Credo che un'introspettiva che sia quasi una poesia ametrica, o meglio una prosa poetica, non si possa commentare con la tecnica.
Mi trovo dunque di nuovo come una recensitrice imbelle, che apre storie per curiosità, si sente toccata nel profondo e altro non sa dire che non la compartecipazione al dialogo confuso e dolorosamente intrecciato che qui si tocca.
Mi pare anche una composizione molto personale, quindi ancor meno riesco a stabilirci un giudizio oggettivo. Ti volevo comunque far sapere quanto mi abbia colpito, nella sua concisa brevità, e farti i miei complimenti.
Shinkou kissu,
Bea |