mi sento piuttosto scombussolata per articolare qualcosa di decente. |
Okay. Non so se odiarti o fare una statua in tuo onore. |
Mi hai uccisa in ogni modo in cui una persona può essere uccisa non fisicamente. Dirti che mi è venuto da singhiozzare mentre leggevo è sicuramente un eufemismo. E' quella sorta di malinconia - no, altro che malinconia, è proprio dolore vero e proprio - che mi ha accompagnato - me, John, gli altri lettori - per tutto la fanfiction e che alla fine straborda, come se avessi aperto un vaso di Pandora, è la sofferenza più grande dai tempi di "Alone on the water". E' un lavoro assolutamente fantastico, ogni parola è calibrata per dare una pugnalata e una carezza, una pugnalata e una carezza e finire con una pistolettata dritta nel cuore. Io non so cosa dire, a parte che avrò bisogno di molto fluff per riprendermi e farti i miei più sinceri complimenti. Non trovo le parole per essere più prolissa o specifica perché sarebbero inutili. Solo questo, solo bravissima e basta. |
Fantastica. Una fic che mi ha davvero sconvolta. La depressione di John, le sue paure, i suoi dubbi e sensi di colpa sono incredibilmente tangibili e li provavo con lui.L'orologio rotto poi è stato un vero tocco di classe. Sotto quel quadrante con le lancette ferme c'è molto di più, tanti significati nascosti e cose non dette. L'ho trovato un dettaglio incredibile. ù_ù |
Sono senza parole. E' bellissima, scritta divinamente, dritta tra le preferite. Dove le peschi certe idee non so, ma continua pure a farci piangere se il risultato è questo. Un grosso abbraccio. |
Ho iniziato a singhiozzare circa da quando John ha chiamato Greg per informarlo sullo pseudo-caso. Alla fine ero l'incarnazione delle Reichenbach. Non ho pianto così tanto nemmeno guardando la puntata e consiglierei allo staff di aggiungere SUPER Depressivo tra i generi. Ma nemmeno con l'avvertimento l'avrei scansata, sono masochista e adoro il modo in cui scrivi. Riesco sempre a diventare parte della storia quando leggo qualcosa di tuo, infatti sono entrata nel mondo di John quasi subito e ho compreso la realtà nello stesso modo in cui l'ha compresa lui. È veramente bellissima, ma spero che né Moffat, né Gatiss ne scoprano l'esistenza, a quel punto la maggior parte del fandom renderebbe gli psichiatri e i farmacisti veramente ricchi. Non vedo l'ora di leggerti ancora, alla prossima! |
leggere questa Fanfic è stato davvero allucinante, la routine di John ed il suo scappare dalla realtà erano così maledettamente dolorosi che quando è apparso Sherlock non ho fatto altro che sospirare di sollievo. ha fatto bene a picchiarlo di brutto. il dolore rende tutto più reale. effettivamente mi sembrava strano che Sherlock non scappasse dall'appartamento. Non credevo fosse realmente reale finchè non è arrivato Mycroft. A quel punto ho pensato che fosse John a stare male ma che Sherlock e tutto il mondo che si porta dietro fosse li con lui. Mi ha incuriosito il fatto che si sentisse in colpa per non essere andato all'anniversario, e poi la storia dell'orologio. davvero perverso quel cervello..quell'istinto a sopravvivere. |