Recensioni per
Speme
di yuki013

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
23/10/12, ore 15:30
Cap. 1:

Sviluppo della trama e trattazione del tema
Mi capita raramente di giudicare storie in seconda persona e per di più al presente, dunque ammetto che sul momento sono rimasta un attimo spiazzata. Tale scelta suppongo sia stata dovuta al fatto di rendere il lettore maggiormente partecipe a ciò che veniva raccontato nel testo, e trattandosi per l'appunto di una scelta stilistica non sto qui a sindacalizzarla. Ci tenevo solo ad annotare la cosa.
Proprio a causa della seconda persona, però, la tua storia mi è sembrata una sorta di diario di guerra in cui venivano narrate le vicende vissute dagli Esorcisti, una buona base che, secondo il mio modesto parere, sarebbe potuta essere un prologo di qualcosa di molto più grande, una sorta di preludio che avrebbe in seguito portato ad un maggior sviluppo della trama stessa, giacché è molto difficile sintetizzare i sentimenti, le angosce e le paure che guidano determinate persone durante un momento così drammatico come la guerra
La trattazione del tema appare sì delicato - ho apprezzato i piccoli particolari, la lentezza della narrazione, un non correre per arrivare al sodo e dar così modo al lettore di focalizzare il momento senza ritrovarsi sbattuta in faccia la situazione in modo brutale, giacché non è un vecchio a raccontare, ma un giovane ragazzo che si ritrova di punto in bianco in quello stesso sfacelo -, però, da un certo punto di vista, sarebbe potuto essere sviluppato meglio, lasciando maggior spazio ai sentimenti umani

Sintassi, lessico&grammatica
La grammatica di base è buona - a parte qualche errore di battitura che si potrebbe eliminare con una lettura veloce, nulla di grave -, così come la punteggiatura, ma in alcuni punti utilizzi il trattino dove ci starebbe invece bene un altro segno di interpunzione. Tendi inoltre a dimenticare il soggetto e questo crea un po' di confusione, ma preferisco spiegare meglio con quanto segue:

