No, Vabbè, dai.
NO, VABBÈ, DAI.
Dai, Vabbè, no.
Insomma...non solo cedo e ritorno sulla tua pagina per un'altra delle mie recensioni, ma anche trovo questa "signora miticenza" nella sezione nonsense con una blasfemia da leccarsi i baffi e il mio cervello mi chiede di frenarmi?! Impossibile.
Ebbene sì, sono tornata a scassare il gioiello regale con la mia presenza. Cosa ci vuoi fare, la Queen perde il pelo ma non il vizio ;) (caspita, quanto macabra è questa frase detta così??)
Cooomunque. Santo cielo, ragazzo, è la sesta volta che rileggo il tuo lavoro ed è la sesta volta che desidero un'amnesia per poterlo rileggere come se fosse la prima volta, con il gusto della sorpresa. Forse in una recensione bisognerebbe scrivere il perchè delle impressioni positive, e credo che sarà quello che farò, o che tenterò di fare o, insomma...quello.
Come credo sia naturale, è stato il titolo ad attirare la mia attenzione. Ragazzi, mi piace un sacco, sembra quasi di vedere un fattone che si rivolge a Gesù e gli chiede le sigarette...epico! Come credo si sia capito, non mi tiro indietro quando si tratta di blasfemia (e sinceramente mi sarei aspettata molto di peggio, tipo una scarica di insulti non troppo velati verso preti molestatori e infanzie difficili).
Quando si sente nominare Dio in un sito qualsiasi di scrittura, o si ha in mano "Le memorie di suor Maria Giuseppina in versione integrale con illustrazioni francescane" oppure un "Memoriale di violenza psicologica su una vita difficile". Cioè una palla.
Tu, invece, sei stato davvero bravo a non cadere nel ridicolo. È stata un'esperienza molto informale, tranquilla, reale. Perchè sì, l'approccio che si ha con Dio oggi è tutto sommato questo: magari non si crede, ma si cerca di mantenere una sorta di rapporto, di condivisione con lui, più che altro per essere sicuri che non ci accada qualche disgrazia, e si fanno promesse che hanno la consistenza di castelli di carte. [Oh yes, baby, se me la mandi buona mi sembra ovvio venire a Messa ogni domenica per tutto il resto della mia vita, conta su di me ;)]
Una cosa che ha catturato particolarmente la mia attenzione è stato il metodo di scrittura, forse involontario, usato durante la narrazione. Frasi dette fra sè e sè e quelle che erano riflessioni vere e proprie, intervallate fra loro. Questo ha reso tutto molto più verosimile, con una nota positiva grande come una casa. L'ho davvero apprezzato moltissimo, è stato bello, dava un filo quasi logico a tutto il discorso. QUASI.
Come sempre, cioè come la volta scorsa, non ho assolutamente nulla da dire su grammatica &co, visto che sei stato ineccepibile. Uno scritto senza dubbio originale ma rispettato in ogni suo punto :)
Oh, accidenti, rileggendo il tutto mi risulta incomprensibile capire perchè io mi stia sforzando di insozzare la tua storia con questa recensione ma, Ehy, un complimento dovevo pur fartelo :D
Bravo come sempre. Perchè sì, ho letto anche il resto.
Bene, credo sia molto più costruttivo che io me ne vada, adesso, subito, ora e per sempre.
Grazie per aver condiviso questa storia e complimenti ancora, bravissimo!! *clap clap*.
Spero di poter leggere presto qualcos'altro di tuo!
Ciao ciao!
Alla prossima :)
The Queen :)

Leggi la risposta dell'autore

Ahahahah ma dai !!!! É fantastica!!! Anche io ho "sperato" più volte di risvegliarmi bambina e ripartire dalle elementari... Con il cervello e le conoscenze che già ho e anche la forza che ho acquisito con gli anni... Sai ... Non amo i bambini... Poi tornare alla MIA infanzia e divertirmi.... E anche tanto... Magari avendo anche la possibilità di controllare quando essere adolescente e quando marmocchia... ;) beh... Grazie per questi 2 minuti di svago ... Alla prossima.. ;D

Per quanto sia inutile una terza recensione, io te la lascio Brodos. Non riesco mai a trovare una singola pecca in ciò che scrivi. Intendo nei tuoi pensieri e non nella grammatica. Bè, questo s'intende, per quanto io possa realmente conoscerti. In fondo, di te so il tuo nome, strani sogni erotici a tre e il tuo essere estremamente timido ma abile con le parole. Come sai, mi reputo una credente perché ne ho il bisogno. Per pura ipocrisia. Il punto non sta nel riconoscere ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. La vera virtù non è nel coglierne la differenza. Ciò che è vera virtù è il saper affrontare le decisioni che tu stesso prendi in base a ciò che sempre TU ritieni eticamente giusto o sbagliato. È il "Dopo che faccio?" a richiedere una forte coscienza e conoscenza di sé stessi. È il dopo che distingue una persona da un'altra. Una virtù da una falsa. Tutti hanno un'etica ma non l'abilità di affrontare qualsiasi situazione, seppur voluta da te medesimo. Non è molto chiaro, lo so. Vedi? Come terza recensione si è dimostrata davvero inutile. Alberto...molto bella, davvero. Ele

Leggi la risposta dell'autore

Mi son detta: "eddai, facciamo un salto nella categoria delle nonsense" e in prima pagina ho trovato la tua storia! Bel titolo, intro interessante, come avrei potuto non leggerla? (ricorda, è colpa del tuo tempismo nel pubblicare se sono ancora qua a rompere xD). Che dire, io sono agnostica, o forse farei meglio a dire confusa, o forse "ancora in fase di riflessione", insomma per me è un gran casino :/ E adesso non ci crederai ma anch'io tempo fa facevo questo "rito", non tutte le sere ma abbastanza spesso, soprattutto nei momenti di maggiore insicurezza o paura. Ora ho trovato qualcos'altro a cui aggrapparmi, qualcosa in cui credo veramente, nonostante non si possa definire una vera e propria religione...Concludendo la divagazione, il tuo racconto mi ha davvero colpito. Hai sempre quel modo di disporre le frasi e le parole così naturale e semplice che mi fa stringere lo stomaco al pensiero di come tu ti sentissi in quei momenti. Mi lasci totalmente spiazzata e senza parole, non riesco a farti una recensione decente, mi viene da piangere e basta, quindi ciao. Chiara PS. la metto nei preferiti, e ci metto pure l'autore.

Leggi la risposta dell'autore

Non la trovo blasfema, la trovo malinconica. Io sono credente, ma leggere questa storia mi ha colpita moltissimo. Specie per l'ultima frase.

"Proteggi anche chiunque tu voglia, perfino le persone che odio di più al mondo. Sei tu che devi decidere. Non voglio metterci le dinamiche della mia vita. Dovresti fare sempre le cose più giuste no?
Se meritano di essere aiutati, beh… Dagli una mano."

Non so se te ne sei accorto scrivendola, ma esprime forse il più cattolico dei concetti, e tanti presunti credenti praticanti lo dimenticano anche troppo spesso, diventando egoisti e chiedendo solo per loro e le persone a cui tengono...senza pensare che anche se una persona la si 'odia' ciò non vuol dire che si sia meglio di lei.
Mi è piaciuta moltissimo, bravo.

Leggi la risposta dell'autore