Ehi, ciao!
Ho letto ieri la tua fic, ma non ho avuto tempo di commentare, dunque lo faccio ora, perdonami per il ritardo. Innanzitutto, non riesco proprio a capire come mai una storia come la tua - scritta in italiano corretto, senza faccine e altre stupidaggini - abbia solo tre recensioni, in confronto a quelle storie che non hanno capo o coda, e sembrano essere niente più che uno sfoggio di virgole, punti e faccine distribuiti a casaccio.
Hai uno stile davvero interessante, riesci a rende bene partecipe il lettore e non annoi. I pensieri di Antonio sono davvero azzeccati, così come lo è il comportamento di Lovino. Non sono solo 'sagome' con dei nomi, sono veri e proprio personaggi con i loro caratteri, i loro film mentali e i loro modi di porsi. L'ironia che metti fra le righe rende la storia davvero graziosa.
Per quello che riguarda l'ambientazione, anche questa è un'idea originale. Infatti, sia Lovino che Antonio sembra essere in qualche modo 'sradicati' dal perenne sole dei loro paesi (Dio Mio, io sono siciliana e quando sono andata in Inghilterra, il fatto che non ci fosse mai il sole e quel caldo placido e ozioso a cui ero solita, mi uccideva sul serio. Un bellissimo posto, ma troppa nebbia, decisamente xD) e trapiantati in una città fredda, estranea. Tanto è che vero che ho l'impressione che Antonio, oltre a notare la bellezza di Lovino, lo identifichi in qualche modo come una persona familiare, non so perché.
Non ho molti altri appunti da farti, tuttavia, mi chiedo, ma perché cavolo Lovino finisce sempre a far la puttana? o.o C'è stato il periodo 'Lovino mafioso' e ora sembra che ci sia il periodo 'Lovino puttana' xD Povero figlio, mai che abbia un semplice lavoro come tutti gli altri. In qualsiasi, amo il fatto che, perfino nel fare la puttana, Lovino resta sempre Lovino.
Si domanda se non senta freddo, scoperto com’è. Si chiede come quel ragazzo meraviglioso possa essere lì, sotto lo sguardo di tutti, e nessuno se ne curi comunque. Una mano va a posarsi sulla lastra trasparente, subito seguita da quella simile ma più piccola dall’altro lato. Antonio sta per aprirsi in uno dei suoi enormi sorrisi, quando la voce del ragazzo gli arriva dritta alle orecchie assiderate.
«Fifty for sucking», gli dice con accento molto meridionale, mostrando le cinque dita. «One hundred for a full service».
Ho riso per mezz'ora xD Povero Antonio, Lovino ha infranto tutte le sue fantasie romantiche.
In qualsiasi caso, spero che la continuerai, ma anche se non succedesse, non fa nulla: resta sempre una AU davvero ben fatta e, per una volta, scritta bene!
A presto! ;)
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