Ed eccomi di nuovo! Mi viene in mente un aggettivo da critica letteraria barbuta per definire questa poesia: leopardiana. E te lo dice una che ha dovuto fare l'Anima di Leopardi nello spettacolo teatrale di quest'anno XD. A parte le mie stupidaggini, mi ha fatto venire in mente un verso di "A Silvia": "Quando soviemmi di cotanta speme, un affetto mi preme, acerbo o sconsolato, e tornami a doler di mia sventura. O natura, natura, perchè non rendi poi quel che prometti allor? Perchè di tanto inganni i figli tuoi?" Insomma, non sono proprio sicura di tutte le parole, comunque tutta la poesia si centra proprio sulla delusione di ogni speranza. Del resto un po' leopardiana lo devi essere, visto il titolo che hai dato all'introduzione. |
Ciao! Deduco (sai che intuito!) da quanto hai scritto nell'introduzione che sei nuova del sito... Benvenuta! Io sono qui da circa un anno, non sono proprio una veterana, ma comunque... |