Recensioni per
Tenendo in mano un accendino scarico
di jewel

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Ale-che ci prova con te da un secolo e non conclude niente C
10/01/07, ore 12:51

è una figata incredibile!! Mi è piaciuto lo stile, la forma, la ripetizione delle parole. Molto retorico noir. Sei proprio brava (e pure bona, to o dice chi te conosce). Scrivi ancora e aspettate tanti comm, grazie x avermi fatto vede sto sito. Ce sentiamo per e-mail o telefono bella. ciao ciao

Celeste
31/12/06, ore 21:59

Cam!!! Per la miseria, ti sn arrivati i miei auguri di buon compleanno, buon natale, buon S.Stefano e tutto??? Non mi hai rispostooooooo... CRUDELE! Ok, cmq oltre che per ricordarti k ti voglio bene, k devi trascorrere un magnifico capodanno, k qui non si rimorchia x niente e k Roma è più bella di tutti gli States ti scrivo per recensire questo tuo MAGNIFICO scritto.
Vedrò di analizzare tutte le parti che mi hanno colpito cosicchè non potrai dirti delusa:
-Titolo: azzeccatissimo; mi ricordo i titoli che usavi al liceo ed erano pura poesia, questo è uno di quelli che noi analizzavamo con il termine 'titolo di un momento qualunque', se non sbaglio... Mi piace il fatto che tu lo abbia ripreso in quella frase -Parole fra parentesi: cavolo, a parte il fatto che solo il fatto di porle più in alto rispetto alla narrazione mi intriga assai(vecchia madrelingua perdonami), sono davvero forti, rimangono impresse, il fatto che tu le abbia ripetute in entrambi i 'pezzi' mi induce a credere che volessi porvi una certa attenzione, ho notato k nella prima parte le parole sno spesso solo delle sostitute per parole già messe che evocano qualcosa di più umano rispetto ad un accendino. Mentre nel secondo pezzo sono parte integrante nella storia.
-le ripetizioni:il modo in cui riesci a rendere parallele e ad incrociarsi in più punti le caratteristiche dei mendicanti e degli accendini. Una digressione agghiacciante la seconda, dove tratti un tema scomodissimo che raccapriccerebbe molti ma che tu tratti con la fredda logica ferrea di un abile narratore esterno. Non ti fai coinvolgere ma esprimi giudizi. Perchè non ti tange poi molto lo schifo del mondo, ti preme la voglia di cambiarlo.
-[inutile]: non so dirti perchè ma mi ha rapito, forse è il fatto che sia l'unica parola fra parentesi che metti a formulare una frase in sé, senza altre parole attorno, forse è il fatto che è proprio come definirei gli sforzi del mendicante, l'accendino, un assassino. Inutili e persi, per sempre.
-Nella prima parte scrivi dell'accendino inserendo l'uomo: 'un accendino che non accendeva [viveva] più. Come l'uomo che non ama [vive], ma è fatto per Amare [vivere].' in quese frasi ho notato che metti la parola vivere come sinonimo sia ad accendere (in riferimento all'accendino) sia ad amare (uomo) e questo mi ha stuzzicato, mi ha convinto della somiglianza fra le due situazioni, mi ha spinto a continuare (per fortuna!!)
-'è così da sempre. Un'eternità di accendini scarichi': la similitudine più bella, più reale, più sentita. Perchè non parli degli accendini, vero Cam?
-[amore?!]: ho sentito un brivido, possibile che la punteggiatura cambi in tal modo il significato delle parole? Amore che stona, amore che non c'entra; amore che lì ma non sembra.
-La fiamma dell'accendino: io già ti vedo ad accenderne uno per vedere che movimenti fai, che colori crea, che sensazioni suscita, seduta a gambe incrociate sul lettone, col mollettone la sera dopo il bagno col pigiamone blu, vero? Lo facevi anche quando dormivo io da te, ti fermavi a guardare quacosa e poi scrivevi, scrivevi, scrivevi. E io dovevo leggere e dirti che ne pensavo. Bè, posso dirti che solo tu puoi scrivere tutto sto ambaradam su un accendino, solo tu. Ma mi piace, mi piace comE hai colto delle cose assurde, tipo il fatto che se togli il dito per toccare la fiamma la fiamma si spegne e tu non puoi bruciarti, o il fatto che le cose traballano se le guardi attraverso la fiamma.
