Recensioni per
Quanto è lontana la Romania
di Bab1974

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 0
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
23/01/13, ore 16:04

Bandierina arancione per il tono critico del giudizio. Stella*



UNDICESIMA CLASSIFICATA - Monnalisa1974 con la storia "Quanto è lontana la Romania"
Titolo: 5/5
Grammatica e sintassi: 10/15
stile e originalità: 15/20
caratterizzazione dei personaggi: 7/10
gradimento personale: 7/10
TOT: 44/60

Titolo: il titolo mi piace davvero molto, nonostante questo crack pairing non sia tra i miei preferiti.
Grammatica e sintassi: non oso dire che è sgrammaticato, ma ho fatto fatica ad arrivare in fondo. La sintassi è debole, usi la punteggiatura in modo quasi casuale. Ti faccio alcuni esempi:
1 - Doveva passare un anno perché si reincontrassero. L'occasione era la festa per il primo anniversario di Bill e Fleur, per fare finalmente la festa che l'anno prima era stata negata e commemorare in maniera allegra chi si era sacrificato per il bene comune. - Innanzitutto il tempo verbale è sbagliato: dovette passare, e reincontrassero non esiste se non nella lingua parlata. Devi usare un altro modo, ossia “si incontrassero di nuovo”. La frase dopo è un po’ squinternata: c’è una ripetizione di festa che non deve esserci a così poca distanza, oltretutto fare festa è dialettale e tipico della lingua parlata. Celebrare, è molto meglio.
2 - Nelle pareti della sala c'erano i ritratti di tutti i martiri della guerra. - sulle pareti, non nelle che tecnicamente vuol dire all’interno.
3 - Severus Piton, che per troppi anni aveva fatto il doppio gioco, e solo ora aveva il nome riabilitato. - l’ultima frase non va bene, come sintassi. Suggerirei un solo adesso si era potuto riabilitare il suo nome, o una cosa del genere. Si sa che Piton è morto, non credo che gli importi più del suo nome.
4 - qualcosa che aveva rovinato i rapporti con il Goden Boy, - Golden.
5 - "Chalie, ciao. - Charlie
6 - concluse il buffoncello, - NO! Buffoncello, non esiste, è dialettale, di una parte dell’Emilia Romagna. Non si usano i dialettismi nello scrivere, né la lingua parlata. E purtroppo questo è un errore che fai spesso.
7 - Con tutti gli altri tornò a scuola per prendere i M.A.G.O., che gli dessero uno sbocco nel mondo del lavoro. - hai usato una frase relativa, cioè con il che complemento oggetto che qui non ci vuole. La seconda parte della frase, la subordinata relativa, è sbagliata. Direi di provare in questo modo: sicuro che gli avrebbero portato uno sbocco nel mondo del lavoro.
8 - Dopo la scuola di magia, cominciò il corso per diventare Auror, e fu dopo di questo, e dopo aver passato brillantemente gli esami, ed essere entrato a lavorare nel ministero, che si accorse che lui e il suo ragazzo, non stavano insieme a sufficienza. - una frase troppo lunga, incasinata dalle virgole che usi come il sale. Dovresti dividere la frase in due o tre spezzoni e usare, magari, un relativo. Così perde il significato originale di quello che vuoi dire, e cioè che a Harry manca Charlie e che non si vedono abbastanza. Stai attenta.
9 - Erano passati circa quattro anni dal loro primo bacio, che si accorsero che i sentimenti che provavano l'un l'altro si stavano affievolendo. - anche qui l’uso della subordinata relativa con che è sbagliato. Non puoi mettere un relativo dopo la virgola accanto alla parola bacio, perché non è lui il soggetto. Il soggetto, anzi, i soggetti sono Harry e Charlie e qui devi specificarlo. Oltretutto non si dice che provavano l’un l’altro, ma l’uno per l’altro.
Mi fermo qui, suggerisco di controllare bene tutta la storia perché questi sono gli errori che fai di frequente.
Stile e originalità: ammetto che come originalità ci siamo, visto anche il pairing non molto frequente, ma lo stile lascia un po’ a desiderare. Sarà per tutti gli errori di sintassi, ma mi dispiace un sacco dire che non mi piace molto. Senza sentirti criticata ti consiglio di rileggere in modo più accurato, cercando di evitare lunghe frasi che risultano confuse perché questo influisce molto con la lettura.
Caratterizzazione dei personaggi: non c’è molto da caratterizzare, in effetti. Sia Charlie che Harry, che sono gli effettivi protagonisti, mi sembrano piatti, monotematici. Percy non ce lo vedo proprio con questo affanno nei confronti di Draco, non dimentichiamoci che Percy non è proprio uno stinco di santo. E poi non ho capito che cosa intendi con Primo Ministro, il Ministro della Magia? In ogni caso sono due cose diverse, attenta. Harry, oltretutto, all’improvviso è un genio a scuola... Davvero, io non giudico l’OOC, ma restiamo un po’ in tema, no?
Gradimento personale: non voglio penalizzarti ulteriormente, visto che la trama di per sé poteva anche essere davvero molto carina. È il modo in cui l’hai sviluppata che tende a confondere un po’ il lettore. Come ho detto l’idea c’è, non ti resta che svilupparla in un modo un po’ più accurato.