Ciao! Girovagavo per questa sezione senza un particolare interesse e questo tuo elaborato mi ha attirata, così eccomi qui.
Hai utilizzato tante parole per esprimere quel che si agitava nel tuo animo e lo feriva ogni giorno un po’ di più, un fiume in piena inarrestabile che ha travolto e affondato ogni ricordo dolorosamente dolce e angosciosamente romantico che ti legava a questa persona.
Leggendo questo componimento scritto con foga ed avendovi compartecipato emotivamente, pensavo che saresti pervenuta al fatidico stacco in modo più graduale, imprimendo un dolore sempre crescente ad ogni parola che ti stesse conducendo a terminare lo sfogo, invece hai troncato ogni cosa bruscamente.
“Quindi ti dico addio”, infatti, è stato come un colpo di pistola diretto al cuore - il tuo e il suo – con cui hai definitivamente ucciso questa vostra storia d’amore e, onestamente, è stato liberatorio.
Sono stata fiera di te, anche se non ti conosco, perché nonostante tu fossi devastata interiormente, hai voltato improvvisamente le spalle a tutto quello che siete state insieme, pur con tutta l’afflizione che ti tormentava.
Hai deciso di andare avanti e hai trovato la forza di non trascinarti più nel ricordo e nello struggimento e l’hai fatto in modo deciso e incontrovertibile. Vai così!
Adesso andrebbero fatte tutte le considerazioni canoniche sulle storie che finiscono, atte ad infondere speranza in chi patisce pene d’amore, ma quel “Quindi ti dico addio” brama solo pace, mentale e sentimentale, che spero tu abbia raggiunto.
Quindi vai così! Mi auguro che non ti sia voltata indietro, perché chi si fa manipolare da qualche stro_zo/a e non ha la maturità di rispettare i sentimenti di chi lo/a ama, è una persona di cui non ci si può fidare, anche se ritorna sui suoi passi e si professa pentito/a. Anche se l’amore finisce, nessuno ha il diritto di maltrattare chi lo/a ama, nessuno, mai.”
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