Recensioni per
1. Un Buco Nell'Anima.
di StefanoReaper

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
15/05/13, ore 10:40
Cap. 1:

Salve Cinico! Ancora una volta mi ritrovo a leggere una delle tue One Shot, sempre molto profonde. Stavolta hai parlato del fumo, e non solo come sigaretta, ma in tutte le sue forme, e è questa probabilmente l'elemento cardine di questa storia. Mi spiego: non solo il fumo da fumare, ma l'esistenza stessa di questo ragazzo, è come se fosse in mezzo alla nebbia. Apatia, voglia di non-vivere se non per quei famosi cinque minuti, la monotonia della propria vita e infine le avventure notturne, per poi ricominciare il giorno successivo! È un ciclo, vizioso forse, ma ha un che di affascinante. Io non fumo (anche se questa frase è molto aleatoria, fra smog e fumo passivo), però posso capire che per questo ragazzo deve essere facile, trovare nella sigaretta la "luce" in mezzo a questa nebbia che lo attornia! Bene, finito l'angolo filosofo, ti segnalo un piccolo refuso: "ognuno di noi di isolava", dovrebbe essere "si isolava"! Ed è tutto, quindi complimenti per l'ottimo scritto e alla prossima!

Recensore Veterano
13/07/12, ore 14:39
Cap. 1:

Questo passo è introspettivo fino al midollo di ogni singola parola. Anche se prensenta un quadro drammatico della realtà, purtroppo molte persone a mio parere possono trovare uno specchio del genere in cui riflettersi.

L'unico momento in cui mi sento in pace è quando mi chiudo in camera mia, come sto ora, con solo il mio respiro e il battito di un cuore che avrebbe smesso ormai da troppo di battere se non dovesse spingere e pompare un liquido sozzo e inquinato che mi tiene in vita, sdraiato sul letto con gli occhi rivolti al soffitto.
Ah, l'oscurità. Il silenzio.
Questo è stato il passo più bello, lo sento molto vicino.

Complimenti

Recensore Veterano
07/07/12, ore 14:46
Cap. 1:

Credo che questa sia la cosa più introspettiva che io abbia mai letto. Su efp, tra le tue storie, in generale insomma. 
È un introspettivo che coinvolge me in prima persona, un introspettivo che ti tira giù con sè nel baratro della tristezza. La tristezza che ti viene da provare verso il mondo intero, per quelle finte felicità di cui si circonda. 
Penso che il punto focale del problema sia l'ipocrisia emotiva. Niente più di questo, rende la realtà così falsa e superficile. Diciamo che è un concetto a cui tengo particolarmente. Ed io non so come minchia fai a centrare ogni volta quei pensieri che ogni tanto assillano anche a me e che dopotutto mi hanno reso la persona apatica che sono.

Immedesimarsi nel protagonista non è una cosa che succede con tutte le storie, ma posso dirti di certo che questa volta ci sei riuscito tu, ci son riuscita io. E non so se è una cosa tanto bella, visto il soggetto in questione. 
Il bisogno di estraniarsi, di fare silenzio, di nascondersi nell'oscurità... mi si sono riversati contro senza che nemmeno  me ne rendessi conto. 

Va dritta nelle ricordate, non per chissà quale motivo, ma semplicemente per il fatto che è da ricordare anche solo cosa ho provato. 

Ora sii orgoglioso di me, che per la prima volta credo, ho scritto una cosa interamente seria, così come io sono orgogliosa di te, per questo e per tutto. 

Recensore Veterano
07/07/12, ore 14:28
Cap. 1:

Eccomi qui a recensire.
Questa storia mi ha davvero colpito.  
Il modo in cui racconti la necessità del protagonista di estraniarsi dal mondo mi ha davvero colpito.
Immagino sia nella classica fase adolescenziale in cui si sente fuori posto, fuori moda , fuori luogo.
Però si capisce anche che a lui poco importa se questo posto lo troverà, perchè non ne sente la necessità.
In quei momenti poco ti importa ricavarti uno spazio, preferisci strappare piccoli momenti.
La fuga da casa credo renda bene l'idea di evasione. E' l'idea più classica che un adolescente ha quando parla di "fuggire".
Mi piace il tuo modo di scrivere, il modo in cui racconti le cose. C'è una frenesia nel modo in cui scrivi che però non è nociva, anzi aiuta a rendere meglio il "tono" che assume la storia.
Davvero bravo!