Sono finita sulla tua storia per via dello scambio di recensioni a cui entrambe partecipiamo. Non leggo molte fan fiction su Harry Potter, nonostante abbia adorato i libri, spero di potermi rendere utile :)
 
L’impaginazione della storia mi sembra adeguata, avrei magari cercato di staccare la canzone dal testo, giusto per evidenziarla ulteriormente.
Nonostante la brevità, ho apprezzato l’originalità della storia. In poche righe hai riassunto Narcissa, il suo carattere di madre e l’amore incondizionato che prova per il figlio. Anche se non concordo con la tua visione di Lucius: l’ho sempre considerato codardo, non credo che avrebbe mai avuto il coraggio di uccidere la moglie, soprattutto se si tratta di una donna così forte. Draco è apparso solo marginalmente, il finale era malinconico però non mi ha catturata particolarmente. Avrei gradito qualche descrizione in più, insomma il figlio liquida la lettera della madre morta in una frase, non reagisce, o almeno, non lo fai trapelare. Impassibile legge quel ricordo cartaceo tra le sue dita e risponde con orgoglio. Il punto che dal testo questo non traspare, era un ottimo finale ma manca di introspezione.

Passando alla sintassi e alla grammatica ho notato qualche errore, inoltre ti segnalo che il nome di Narcissa si scrive con due esse, lo hai sbagliato piuttosto frequentemente.
 
 
Cercava di pronunciare queste parole con una certa sicurezza, scandendo con autorità ogni parola.
Intanto gli occhi del marito la guardavano con una certa sorpresa mista a rabbia. 
 
Ripetizioni in entrambe le frasi, potrebbero essere facilmente evitate in questo modo:

Cercava di pronunciare queste parole con una determinata sicurezza, scandendole con autorità.
Intanto gli occhi del marito la guardavano con sorpresa mista a rabbia. 



“Mfp, al Signore Oscuro rimangono poche ore di vita e Potter è furbo e soprattutto fortunato.”

Eviterei di utilizzare questo tipo di espressioni, si usano solo mentre si parla, ma in uno scritto stonano a vedersi. Per rendere l’idea potresti
sostituire con:

"Ma per piacere!Al Signore Oscuro rimangono poche ore di vita e Potter è furbo,  e soprattutto fortunato.”

 
“Ora basta, decido io donna! Quando ci siamo sposati mi hai giurato obbedienza e fedeltà. Quindi ora fai quello che ti dico io!” 

Donna è vocativo, va preceduto da un virgola se si trova alla fine della frase.
 
“Ora basta, decido io, donna! Quando ci siamo sposati mi hai giurato obbedienza e fedeltà. Quindi ora fai quello che ti dico io!”
 

In quel momento iniziò una diatriba feroce.
È un termine piuttosto formale, non adatto al registro del testo, sostituirei con discussione.


Ti scrivo in un momento particolare in cui la nostra famiglia si sta aspettando.
Questa frase non mi è chiara: intendi che la famiglia sta aspettando quel momento particolare o che stavano aspettando Draco? Dovresti sistemarla.
 

Il testo non mi ha entusiasmata e di solito quando non riesce a catturarmi lascio sempre una valutazione neutra, sebbene abbia apprezzato il parallelismo con la canzone e altri aspetti. Mancano le descrizioni, anche dei miseri dettagli potrebbero arricchirla. Con questo non intendo offenderti, semplicemente credo che questa storia abbia molto potenziale,ma che poteva essere espresso meglio. Sono certa che se riprenderai la storia curandone la forma, migliorerà.
21century