  • Ricordi il bzzz della radio di tuo padre quando veniva annunciata l’ennesima battaglia ad est → Anziché quell'onomatopea scritta, avrei adoperato una parola che avrebbe reso comunque bene il concetto che volevi esprimere, senza semplificarlo in quel modo e senza risultare stonato in confronto al restante testo. Trovo che scrivere “crepitio della radio” avrebbe avuto il medesimo effetto e sarebbe stato più leggibile;
  • Somigliavano a tante formiche che si spostavano in fila indiana, rigidi ranghi serrati compattati → La parte in grassetto è una ripetizione. Serrato è sinomino di compattato e viceversa, dunque ti consiglierei di tenere solo uno di quei termini. Tenendo conto dell'intera frase io scriverei semplicemente“rigidi ranghi compattati contro il gelo”, in modo da farla suonare anche più gradevole durante la lettura;
  • che come sparuti alberi cresciuti storti per la forza delle vento arrancavano piegandosi in avanti sulle proprie ginocchia: le baionette in spalla → Del vento. Inoltre, anziché utilizzare i due punti - capisco che tu voglia fare una specie di elenco del modo in cui i soldati si presentano, ma mi risulta poco gradevole -, userei un punto e virgola;
  • Abbassavi poi gli occhi, stringendoti di più nella coperta che tua madre ti posava sulle spalle ogni volta che ti appoggiavi sullo stipite della finestra → Sul momento, la parola “stipite” mi ha dato l'idea di un concetto sbagliato, poiché è una parola che viene maggiormente associata ad una porta, anziché ad una finestra. La sostituirei con “davanzale” per rendere immediata l'associazione;
  • Era bello sperare – era bello crederci, che l’allarme aereo e le botole sottoterra ed il terrore nel sentire alla radio che il nemico avanzava rapidamente, un giorno non sarebbero stati altro che memorie di una vita lontana, distante dalla pace e dalla serenità di un mondo in cui non ci fossero più battaglie. →  hai aperto il trattino, avresti anche potuto chiuderlo o sostituirlo con una virgola, per quanto io stessa creda che sia di maggior impatto utilizzare i trattini per rendere più effettivo il fatto di “credere”. Vorrei inoltre farti notare che ad una prima lettura questa frase risulta un po' incomprensibile, forse perché hai voluto inserire troppi concetti tutti insieme. Prova a rileggerla anche tu e ti renderai conto tu stessa che sintetizzandola sarebbe stata più leggibile;
  • Avanzi stanco attraverso la fanghiglia, costretto ad annaspare tra lo strato di melma che ti arriva a metà polpaccio e la pioggia che continua a scrosciare incessantemente sopra le vostre teste. → Medesimo discorso fatto precedentemente. Quelle due parole sono sinonimi, e ripeti dunque lo stesso concetto più volte, quasi volessi inculcarlo nella mente del lettore. Trovo sia sbagliato, poiché hai già dato un'immagine iniziale del momento - la stanchezza di Lavi nell'avanzare nel fango -, dunque la ripetizione ossessiva, alla lunga, diventa stancante. Riscriverei la frase iniziale o eliminerei alcuni dettagli per darne risalto in seguito;
  • Scorgi Lenalee arrancare insieme a Miranda, il suo Time Record attivo e Marie che di tanto in tanto le passa un braccio attorno alle spalle o alla vita per tirarla su. Persino Crowley ti sembra più sciupato del solito: l’unica calma riesci a vederla in Timothy, che dorme tranquillo sulle spalle di un inaspettato Generale Sokaro. → Partiamo dall'inizio. Dopo Miranda inserisci il particolare del suo Time Record attivo, però, senza nemmeno una virgola, introduci qualche istante dopo il personaggio di Marie, che interagisce proprio con Miranda. Ora. Ci sono alcune volte in cui troppi dettagli possono essere evitati o incorporati in un altro concetto, e questo del Time Record avrebbe dovuto far parte del personaggio di Miranda, scrivendo magari la cosa in un altro modo. Comunque sia, ti consiglierei di evitare troppo info-rigurgito. Lascia tempo al tempo e spiega le cose a poco a poco, senza inserirle tutte in un'unica frase. Ti appunto anche qui l'utilizzo sbagliato dei due punti, inoltre;
  • Scosti malamente un ciuffo scarlatto dalla fronte, sentendo l’opprimente bisogno improvviso di farti una doccia. Un bagno magari, con acqua bollente e tanta schiuma, di quelli che ti fanno restare in acqua finché non senti più i polpastrelli → Parlavo appunto di info-rigurgito. In una scala da uno a dieci, questo è un particolare che al lettore importa poco, in particolar modo se teniamo conto della situazione in cui Lavi e gli altri si trovano in quel momento. In guerra non hai tempo per pensare a cose futili come un bagno, una doccia, persino al fatto che ti brontola lo stomaco; la tua mente è troppo concentrata sul sopravvivere e sul non morire sotto il fuoco nemico per pensare a idiozie - passami il termine - come questa;
  • Un movimento strano alla tua destra ti sottrae alle tue fantasticherie. È naturale per te sorreggerlo, infilarti sotto il suo gomito e continuare ad avanzare senza dirgli un'altra parola. Sarebbe inutile, sarebbe superflua. → Soggetto omesso. Si capisce di chi stai parlando solo quando introduci il discorso diretto;
  • È una persona talmente forte Yuu Kanda → Inserirei delle virgole prima e dopo il nome di Yuu;
  • No, è il tuo primo pensiero. Si insinua nelle tue membra, costringendoti ad afferrarlo per un braccio.→ Giacché il soggetto è Kanda, io ti consiglierei di specificarlo. Crea un certo tipo di confusione ad un lettore poco attento, poiché la frase precedente è inerente al pensiero, e sembra quasi che Lavi sia “costretto” ad afferrare proprio quello. Ci sono volte in cui specificare è inutile, ma trovo che in questo particolare passaggio sia meglio farlo per rendere maggiore la comprensione.
Queste sono alcune cose che mi sono sentita in dovere di appuntarti, spero che in qualche modo possano esserti d'aiuto. Comunque sia, come detto all'inizio, hai una buona grammatica e un buon lessico, ma ti consiglierei di lavorare maggiormente sulle ripetizioni dei concetti che fai, sull'omissione del soggetto e sulla confusione che creano alcune frasi durante la lettura.

