Ogni volta che ci imbrigliano, che ci costringono ad andare contro la nostra natura qualunque essa sia (se quella dei sognatori, di quelli che "non sanno stare coi piedi per terra") è come se ci accecassero, ci tagliassero le ali, ci rinnegassero...
È meraviglioso questo tuo racconto, meraviglioso! Ho adorato l'immagine del formicaio brulicante di vita, la tua descrizione delle formiche, di come siano affascinanti e al tempo stesso possano ripugnare. Sono sempre più stupita da ciò che scrivi, sei davvero molto brava ad indagare nell'animo umano.
Mi hai fatta tornare bambina, sai, da piccola ero un'emarginata, stavo spesso da sola ed ero la preoccupazione della famiglia. Non che io sia nata così predisposta, ero una bambina come tante altre che la vita ha cambiato troppo presto, una bambina diventata adulta a quattro anni, ma questo se da un lato mi ha causato un'enorme sofferenza dall'altro mi ha dato la possibilità di vedere la vita in un modo nuovo, diverso da come la vedono gli altri. Ma ogni volta che mi hanno detto che ciò era un male, o che era il momento di crescere, di abbandonare i miei sogni, e poi più avanti di "comportarmi da persona adulta" (trovati un buon lavoro, magari da impiegata, e fatti una famiglia, fai dei figli, tutto secondo i programmi) mi sono sentita proprio come Mona: morta dentro.
Ho visto che questa storia finisce così, ma nel mio cuore spero tanto che Mona un giorno si sia risvegliata dal suo torpore, che abbia smesso di soffrire per le ferite inferte dagli adulti e che abbia abbracciato completamente il suo essere speciale, e diversa =)
Bravissima, complimenti!!!! |
