Avendo letto l'incipit ho deciso di leggerla per curiosità, volevo vedere come una storia potesse riunire Cesare, un robot e dei vampiri.
Quello che ho trovato è una storia fantasiosa e confusa a più non posso, due tratti distintivi molto comuni nelle opere "giovani". La grammatica è completamente sballata, ci sono errori di battitura, l'uso della punteggiatura è molto acerbo. La trama è talmente estremizzata dallo sfociare nell'assurdo, appena abozzata nei fatti che dovebbero farla progredire. Ne risulta uno svolgimento pressochè nullo, non c'è immedesimazione coi personaggi ed il patto narrativo vien forzato maldestramente sin dalle prime righe.
Però è divertente da leggere, lascia un sorriso sulle labbra per l'ingenuità che esprime e le buone intenzioni che erutta da ogni riga.
Pur essendo un piccolo disastro, mostra chiaramente che ci son ampi margini di miglioramento e getta le basi per qualcosa di promettente. Si migliora continuando a scrivere, lo stile matura poco alla volta, leggere molto apre la mente e arricchisce il nostro vocabolario. |