Parere personale
Ammetto che all'inizio non avevo capito con esattezza che a narrare fosse Lavi. Me ne sono resa conto quando hai parlato di storia scritta, libri e cose del genere, forse perché Lavi non è un personaggio che abbino facilmente alla guerra come abbinerei Cross, tanto per dirne uno. Ovviamente questo è un mio strettissimo parere soggettivo, tenendo anche conto che ho abbandonato il manga a prima ancora dell'arrivo dell'abominio - lo so per sentito dire, quel coso - e che dunque i miei ricordi sul personaggio possono rivelarsi un po' offuscati
La storia è stata comunque piacevole da leggere, per quanto essa trattasse un argomento delicato come la guerra

Recensore Master
24/09/12, ore 19:26
Cap. 1:

Ciao! Partecipo anche io al contest "War tales" e, dato che a quanto pare dovremo aspettare ancora un pò per i risultati, ho iniziato a leggere le altre storie in gara; è una cosa che faccio sempre, quando ne ho il tempo, perchè trovo interessante capire come ciascuna di noi abbia inteso il contest diversamente in base al proprio stile e ai propri gusti personali. Premetto che purtroppo non conosco il fandom (ho letto qualcosa su wikipedia per orientarmi...) e quindi senza dubbio mi saranno sfuggite infinite sfumature nella caratterizzazione dei personaggi e nell'ambientazione. Al di là di tutto, comunque, senza dubbio questa è una storia che non passa inosservata, più che per la trama (che mi è sembrata virata quasi interamente all'introspezione del protagonista, che rivive il suo passato e immagina il suo futuro, passando per un presente tragico) per la profondità delle riflessioni sulla guerra, declinata in maniera non steretipata e anzi piena di compassione per l'umanità dolente che spesso non è che un ingranaggio in un meccanismo messo in moto da altri. E poi hai un bellissimo stile, maturo e consapevole, pieno di personalità.
Forse l'unico momento che mi è parso un tantino "visto" è quello del bimbo che raccoglie l'orsetto di pezza e poi si rifugia tra le braccia della mamma; non so, magari mi sbaglio, ma mi è sembrato che la riflessione sottesa a quell'immagine sia rimasta un pò nella penna (meglio, nella tastiera).
Sono contenta di avere letto questa storia, a presto.

Recensore Master
30/07/12, ore 22:53
Cap. 1:

Oh, che meraviglia! Dico davvero, ho cominciato a leggere e non sono più riuscita a scollare gli occhi dalla pagina. Riesce ad essere incredibilmente commovente senza cadere nella melensaggine. I pensieri di Lavi sono delineati così bene da fare male. Il fango, i ricordi, i piccoli gesti che prendono significati enormi, l'inutilità demente della guerra e la sua inevitabilità... tutto è descritto con uno stile limpidissimo e fluido. In tutta quella desolazione la tenace speranza di pace di Lavi è forse la cosa che resta più commovente di tutte. Bellissima. Davvero complimenti.

Recensore Master
16/07/12, ore 21:17
Cap. 1:

Si potrebbe dire un trattato sulla guerra vissuta filtrato attraverso l'occhio di Lavi. Angoscia!
Il "momento" LaviYu è davvero intenso.
Questa frase: Scrivere la storia è molto diverso dal viverla, è davvero bella e intensa.
L'unica luce si ha nel finale, quando parli della speranza.
Sono vivi, e sul serio speriamo che la pace possa arrivare prima o poi.
E' proprio una bella fic.
Complimenti.