Cavolo...
Profonda...
Mi sono messa a sfogliare le vecchissime fic di Once e ho trovato questa.
E che dire?
Davvero profonda e dolce.
Peccato non facciano più contest su OUAT ultimamente...
(faccina triste da fangirl)

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Mi da sempre molta tristezza pensare al dolore che Red abbia provato non appena visti i brandelli del corpo di Peter a lei vicini. La tua drabble ha reso molto bene questi sentimenti, sensi di colpa, angoscia, amore per una persona che non c'è più..e mi piacciono anche i velati accenni alle sue sensazioni di lupo, al sapore del sangue, al suo odore, alla sua attrazione per il sangue. Complimenti, è una drabble veramente ben fatta.
Ciao!

Effettivamente alla prima lettura di questa storia il mio pensiero è stato molto simile a quello di Aleena, perché, in quanto strettamente legata al ricordo, la tua drabble non aggiunge nulla di particolare o di nuovo a quanto abbiamo già visto nel telefilm. Tuttavia, rileggendola ancora e ancora, non posso che apprezzarne la scrittura, la costruzione delle immagini e quella frase finale, Lei aveva ucciso Peter..., lasciata così, in sospeso: con essa è tutta la narrazione a restare in sospeso e questo permette al lettore di riflettere a fondo su quanto ha appena letto. Scelta perfetta.
Dunque la considero un'ottima drabble, forse un po' carente in innovazione, ma di un'introspezione trattata in modo magistrale. E ho particolarmente apprezzato il tuo soffermarti sulla mantellina che sua nonna le ha dato tempo addietro e che lei non toglie mai, memore degli errori passati.
Ergo, complimenti davvero :) Spero di ritrovarti in altri contest!
Fabi

(Valutazione ricevuta al "Contest Brainstorming: I Colori di Storybrooke")

Ho notato che hai usato molto la parola rosso, probabilmente per enfatizzare il fatto che sia su questo colore che, realmente, si basa la storia – molto più che sui prompt, sul dolore, sull’amore o sulle verità che il titolo evoca. Rossa è la mantella di cappuccetto, rosso è il fiore che nella sua mente scatena il ricordo del sangue dell’amato che lei stessa ha versato, rosso è infine ciò che, sulla neve, è rimasto della vita di Peter. È una cosa che ho apprezzato: c’è molto di più di quello che dici nella storia, nascosto appena sotto la superficie, quasi sepolto da quella stessa neve o coperto dalle pieghe del mantello vermiglio - il gioco di pensieri, le memorie che tornano a tormentare Cappuccetto. Una trama profonda, un’idea molto particolare che, a mio parere, avresti dovuto sviluppare in maniera più approfondita, magari scrivendo una flasfic o una one-shot.
Ho tolto qualche punto alla voce IC perché Cappuccetto Rosso non è solo tristezza e rimpianto ma forza, desiderio di cambiare, di migliorarsi e di fuggire all’atrocità del suo passato. Quella che hai descritto è una parte di lei – forse la parte che sta sotto la maschera forte e allegra, quel lato che tiene nascosto ai più – ma non la rappresenta in toto: nella tua storia non c’è la fiducia o il desiderio di rivalsa sulla propria natura che ho potuto osservare nel telefilm, solo disperazione. Cappuccetto non chiede perdono né promette di redimersi, si limita a constatare qualcosa che già sa, ovvero la sua colpa: da un punto di vista IC ti è costato qualche punto – nulla di esagerato, giacché immagino che il rimorso sia una gran parte, benché non la sola, di Cappuccetto – ma molto è pesato sull’originalità e sul giudizio personale. Per quanto riguarda strettamente l’originalità, poi, trovo che la tua storia non tolga né aggiunga niente a quanto abbiamo già visto nel telefilm. Non c’è tristezza, solamente consapevolezza, solo ricordo; ed è questo che ha abbassato il punteggio.
Lo stile è buono benché rallentato dalle ripetizioni che ti ho segnalate; personalmente, poi, allungherei un poco i periodi, magari fondendoli mediante l’uso di congiunzioni o di diverso tipo di punteggiatura.
Nel complesso un lavoro veramente bello nel quale, però, gran parte delle emozioni sono lasciate al sottinteso, preferendo una forma non troppo incisiva a discapito di un’idea molto piacevole.

Complimenti, davvero una bellissima drabble, hai saputo focalizzare in 110 parole la tematica cromatica del rosso, il sangue, la mantella, la morte di Peter per mano di Red...

"Mentre ne sfiora i petali con le dita Cappuccetto ricorda la consistenza del sangue sulle mani e il suo sapore sulle labbra.
Ogni notte sogna il volto del suo Peter e ricorda l'amore che si erano giurati poco prima che lei si trasformasse in un mostro; ricorda il sangue che le imbrattava i vestiti e la neve tinta di rosso.
Lei aveva ucciso Peter..."; questo é il passaggio che ho preferito, bellissimo, angosciante e molto commovente.
Complimenti
lulubellula