Ecco, ecco, diciamo che era giunta l'ora che ti recensissi, ed ovviamente lo faccio adesso in stile ninja, così appena la trovi implodi di gioia perché la tua dea ti ha degnato del pensiero (?) *Ella viene inseguita da una banda di uomini con torce e forconi*
Ehm... no, okay, seriamente, adesso faccio la brava persona e ti lascio una recensione degna di questa meravigliosa storia.
Già sai quanto mi sia piaciuta, ma insomma, ripeterlo qui fa più faigo.
I caratteri dei personaggi, prima di tutto, che la troneggiano in questo scenario essenzialmente semplice e simile, ma di cui ci hai mostrato la faccia "sporca", sono totalmente differenti dal normale, ma non per questo fuori dai caratteri originali.
Roxas è il classico ragazzo che da estrema importanza all'apparenza, perché non vuole mostrarsi davvero a chi lo circonda (che, in fin dei conti, non si è mai interessato dal conoscerlo davvero). Ha questa maschera di superbia ed altezzosità perenni che gli calza a pennello e che non ha intenzione di togliere, perché probabilmente non ricorda neppure com'è più il suo vero viso, e non sa se potrebbe piacergli o meno. Fa la parte del bravo ragazzo che in realtà non è, o forse fa tutto ciò che è proibito solo perché è stanco della sua facciata, ma non è succube né dei propi desideri né di nient'altro: è lui che tiene le redini, e riesce perfettamente nell'impresa. Ovviamente, tiene sotto controllo anche Axel.
Axel che sembra così stufo di tutto e tutti e così infinitamente preso da Roxas da non importarsi neppure di se stesso, e lasciarsi comandare come se fosse un burattino, perché in fin dei conti sa che impuntare i piedi con il diavolo biondo sarebbe solo sconveniente per lui, e allora si lascia guidare. E' così arrendevole che è impossibile non notare che in fin dei conti la cosa non gli dispiace, non gli dipiace affatto, come se il propio volere contasse veramente ben poco rispetto a quello di Roxas.
In questo capitolo, tuttavia, qualcosa si è smosso. Axel probabilmente è l'unico che ha visto sotto la maschera, e forse è per questo che non ha intenzione di abbandonare l'impresa, magari è Roxas che continua ad attirarlo a sé perché qualcuno finalmente l'ha guardato in faccia e ne è stupito perfino lui. Così tanto da abbandonare ogni convinzione, e lasciare se stesso (l'unica persona cui tiene in realtà) nelle mani di Axel, lasciargli il controllo per un momento, giusto il tempo di capire cosa veramente vuole e cosa davvero gli piace prima che indossi nuovamente la sua falsa identità.
Ora, cosa che non ti ho detto, è che questo finale mi ha lasciata davvero entusiasta. Cosa farà Roxas? Andrà alla stazione per non trovare nessuno oppure resterà a guardare i treni con il rimpianto di non essere andato?
Ed Axel? Si sveglierà in tempo ed andrà alla stazione? Se Roxas non ci sarà andrà via oppure rimarrà lì per sperare di incontrarlo ancora?
E se si incontrassero entrambi alla stazione, alla fine?
Insomma, Mel, cazzabbubbola, SCRIVIH. Io adoro davvero questa fic ç_ç
E blurb, ho finito con la sequela di stupidaggini, io e SoVa ci volatilizziamo *puf* |