Tremendamente IC i tuoi personaggi, in particolar modo Matt.
Questa drabble mette i brividi, per più motivi:
Già dall'apertura conosciamo il triste epilogo, e come non potremmo? Il titolo ci dice tutto, in maniera essenziale e spoglia. Essenziale come la bellezza della drabble in sé.
E poi questa malinconia prosegue, nell'accostare il gioco ad ogni tappa della vita.
Tutto è un gioco. Può essere uno strascicare l'infanzia, un prendersi poco sul serio o una dura realtà.
Matt è una pedina, una delle tante. Come Mello.
Vuole solo giocare, perché ha conosciuto così la vita: giocando.
E non conosce altro modo per viverla, se non questo sprezzante senso d'euforia, questa droga di adrenalina e il giungere a livelli inesplorati prima d'ora.
È il giocatore per eccellenza, Matt. Non come Mello, impudente. Non come Near, timoroso d'esporsi.
Il tuo Matt è un giocatore tenace, curioso, paziente. Uno di quelli che ama completare tutti i livelli per bene, portare a termine ogni missione.
Non ci sono pause, o Reset.
Fino in fondo, ed anche a rischio di giocarsi quell'unica possibilità.
Ed accogliere quel Game Over, un po' delusi, un po' sbigottiti, ma con la testa bassa, per nascondere un sorriso.
Davvero eccellente la tua storia.
Ancora complimenti.
Indice. |