Questo racconto è davvero bello!^^
Prima di tutto devo farti i miei più vivi complimenti, perchè hai deciso di inserire, come protagonista, un vero killer e non il classico “povero carcerato che è stato condannato ingiustamente”.
Hai scritto davvero bene i suoi pensieri: sembravano veramente le riflessioni e i flash-back di un assassino in punto di morte (non che io me ne intenda di killer, sia chiaro XD ).
Mi è piaciuta molto l’idea del flash-back che fa capire come una persona normale possa diventare un assassino e che ci permette di capire che un killer non è poi così diverso da noi, perché, anche noi, per qualche trauma familiare o per un qualsiasi altro motivo, potremmo diventare una persona del genere (speriamo di no).
Mi è piaciuta molto anche l’idea di questa nuova malattia, anche se, a dir tutta la verità, non ho ben compreso se sia la malattia che lo fa impazzire e lo porta ad uccidere le persone o se sia la psiche del protagonista che, vedendo se stesso come debole, si distorce fino a far nascere delle riflessioni che ricordano molto i pensieri di Hitler.
A proposito: il carcerato da te descritto e Hitler sono molto simili, difatti, Hitler diceva che il tedesco perfetto doveva avere occhi azzurri e capelli biondi, ma lui non aveva né l’una, né l’altra caratteristica, così come il tuo protagonista dice che le persone “imperfette” e che risultano essere un peso per i propri cari non meritano di vivere, ma anche lui è una persona “imperfetta”, inoltre, anche lui è inutile, perché fa soffrire le altre persone, uccidendo i loro parenti.
Non so se mi sono fatto capire o se ho frainteso qualche cosa, comunque sia tutte queste contrapposizioni mi fanno impazzire: ho deciso, metto subito il tuo racconto tra i preferiti. ^o^
Alla prossima! ;)
Bye!^^ |
