La prima storia é fantastica! Sul serio!
É una gioia poter sguazzare nell'angst.
Hai fatto una caratterizzazione stupenda del Dottore e del rapporto Dottore/Rose. L'hai descritto a meraviglia, tutte le loro emozioni, i cliché in cui sono caduti, il bisogno di non utilizzare parole perché tra loro sono superflue.
Il Dottore e Rose si capivano al volo, mi piace l'idea del Dottore che parla al Tardis di Rose e lei, gelosa, che sbuffa in quel suo modo tutto Tardis!
E poi la parte finale, il Dottore che adesso sente che non hanno piú tempo, adesso vorrebbe dirle tutte quelle cose che credeva fossero superflue, non fosse necessario (e odio quel "É necessario?" dell'altro straziante finale) espriemere. Mi piace questa immagine del Dottore cosí pieno di parole per Rose e che adesso non riesce nemmeno a dirle la cosa piú importante.
La seconda storia é altrettanto distruttiva, perché noi sappiamo che Rose non avrá tutto il tempo dell'universo per far felice il Dottore, lo sappiamo e comunque continuiamo a sperare che il Torchwood non arrivi mai.
Mi piace tanto Rose e l'hai descritta davvero bene: la ragazza solare, con la risata sempre sul viso e quella voglia di scoprire sempre qualcosa di nuovo. Ma lei era anche la ragazza che sapeva vedere anche al di lá delle apparenze, strappare il velo di tristezza che avvolgeva il Dottore e riempirlo di gioia.
Davvero un bel lavoro, non immagino nemmeno a che improponibile ora della notte bianca sia stata scritta!
Un bacio
Fanny |