Ciao, sono qui a ricambiare la tua recensione tramite l'iniziativa facebook "diciamo sì alle recensioni"
Normalmente non leggo storie originali e infatti scorrendo l'elenco delle tue ff avevo già pronte da leggere quelle su sherlock (che credo leggerò cmq)
Poi ho notato questa. Ammetto che mi ha attirato perchè è slash (anche se non ci sono scene esplicite è comunque amore tra due ragazzi)
Mi è piciuta veramente tanto e mi ha colpito molto, fino quasi a commuovermi.
E' così realistica e vera..il modo in cui hai descritto la scena: l'amore che traspare dai movimenti e le azioni di Benno. E anche il suo dolore per la condizione in cui si trova Dietrich. E il desiderio, nonostante lo ami, di porre fine a tutto quel dolore. Per lui e per Dietrech.
Non ci dici come si è ammalato Dietrech nè perchè ma non è nemmeno così importante saperlo. La storia è perfetta così com'è.
Veramente toccante. E tu sei stata molto brava a renderla.
Non ho trovato errori nemmeno dal punto di vista della grammatica.
Ancora complimenti.

Si potrebbe dire che sto vivendo in un esperimento sociale di me stessa in questi giorni quindi arrivo a piccole perle del genere solo ora (perché sono una pessima persona u.u).
È angst abbastanza da bruciarti le vene e distruggerti lo stomaco (non so se sia positivo il fatto che io veda ciò come un complimento) e fa male, ma quel male che sopporti volentieri e a volte ricerchi stringendo i denti perché già sai a cosa andrai incontro ma non t’importa.
Quel genere di dolore che tu sai descrivere così bene e che rende le tue storie, per quanto brevi o lunghe possano essere, semplicemente immense.
Un bacio _k

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Ho visto solo ora che hai pubblicato una nuova storia e anche se ho metà arretrati della serie da recuperare, ho deciso di leggere perché sì <3
Oddio, è stupenda. Questo è angst, il tutto che ti assale, ti svuota, ti fa provare cose che non andrebbero vissute su questo mondo. Questa è tragedia, anche se è compassata, senza lacrime o gente che si strappa i capelli. Morire è facile, è sopravvivere la grande sfida.
Seriamente, magnifica.
> « Se dormirai bene, domani mattina ti preparerò una colazione buonissima. »
Oddio, oddio, oddio. Credo che sia la frase più... distrutta. Quel "buonissima" sa di naïveté, tutta quella che manca perché Benno è consapevole e soffre e soffoca.
...call me your stalker, baby. (Ovviamente in senso buono, sono una personcina perbene, io <3)
Anche se, LOL, vorrei capire perché ti leggo solo ad orari indecenti come questo.
Bacio,
Lau

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E' forte questa storia. Forte non come sinonimo di figo, forte come è forte un pugno nello stomaco, forte di quel dolore sordo che ti costringe ad accasciarti su te stessa e startene lì a gemere vanamente.
Quel dolore che danno solo le storie che sanno d'uomo, rubando un aggettivo a Marziale.
Quel dolore di cui sanno solo le storie scritte bene e piene di dolore che passa al lettore, fin troppo empatico. Empatico perché l'autore sa renderlo tale, aprendogli spiragli su vite altrui.
Bisogna essere abili, a maggio ragione se lo si fa con così poche parole -infinite e brevissime- come hai fatto tu.
Io non posso che complimentarmi perché mi hai lasciato davvero di stucco.
Grazie per la piacevole scoperta!

Edit 01/10/12
Wow. Sul finale mi sono ricordata che l'avevo già letta, ma fino a quelle ultime parole l'ho amata come la prima volta. Quoto quello che ti avevo già scritto, questa storia è un pugno allo stomaco, un sorso di schegge di vetro, una caduta da un grattacielo. Mozza il respiro.
Ancora complimenti.

-Anna.
(Recensione modificata il 01/10/2012 - 02:52 am)

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