non so perché ma ho come l'impressione di averla già sentita una storia del genere.....
XD scherzi a parte, sono felice che tu abbia messo questo capitolo in risalto, perché da l'occasione di ripescarla e riflettere in un modo molto più approfondito che nel rileggere tutta la storia.
a parte il fatto che mi riporta ai vecchi tempi, prima dell'estate (non proprio vecchi, manco un mese fa ù.ù), quando passavo tutta la giornata in mezzo alla città, alla confusione e ai graffiti: migliaia e migliaia di graffiti, alcuni cazzate disegnate da qualche idiota, altri vere e proprie opere d'arte incomprese.
non ho altro da aggiungere, il resto l'avevo già scritto nella scorsa recensione.
Bye bye!!!!

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Bella questa flashfic, molto interessante.
Mi è piaciuto come hai descritto il colore bianco del muro, rappresentante il nulla e il vuoto.
Si può paragonare anche alla scrittura: come il muro bianco che poi diventa colorato e pieno di immagini, anche un foglio bianco può diventare ricco di scritte e pensieri.
La ragazza che ha l'impulso di "spararare al nemico" per riempire il vuoto ha lo stesso bisogno che ha uno scrittore di esprimersi, magari anche per riempire un vuoto.
Notevole, complimenti!
A presto! :)

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Allora...una fic corta,ma intensa.La tua descrizione è impeccabile,in certi punti quasi inquietante.Il modo in cui hai parlato del vuoto e della tristezza si potrebbe definire quasi incredibile...soprattutto per il tocco di speranza e quasi di gioia finale.Il modo in cui la solitudine spinge una persona ad esprimersi nei modi più disparati...mi piace moltissimo.Complimenti!
Emy

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Ricordo che l'avevi pubblicata nella tua vecchia raccolta, macchie d'inchiostro. Perchè l'hai cancellata?
Comunque ribadisco, i graffiti sono davvero interessanti e l'hai descritto bene, questo momento.

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