Recensioni per
Castle of glass
di minerva74

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
08/07/12, ore 17:33

Cercherò di scrivere una recensione che non sia composta da soli complimenti perché so che ti piacerebbe avere una recensione che non sia tutta zucchero e miele, per cui ci proverò.

Penso che le tue oneshot siano perfette. Lo penso ogni volta che ti leggo e te lo dico ogni volta che ti recensisco, per cui ormai lo saprai. Riuscire a tenere in mano due personaggi di spessore come Holmes e Watson non è casuale, è un dono, e tu ce l'hai. Questa oneshot lo dimostra ampiamente.

"John non avrebbe mai fatto una cosa del genere. John si sarebbe voltato, mi avrebbe aspettato. Mi avrebbe teso la mano e avremmo corso insieme."
Questa è la perfezione di cui parlavo prima. Tre frasi e hai riassunto il loro rapporto in maniera... perfetta. E non ti ringrazierò mai abbastanza per questo.

All'inizio avevo detto niente zucchero e miele, giusto? Ehi, che vuoi da me, io ci ho provato u.u *manda bacini* Alla prossima, cara!

Recensore Junior
06/07/12, ore 15:17

Bella, bella, bella.
Mi è piaciuto tantissimo il flashback e la similitudine che fai alla fine tra Mycroft e John.
Scorrevole, IC e analitica.
Il fatto che non ci fosse slash l'ho apprezzato molto.
Complimenti!

Nuovo recensore
06/07/12, ore 00:06

Ho appena aperto epf, vedo che hai pubblicato qualcosa che (Dea della guerra e della letteratura, fa che sia in qualche modo associato) mi fa correre col pensiero alla canzone dei Linking Park. La canto mentalmente mentre mi si apre.
Dedica.
Parcheggio la finestra (^^'').
Non so se sono io ad essere stata nominata e seppur non lo fossi, la recensione l'avrei lasciata comunque perchè meritameritamerita!

Mentre leggevo, mi venivano in mente quasi tutti gli sguardi di stupore che Sherlock direzionava a John, nel corso della serie, ed alternavo questo "stream of consciousness" sovrapposto a quelle immagini.
Sherlock è "l'oggetto sconosciuto", quello a cui (quasi sempre) manca "la voce", sembra non avere un passato, sembra essere nato il giorno che l'hai incontrato, invece anche lui ha un'infanzia, ha sofferto o gioito, ha pianto o riso. Si è creato la sua corazza poi ha incontrato Watson.
Sa che il sentimento è un difetto chimico, si è protetto dalla famiglia e dal mondo ma non da John perchè non è un pericolo, lo completa, semplicemente e perfettamente.

Leggere tutto ciò è struggente e contemporaneo.
Mi piace moltissimo come scrivi, l'ho già detto e te lo ripeto.

"I'll protect you from the hooded clow...keep the vampires from your door" -The Power of LOVE-

(sperando che la rece vada in porto, son tre giorni che recensisco il 4to capitolo di F. TRE! Ancora non la vedo .____.)

Recensore Veterano
05/07/12, ore 23:21

Ho bisogno di fare prima un profondo respiro, altrimenti non credo di riuscire a mettere insieme delle parole corrette e di senso compiuto.. Innanzi tutto partiamo dalla dedica: sarò banale (e spero di esserlo solo in questo frangente) ma mi hai fatto sciogliere. Davvero mi ha fatto un piacere immenso questa cosa, ti ringrazio infinitamente! Non me l'aspettavo! <3
Passando alla recensione vera e propria.. Questo flusso di coscienza ininterrotto e sincero mi ha preso dentro in una maniera indescrivibile: è come se fossi stata presa per mano e trasportata dentro la mente di Sherlock! E' la prima volta che mi capita di leggere i pensieri di Sherlock in questo modo così realistico e anche misurato.. La tua grandissima capacità è quella di farlo mantenere col distacco che gli è proprio, perchè lui è così! Non è un sentimentale tutto amore e cuoricini (come spesso io stessa tendo a descriverlo, me ne rendo perfettamente conto eh XD) lui è una persona che ragiona su binari del tutto suoi, e tu hai avuto la straordinaria capacità di farmeli percorrere con un realismo disarmante.. La descrizione di John è fantastica: John è esattamente così! Non è una persona dall'intelligenza straordinaria come Sherlock, ma è generoso, sa amare senza riserve e sa vedere oltre (dono che in pochi hanno). Anche in questo aspetto sei stata precisa nel descrivere il personaggio, e anche come Sherlock vede John. Le ultime due righe mi hanno ucciso, sappilo! Avevo gli occhioni a cuore. Infine, il rapporto con Mycroft: anche qui realismo che permea ogni singola parola e ogni singola immagine. Anche io me lo immagino esattamente così il loro rapporto, e quell'episodio di Sherlock a 6 anni ti spacca il cuore come un ago.. E' bruttissimo vedere un bambino così piccolo ignorato, ma è la (probabile) brutale realtà dei fatti e l'hai resa magnificamente.
Concludendo: non sei una slasher, ma quando leggo cose di questo tipo penso "Che Dio ti benedica per questo" perché riesci a rendere questi due personaggi così dannatamente IC con una facilità e precisione disarmanti. Sei eccezionale, lo penso sul serio.

Recensore Veterano
05/07/12, ore 23:07

Sono una delle privilegiate che nomini, e ora la mia recensione sembrerà una scontata sviolinata. Ma non scriverò nulla del tipo "Oooooh!!! AAaaahh! Aaaaaawwww! Bellissima, che meraviglia!"
Voglio invece fare un commento molto sobrio ma molto solido, e sincero.
Tu lo sai cosa penso dello Sherlock che abita la tua testa e che fai vivere in Fantasmi: uno SH perfetto, assolutamente IC, forse in certi momenti anche troppo. Non gli concedi mai niente, nè una battuta, nè un momento di rilassamento, nè una sua tipica gaffe, nè un istante di dubbio: il tuo Sh è una bellissima macchina da guerra. Mi sembra di leggere qui l'evoluzione di questo Sh, anche se cronologicamente questa storia viene molto prima. E' lo stesso Sh che parla e analizza un aspetto della sua vita che non aveva mai preso in considerazione, lasciandosi andare perfino ad un flashback dalla potenza emotiva devastante (Mycroft c'entra sempre e sempre c'entrerà!). C'è qualcosa di talmente drammatico e dolce in queste riflessioni che ho dovuto rileggere dei passaggi più volte, per assaporarli con l'attenzione che meritano.
Il ritratto di John, che non compare mai direttamente, è un grande quadro dai colori vividi, caldi e accesi, esposto in un immensa sala bianca e deserta di un museo abbandonato, che è la sfera emotiva di Sherlock. E' proprio lui, John. Irradia calore appena ne senti pronunciare il nome. Sherlock rinasce come essere umano, e io riesco a sentirlo attraverso le tue parole. La grazia con cui sei riuscita a fare questo, appartiene solo a te.
Io AMO davvero quello che scrivi. E ti ringrazio.
Con tutto il mio affetto
Cla