Dopo aver letto il tuo primo racconto, non ho potuto fare fare a meno di entrare nel tuo profilo per vedere se ne avevi scritti altri ed ho trovato questo. Commovente come il primo, forse l'altro ha un po' più di descrittivo in quanto ti soffermi ha raccontare dei capelli, della pelle e delle mani. Questo è più introspettivo: descrive il vuoto che la persona ha dentro di sè e tu cerchi di suggerirle di immaginarlo, questo vuoto, per essere meno vuoto dentro lei stessa.
Immagino che la persona descritte nei due racconti sia la stessa e che sia vista sempre secondo il tuo punto di vista.
La tua è una sorta di poesia, davvero. Cogli le pause del pensiero e sottolinei i particolari, le immagini e i sentimenti.


Se posso permettermi, spero che sfogandoti in questo sito, tu riesca a riflettere meglio e ha sentirti più libera.

Tua ammiratrice, ormai

Lei desiderava solo essere amata da qualcuno. Un amore dolce, candido....Amore nel senso più generale del termine. Non desiderava passione o eterno romanticismo, solo amore per quella sua piccola e fragile esistenza.
Bella, davvero! Malinconica, triste, a tratti drammatica e d'emarginazione ma estremamente affasciante. Scrivi molto bene, i pensiero sono carichi di sensazioni e riesci a trasmettere cio che provi e ciò che desideri provino i protagonisti delle tue narrazioni.
Azzurra.

Ehilà! *-*
Sono sempre io a cercare di sollevarti un po' il morale, anche se conoscevo l'esistenza di questa poesia, non immaginavo che avresti puntato proprio il dito su questa, come seconda pubblicazione: sono tacitamente soddisfatta.
Il che è proprio interessante; ( lo sai che sono strana e non mantengo lo stesso umore per più di 10 minuti. :3 )
E' una poesia magnifica, ribadisco.
Ribadisco anche il fatto che tu sappia scrivere; non provare ad obiettare anche questa volta, perché sono sicura che non sarò l'unica a dirtelo. Forse non oggi, forse domani o dopo domani, ma in fondo queste cose sono così. =D
Complimenti.
Tua, Mary.