-'e dove non c'è posto per qualcuno che può bruciarsi': non è facile da interpretare, stai parlando di una specie di inferno allegorico e dire che non c'è posto per chi si brucia suona strano, poi ci ho ragionato un pochetto e ho tirato la mia conclusione personale. L'inferno dei demoni, chi ci finisce non h rimpianti perchè i peccati sono perdonati se uno si pente ma, nel caso contrario, si balla fra le fiamme e , secondo la logica, si rimane feriti quando si ama(bruciarsi)... All'inferno i demoni non bruciano. Vengono dimenticati. Ed è peggio. Forse non è quello che intendevi dire tu ma io mi aggrappo a tutto perchè ti conosco e so che non c'è una frase che non abbia un senso, un secondo fine, una metafora, una storia dentro.
-la bella Capitale: ok, qui non c'entra niente con la storia però mi hai fatto ricordare un sacco di cose con tre parole! Piccola infame!!! Oddio Roma DAMME NA MANO A FAJE DI DE Sì!! ROMA REGGEME ER MOCCOLO STASERA! Te sei innamorata de Roma? Io sì... e pure te, lo so, è inutile che neghi...
-'il Giaccone consunto [perfetto]', per sottolineare i ruoli e le caratteristiche che ha ognuno di essi, il re e la corona, la principessa e i capelli d'oro, l'assassino e la pistola (o il coltello), la bambina e il giocattolo, la mamma e il libro delle favole, il mendicante e il suo giaccone consunto... sì, Perfetto!
-'Cenere dei morti e dei vivi' : i corpi putrefatti dei morti diventano cenere e i vivi la secernono con la cattiveria, gli omicidi, lo schifo, giorno dopo giorno. Il MIO senso è questo. E mi piace.
-mi piace il tuo modo di immedesimarti nei mendicanti che scelgono di diventare assassini, o meglio, vengono portati a questo dal succedersi delle cose.
-'come in quelle belle pagine di giornale profumate di stampa fresca': ma quanto lo odi quel modo di riportare la realtà senza soggettività, senza sentimento? Qanto lo odi? E pensare che volevano spingerti a fare Giornalismo, saresti stata la giornalista più schifosamente realista, ci avresti messo le opinioni, il cuore, l'anima. E non saresti andata bene, lo sai. Perchè tu il giornalismo
convenzionale non lo reggi, te lo dicemmo alle Superiori quando facevi con me gli articoli x il mensile scolastico e iniziavi guerre d'inchiostro coi professori, il preside, lo Stato. Ed era così divertente leggerti... perchè era diverso il tuo articolo da tutti gli Altri, era più vero... ma anche men adatto. E non sei cambiata di una virgola.
-Ho adorato la similitudine con la Fiamma che l'uomo può decidere se accendere o spegnere (e in quale momento farlo). Fiamma dell'accendino o della vita non importa, dopotutto è la stessa cosa. Per un assassino.
-No, mi sbagliavo, un mendicante che diventa assassino può bruciarsi all'inferno; ma perchè? Vglio saperlo, secondo la tua logica matematica perchè? Ok, ne parleremo x e-mail.
-IL BIGLIETTO DI SOLA ANDATA: ecco il punto che mi piace di più: quella frase, mi fa impazzire, la citerei al pari dei filosofi e lo so, dirai che sono esagerata, di parte, parziale e chi pi ne ha più ne metta a per me resti la migliore, Cam.
-Dieci anni: in una frase breve hai messo in chiaro quanto tempo di stallo ha dovuto sopportare quell'uomo, dieci anni. Tanto. Purtroppo troppo (oddio lingua italiana PERDONAMI, l'inglese mi sta uccidendo!!).
-E poi l'ultima parte: schematica, frasi brevi, freddezza. Per esprimere un giudizio e una condanna. Il fatto che chi ha sbagliato in quel modo non può più ambire al perdono; la TUA logica. La stessa di sempre. Nessuno ha pietà degli assassini.
Lo ammetto Gioiello, sei la perla, lo zircone, lo smeraldo, il rubino (o quello che cavolo ti pare) più brillante che conosco. E ti adoro. Ti ADORO. Oggi io non festeggio, ma tu sì, ne sono sicura e poi mi dovrai raccontare tutti i particolari. Promettimelo!Buon anno, buon 2007... L'anno in cui ci rivedremo!!!! Che bello!! Ti voglio bene amica mia; e ti ammiro come persona, ti stimo come scrittrice. Sei un concentrato di tutto ciò che adoro.
Ora ti lascio e so che ti piacerà leggere questo popò di vaneggiamento domani, lo so perchè ti è sempre piaciuto.
Bax bax
Celeste