Ciao! Sono un'appassionata di questa saga e cercando qualche ff su di essa mi sono imbattuta nella tua...
Che dire, l'ho trovata originale e soprattutto molto veritiera xD Non ho mai il coraggio di far morire i miei personaggi e quando 
decisi di sacrificare Cain in Shadow Dragon sono stata male per tutto il gioco! xD
Davvero bella l'immagine finale del Dejà-vu, è stata la parte che ho preferito!
E' un vero peccato che ci siano così pochi fans o fan fictions su questa bellissima saga! 
Un bacio,
Amy.

Ahahah! Molto carina ^^ E soprattutto realistica u.u Io non permetterei mai di lasciar morire un personaggio, mi sento un mostro! E quindi ricomincio regolarmente -.- Le prime volte no, ma poi mano a mano che mi appassiono ai personaggi non POSSO farli morire! Non ci riesco proprio :'( Quindi sono molto d'accordo e trovo che questa FF sia veramente carina!
Alla prossima!

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Ciao! Prima di passare alla recensione, e prima di dimenticarmene, devo segnalarti un paio di sviste all'inizio: "si gettava il gruppo di briganti" e "più prono ad eseguire" (che mi ha tramortita di risate per qualche minuto buono ^^). C'è anche una frase che mi suona strana, ma è una cosa soggettiva: "ogni piano di battaglia fosse strettamente dipendente dal buon senso"; l'assonanza strettamente/dipendente non mi sembra eccezionale, anche perché si poteva sistemare in modo diverso. So che è pignoleria, quindi sei liberissima di ignorare.
Quanto alla one-shot in sé, devo dire che mi è piaciuta. Non sono una gran giocatrice di videogames (quasi zero, per la verità) e non conosco quello su cui hai basato la tua storia, ma ogni tanto gioco anche io e non bado mai più di tanto alla morte di miei alter ego virtuali né a quella dei miei "compagni". Mi arrabbio e basta. Il punto di vista immerso di Kent, quindi, mi è piaciuto moltissimo, soprattutto nel finale, con il gicatore che riprende la partita con gli stessi pensieri che, bene o male, hanno tutti i giocatori, e con lui che, costretto a ricominciare, ha questo vago senso di dejà vu che è una cosa da brividi. Mi è piaciuto come con poche parole hai reso il contesto e il personaggio di Kent, in modo che anche chi come me non conosce il gioco potesse capirlo: attraverso il suo rimorso mi hai fatto piacere Guy e provare pensa per lui, per cui da una parte avrei voluto saltare a pie' pari sulla faccia di Kent e lavarlo di insulti dalla testa ai piedi, dall'altra i suoi sensi di colpa mi hanno fatto pensare che, visto che ha la decenza di starci male, un cazzotto può bastare. Il 'colpo di grazia' del finale mi ha fatto simpatizzare con lui.
A parte questo, scrivi anche bene, quindi Restart è stata una lettura piacevole, soprattutto a partire dal primo "Click": da quel punto in poi, dopo aver pensato un poco fine 'cacchio' (chiedo scusa per il linguaggio), la tua storia ha avuto tutta la mia attenzione, tanto che poi l'ho riletta per bene.
Complimenti!