Recensioni per
Pillole Mortali
di Aven90

Questa storia ha ottenuto 21 recensioni.
Positive : 21
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
15/08/14, ore 21:17
Cap. 12:

Buonasera, rieccomi di nuovo!
Nonostante il solito bug di Efp, sono riuscita a leggermi tutto d’un fiato il tuo Romanzo Giallo, concedendomi anche qualche risata, di tanto in tanto. Ovviamente non posso non considerare il fatto che l’hai scritto due anni fa e, ovviamente, la differenza si nota. Non tanto nella forma, che è molto più curata di adesso, pur presentando qualche errore, ma nei contenuti; qui, come anche nel Romanzo Rosa (mi viene da pensare che i tre Romanzi possano essere, in qualche modo, una sorta di duologia (?), seguita da quello della maturità), c’è una grande leggerezza che lo pervade tutto, riuscendo a leggere, in chiave comica, anche un genere che di comico non ha nulla. Questo non significa, attenzione, che eri superficiale, ma, semplicemente, che hai scritto, prendendo spunto dalla realtà (immagino), senza filtri, semplicemente cercando di vedere in una chiave ironica, a volte dissacrante, quanto ti circondava. Una grande differenza con l’Azzurro, nel quale ampio spazio hai dato alla morale, all’etica e, in generale, a qualcosa di fondo molto più profondo, come se il tuo intento fosse stato, sì, far ridere e prendere in giro anche il lato maschile dell’esistenza, ma anche metterci, indirettamente, anche un po’ di te e di come vedi ora il mondo.
Al di là di queste mie considerazioni un po’ critiche, comunque, l’ho apprezzato moltissimo ed è stato un modo piacevole di passare il pomeriggio. Credo che la mia parte preferita e quella più divertente non sia la storia in sè, ma le traduzioni delle frasi in dialetto (per cui ti ringrazio, perchè non sarei mai riuscita a capirle), con un linguaggio decisamente molto più aulico dell’originale. Anche i giochi di parole, gli enigmi, gli anagrammi svelano un lato di te che spesso nascondi, uno un po’ giocoso, uno cui piace fare a pezzi la realtà, scomporla nelle sue componenti essenziali e poi ricostruira con quegli stessi pezzi, secondo regole e schemi diversi, creando qualcosa di completamente nuovo. Come nell’arte contemporanea.
Un carissimo saluto e di nuovo complimenti,
Viviana

Recensore Master
15/08/14, ore 15:53
Cap. 1:

Ciao!
Siccome non ho niente da fare e la falce ha il giorno libero, ho pensato di fare un salto nelle long da guardare e, caso strano, ce ne era una tua. Come resistere alla tentazione?
Non so come si possa scrivere un Romanzo Giallo comico, ma, a giudicare da questo primo capitolo, ce la fai fatta, quindi vado avanti a ridacchiare e ci si vede fra un po’.
A proposito di nomi, maaa.... sbaglio o l’enigmistica non ti è proprio estranea? u.u
Vivi

Recensore Master
18/03/13, ore 14:26
Cap. 1:

Ciao!
Con sommo piacere ho trovato una storia di genere "giallo". Inutile dire che io adoro i gialli ed i thriller!
Dunque, dunque, dunque... Siamo solo al primo capitolo ma già si vede che Christian Jackson è un personaggio molto sui generis!
A dire il vero, tutti i personaggi (spaventapasseri compreso) sembrano degli attori che si stanno esibendo sul palco di un teatro. Trovo il tuo stile molto enfatico, talvolta perfino istrionico. Questo di per sé a me piace molto, perché pone un'accento comico anche alla vicenda più triste.
Forse alcune volte potrebbe sfociare nel grottesco (senza offesa), ma fa sorridere. Di certo si nota la vena esagerata tipica del teatro. E per certi versi mi ricorda un po' il romanzo di Gadda, "Quer pasticciaccio brutto de Via Merulana". Scritto in parte in dialetto romanesco e presentato in maniera davvero particolare, anche se in fondo trattava di un omicidio.
I tuoi commenti, a latere del racconto, richiamano l'attenzione sulle paricolarità e le comicità presentate dalla vicenda.
Sulla trama mi pronuncerò più avanti, quando avrò abbastanza elementi per scrivere un commento decente.
Mi permetto solo di farti qualche richiamo dal punto di vista grammaticale... Non sempre rispetti la sintassi corretta dei verbi. Parti con un tempo e finisci con un altro. Inoltre ti impicci un po' quando richiami il passato.
Ti faccio un esempio pratico:

"Forse ancora non ho presentato Christian: faceva il detective in un’agenzia tutta sua, e talvolta si incrociava con la polizia, e non sempre riusciva bene, anzi, si poteva dire che Christian tutte le volte che aveva un caso in comune con la polizia (si occupava anche di pedinamenti e faccende per privati) prendeva sempre il colpevole (devi aggiungere il soggetto, "quello" è troppo generico) sbagliato.

Come l’altro giorno, dopo un’estenuante fuga, riuscirono (
erano riusciti) a prendere quel pazzo furioso che aveva rapinato la Banca Centrale, ma solo dopo si resero conto (si erano resi conto) di aver inseguito uno spaventapasseri a bordo di un SUV col pilota automatico. Tanto che il commissario gli disse (gli aveva detto) “Sei un coglione, Jackson! (a scanso di equivoci, non ha nessuna parentela col più celebre cantante pop)Avresti dovuto capirlo che non era la pista giusta!”"

Nel primo paragrafo riporti giustamente l'imperfetto perché stai raccontando delle generalità, e così dovresti continuare anche nel secondo, mettendo un tempo trapassato prossimo per sottolineare che l'azione è avvenuta nel passato e ha avuto un suo svolgersi temporale. Il passato remoto parla di un'azione fatta e finita, descrive un tempo preciso e di solito è il tempo corrente della narrazione. Quindi se fai un flash back o una digressione rispetto al piano temporale corrente, devi necessariamente usare un tempo diverso. Spero di essermi spiegata a sufficienza, a volte non sono molto chiara... ^^"
Ti prego di scusarmi se posso sembrarti troppo spocchiosa o pignola. Non lo faccio con cattiveria, sia chiaro. E' solo il mio modo di stendere le recensioni (anche in questo credo che c'entri la formazione umanistica).

Comunque sia, sono curiosa di scoprire chi ha assassinato questa donna. E naturalmente sono curiosa di vedere come riuscirà a scoprirlo il detective Jackson!
Saluti e alla prossima!
*Halley*

Nuovo recensore
18/07/12, ore 13:57
Cap. 1:

Dunque, che dire? Occhio ai tempi verbali. Già nelle prime frasi passi dal passato al presente. Per quanto riguarda la storia in sé, hai fantasia e leggerezza. Un'ultima cosa: si scrive "Mocio", non mocho :p

Nuovo recensore
28/06/12, ore 22:36
Cap. 1:

Buono lo stile, ti tiene incollato al racconto!

Bella!

Dado ;)

Recensore Master
25/06/12, ore 10:35
Cap. 1:

Ho 2000 anni, va bene? Scherzi a parte, ho gradito molto il tuo capitolo ben scritto e curato. Il tuo stile mi piace... ormai è difficile trovare su Efp qualcuno che sappia elaborare qualcosa di positivo di senso compiuto. Il fatto che tu sia un uomo è una garanzia, siete pochi e tutti bravi! Hai intenzione di pubblicare un secondo capitolo di questo racconto? Nel frattempo ti includo nei seguiti!
A presto ;)

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