Oh, è grazie all'iniziativa indetta questa sera da EFP che mi ritrovo in questo fandom a recensire questa storia!
Ciao Evazick, buonasera!
Allora, la storia è romantica, e su questo non ci piove, l'ambientazione è originale, e mi è piaciuto tanto il modo in cui caratterizzi i personaggi. I caratteri di ognuno risaltano subito, Titti è una ragazza vivace, piena di vita, la classica ragazza solare, che ha la possibilità di cambiarti la giornata. Abile e delicata, una ragazza spensierata; ho potuto intuire ciò dai pochi termini che hai utilizzato per descriverla, ciò ti può far capire di averli caratterizzati molto bene.
La storia è raccontata in terza persona, ma è evidente che la protagonista è la ragazza che si siede vicino ad Ezechiele. Suppongo che quella ragazza sia tu, anche se non lo dici esplicitamente all'interno del testo le note d'autrice lo lasciano trasparire evidentemente.
Ambientata all'esterno, o in una veranda (questo è quello che al lettore può sembrare) in una serata tra amici. Una ragazza che si sta innamorando (?), ed un ragazzo che forse già lo è.
Lei si sente confortata tra le braccia di lui, vorrebbe rimanere così in eterno, è capitato a tutti almeno una volta nella vita di non volersi sciogliere da un abbraccio, di voler rimanere così per sempre; trovo che la semplicità che usi nel descrivere questa situazione sia perfetta, perfettamente in sintonia con i sentimenti che si provano, dei sentimenti semplici, per una volta non confusi (molto diversi da quelli che la vita spesso ci pone davanti) il semplice "voglio rimanere così, per ora. Del resto non mi importa".
Una storia né profonda, né interessante, ma che non annoia e riesce a far immedesimare chi la legge. Crea una sorta di momento di tranquillità, e devo dire che nel mio caso è stata molto utile. Ezechele è per una volta tanto un ragazzo che prende l'iniziativa, un ragazzo naturale, né troppo sdolcinato, né un cubetto di ghiaccio; è perfettamente adatto ad una situazione del genere.
La grammatica e la sintassi sono corrette, il linguaggio ed il lessico usato non sono complessi o ricercati, ma li trovo adeguati alla scena che ci hai narrato.
Devo farti i miei complimenti, per una volta una storia carina, semplice, che infonde tranquillità; e non le solite pappette troppo mielose, troppo tristi o troppo profonde.
Andrebbe inserita una categoria qui su EFP: le storie che non annoiano mai. In quel caso, questo andrebbe tra i primi titoli.
Mi è piaciuto tanto leggerla, anche perché, leggere storie così verosimili e così semplici, è sempre un immenso piacere.
Spero di leggere altro di tuo, così chiaro e naturale; con una storia che non ha nulla di originale, sei riuscita a non ricadere nel banale utilizzando la "semplicità", facendo capire al lettore che quello che provava la protagonista non erano situazioni "UNICHE" ma normali, vivibili da tutti noi.
Rinnovo le mie congratulazioni, brava davvero, riuscire a far dire a me "Ma che bella!" difronte ad una storia con una mini trama, mini lessico e mini emozioni è molto difficile.
Alla prossima, Emozione. |