Recensioni per
Bianco... e altri colori
di Zero
E' molto bello. Potrebbe sembrare un esercizio di stile, invece comunica tantissimo con una grande forza. Quando ho letto l'ultima frase ho "visto" i due personaggi uccidersi l'un l'altro. Un flash... |
beh, davvero geniale quest'idea!! e poi, giostrata magistralmente. Bravissimo ^_^ |
waaaaa...è finita così bianco! cavolo...entrata nel vivo e puff....bravo....sai, mi vergogno a dirlo così ma non avevo mai letto nulla di tuo, bianco è la prima. e devo dire che sei bravo, il tuo stile è impegnativo con un linguaggio maturo e ricercato, ma sei completo. scrivi proprio bene e hai avuto un idea che definire originale e strana è sminuirla. hai creato una situazionee in poche righe con parole così perfette che altre non avrebbero potuto starci...sono curiosa di leggere gli altri colori. ora lo faccio....anche se sono lenta vedi che prima o poi leggo? quando leggo commento sempre e dettagliatamente, quindi aspettami che arrivocon le altre! ancora bravo e continua! baci akane |
Effettivamente nn hai tutti i torti... però quando io scrivo non uso mai turpiloqui, anche se fossero necessari, mi danno la senzazione che il racconto cali di livello.... Cmq ho apprezzato molto la tua risposta, temevo che mi avresti presa amale parole, come mi è già capitato^^ Il mio intento è solo quello di aiutare. In ogni caso il tuo vocabolario è ottimo, hai un ottima conoscenza della linga italiana e della sua terminologia. Sarei curiosa di leggere atri tuo racconti, poichè di questo non sono riuscita a carpirne il signifacato intrinseco... forse potevi svilupparlo di più. |
Per Elettra... potevi lasciare la tua mail, così ti avrei risposto privatamente... grazie per le osservazioni. De gustibus non disputandum est, quindi, se la mia storia non ti ha detto molto o non ti ha interessato particolarmente, non ho niente da dire. Anzi, ti dirò... neanch'io so esattamente cosa volessi dire, è stato sostanzialmente un riversare su carta delle sensazioni e delle immagini che mi venivano in mente. Mi permetto però di dissentire sulla questione dell'utilizzo del linguaggio volgare. Utilizzo scarsamente il turpiloquio nei miei discorsi, perchè penso che peggiori la qualità del parlare, quando è possibile sostituirlo con sinonimi. In questo caso però, il suo impiego, rispondeva ad una scelta stilistica ben precisa, che mirava a sottolineare e rafforzare l'idea dell'impeto dei sentimenti, contrapposta alla composta perfezione del primo personaggio (per cui invece ho utilizzato un registro stilistico piuttosto elevato). In poche parole, non è che ho scritto l'ultima parte così perchè non mi andava più di scriverla bene, anzi, delle due, mi richiede più impegno il secondo stile rispetto al primo... ^__^ Se vorrai rispondere alle mie osservazioni, magari via mail, sarò lieto di ascoltarti, e magari utilizzare i tuoi consigli per migliorarmi. E grazie cmq per avermi letto ^_^ |
Se devo esser sincera oltre il delirio crescente e il modo in cui esso viene fatto emergere nel corso del racconto, il tuo lavoro nn ha nulla di così eclatante. Anzi, ho avuto difficoltà perfino a capire ciò che tu volevi esprimere. Il linguaccio, inizilamente scorrevole e di un certo livello è poi decaduto nell'ultimo paragrafo. L'uso di epiteti volgari o di terminologie forti nn sempre abbellisce i racconti, anzi il più delle volte li rovina. Capisco che tali termini servissero a esplicare migliormente la rabbia del tuo personaggio, ma avresti potuto farlo evitando cmq il linguaggio volgare. Nn prenderla a male spero che la mia critica costruttiva ti sia di aiuto. |
Mi ispira molto la tua fic...aggiorna che sono curiosa... ciao Lady |
complimenti per l'eclettismo... il tema è particolare e direi molto ben sviluppato. molto molto bella. |
Beh, ti ho già detto cosa ne penso, però mi ripeto volentieri ^^ E' molto bella, e cm ha giustamente -e ti pareva!- notato inv, sei stato bravissimo nel differenziare i registri. Davvero ottima, e se ci sarà un seguito, meglio...^_^ |
Questo è il tuo miglior lavoro. Il lavoro meglio pensato, quello che lascia scorgere nella narrazione un'idea molto ben definita, un tacito delirio solo immaginato che porta alla conclusione più giusta. Così stupendamente ovviae conosciuta nelle epriferie dell'animo, che finisce per allibire. Veramente meravigliosa. Una nota di merito in particolare per i differenti registri linguistici utilizzati. Ti amo ^_^ |