Buongiorno!
Mi sono letteralmente divorata questa storia in pochi minuti.
E' un racconto accattivante e pone il lettore allo stesso livello del protagonista.
Un "matto", se ho il permesso di nominarlo così. Uno psicopatico, paranoico che crede che aldilà della propria malsana casetta ci sia un'entità misteriosa di cui solo lui ne è a conoscenza.
Anche se i capitoli presentano lo stesso tema e la vita di questo "matto" non varia di giorno in giorno, non è noioso continuare la lettura.
Il finale è d'impatto. Questa volta ci troviamo in una cella, nella quale lo psicopatico è stato rinchiuso per evitare di cadere ancora più in basso nella sua malattia paranoica, si isola dall'unica amica che possedeva, Amy, e prosegue la sua terapia.
"Voleva urlare, ma i filamenti nervosi attorcigliati intorno alla sua testa e impiantati nei suoi occhi lo fecero comportare diversamente. Il suo corpo camminò nella cella come una marionetta, e disse al paziente, ancora una volta, che si sbagliava, e che non c’era nessuno che voleva imbrogliarlo."
Sei brava/o.
Fra le preferite,
a presto, Marta. |