Mi piace molto questo capitolo. Hai azzeccato alla grande i sentimenti di Cersei, e la descrizione di Robert "... l'ubriacone puttaniere all'ingresso che era..." xDxDxD hai indovinato anche quello!
Adoro l'ultima parte, quel "Non sento niente" e' davvero perfetto. Mi fa pensare ad una sensazione di vuoto, che non può essere sostituita neanche dall'odio. Brava, ancora una volta^^

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Ti ringrazio per aver scritto di Cersei come una donna (e non come la lurida vacca che è e come viene automatico descriverla): che per carità, si merita tutte le pene dei sette inferi, però è bello quando si va un pochino oltre e si guarda ai motivi che l'hanno fatta diventare la baldracca che è. Non oso pensare a cosa deve aver provato da giovanissima, anche lei con la testa piena di storie di cavalieri ed eroi senza macchia e senza paura, ad essere data in sposa a uno sconosciuto che sembrava l'incarnazione di quei racconti, e che in fretta si è rivelato di non essere PER NIENTE all'altezza di quelle aspettative, anzi, tutt'altro. E per come è diventato Robert non credo si possa provare amore alla lunga, specie dovendo reggere il confronto con il fantasma di una donna chiaramente idealizzata e allo stesso tempo paragonare lui a Jaime, che effettivamente sembra uscito da un libro di fiabe (porno/horror, forse, ma sempre un libro di fiabe XD).
Sembra quasi, quel "Non sento niente", una piccola concessione a Robert, alla fine: una gentilezza per non rivelargli i suoi veri sentimenti, sebbene le si leggano in volto ogni volta che lo guarda. Mi è piaciuta molto, hai reso benissimo i personaggi.

Rowi

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"Non sento niente".
Il limite sottile tra verità e bugia.
Cersei è esattamente così, bicchiere tra le dita e sguardo distante.
La ragazzina che desiderava essere Regina, anzi meglio, Re.
E quel "non sento niente" che sembra segnare la fine del povero, patetico, debole Robert.
Complimenti!

Adoro i tuoi Lannister, che gli Estranei se li portino tutti alla dannazione!

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