Recensioni per
Sono (epilogo di un egocentrismo represso).
di Restart_

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
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Recensore Junior
29/06/12, ore 09:56

Ciao! Sono stata attratta dal titolo (ben studiato) e, poiché dopo aver letto la tua poesia sono stata soddisfatta della scelta, ho pensato di lasciarti un breve commento.
Mi piace la scelta delle parole che, combinata alla brevità delle frasi, riescono a risultare incisive in poche battute: l'essere che prescinde dall'avere, penso sia il verso con maggiore pregnanza di significato. Ed è proprio questo, a mio avviso (ma non pretendo di possedere l'onniscienza), che già introduce all'ultima strofa Sono; ora più... mia disfatta: non si è dipendenti da altro all'infuori di sé per esistere e realizzare d'essere a questo mondo, ascoltarsi parlare al vuoto, respirare prima del sonno, il proprio cuore che pulsa indisturbato nella folla... tutte consapevolezze che è ben difficile tenere a mente, perché troppo spesso le persone si dimenticano (se mai l'hanno realizzato) di esistere di per sé. La conseguenza di essere sé e viversi sarà quindi una specie di egocentrismo, quello che tu chiami self-confident e forse io consiglierei self-awareness, ma è semplicemente la consapevolezza di sé e di poterne disporre a proprio arbitrio, con i pro e contro del caso. Sarà auto-sufficienza, sarà auto-distruzione (implosione), sarà fluidità in un moto perpetuo di vortice, ma è pur sempre io-soggetto in me-oggetto (sé).
Spero di non aver frainteso, né annoiato, ma mi piaceva l’invito alla interpretazione che la tua poesia suggerisce. Un saluto,

Hebe.